Gilberto Gil in tour no copyright
Circola già in rete, avvistato su YouTube, un video di Gilberto Gil, 65 anni proprio oggi, ministro brasiliano della cultura da gennaio 2003, che si esibisce tra le pareti di casa in un nuovo brano dal titolo Banda Larga. Il filmato è realizzato con un telefono cellulare dal cineasta Andrucha Waddington proprio per essere diffuso su internet. La location è la cucina, ben tre frigoriferi ricoperti di magneti fanno da sfondo, gli amici intorno al tavolo, lui chitarra in mano canta di nuove tecnologie, di internet e perfino di YouTube, un vero manifesto della cultura digitale, il suo, e in difesa dell'informazione democratica e rizomatica. Ma anche una sapiente autopromozione. Il ministro, infatti, a partire dal 6 luglio, affronterà una tournée tra Europa e Africa portando in giro questo suo ultimo progetto, dove la registrazione e la trasmissione (su cellulare o in rete) delle sue interpretazioni sono autorizzate senza paranoie da diritto d'autore.
«Gli hacker sono militanti della controcultura che vedono nei computer un fantastico mezzo di comunicazione», continua a ripetere Gil, e ancora: «Io, come ministro della cultura e come musicista, lavoro ogni giorno guidato dall'impulso dell'etica hacker». Il Guardian lo ha recentemente chiamato «ministro della controcultura», lui se ne bea tentando di mettere mano alla legge brasiliana sul copyright in favore delle licenze Creative commons e scontrandosi ogni volta con le major del disco. Una su tutte la Warner, che detiene i diritti di gran parte del suo archivio. Ma siccome le rivoluzioni nascono dal basso, prima ancora che il ministro Gil lanciasse Banda Larga, João Marcelo Bôscoli, nato a San Paolo 34 anni fa, produttore, innamorato della musica liquida che «scorre» in mp3, lanciava la sua sfida alle multinazionali del cd e ora è l'impresario più invidiato del Latinoamerica. La sua Trama Virtual (tramavirtual.com.br), etichetta indipendente - «più che una label un movimento musicale» - che distribuisce musica con licenza Creative commons, in Brasile ha superato la Sony per volume d'affari. Un catalogo digitale e gratuito di 34mila brani e più di 300mila utenti registrati. I Cansei de ser sexy hanno esordito qui, Baden Powell, 4 mesi prima di morire, ha lasciato alla Trama il suo testamento. Tra i 13mila artisti in catalogo ci sono anche Otto e Fernanda Porto, Dj Patife o Marky e Camilo Rocha.
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