Nokia scuote il mercato della musica. A Londra, Olli-Pekka Kallasvuo, il chief executive del colosso finlandese, ha annunciato un nuovo servizio per la vendita di brani musicali, da scaricarsi direttamente sul telefonino. Contemporaneamente è pronto il nuovo modello N81, particolarmente predisposto per la raccolta e l'ascolto della musica, con i suoi 8 giga di memoria. Con questa mossa Nokia entra in competizione e conflitto non solo con il servizio di musica iTunes (ora accessibile anche dai cellulari di Apple, iPhone), ma soprattutto con gli operatori di telefonia mobile i quali finora hanno sì venduto musica e altri contenuti multimediali, ma direttamente, gestendo i propri utenti e abbonati. La prima reazione è venuta da Orange nel Regno Unito che ha addirittura emesso una specie di ultimatum: se Nokia non accetterà un approccio più trasparente e una fase di test del suo servizio, Orange non metterà in vendita ai suoi 16 milioni di abbonati il telefono Nokia N91. Il problema è questo: Orange ha anche lei un suo servizio di musica da scaricare, che usa altre modalità di pagamento e un altro player. La coesistenza di due sistemi del genere, eventualmente incompatibili, potrebbe generare confusione tra i clienti. Anche Vodafone, per parte sua sta lavorando a un suo rinnovato store musicale. Si apre dunque una fase nuova: fino ad oggi i cellulari sono stati sì usati per ascoltare musica, ma la gran parte degli utenti li usava come un lettore di musica: scaricava i brani sul Pc dalla rete, oppure li convertiva dai propri Cd e poi li caricava sul cellulare per portarseli al seguito. Il download riguardava soprattutto loghi e suonerie.
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