La guerra dei formati
E’ ormai questione di giorni per la decisione definitiva dell’Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni (ISO [1]) sul formato OOXML di Microsoft, appositamente creato per contrastare il formato OpenDocument (ODF) [2], abbreviazione di OASIS Open Document Format for Office Applications (Formato OASIS Open Document per Applicazioni da Ufficio). Dal 25 al 29 febbraio prossimi i P-members ed i membri ISO aventi diritto al voto metteranno la parola fine sulla vicenda che dura ormai da qualche anno. Ripercorriamo brevemente le tappe salienti:
#il 1 maggio 2005 OASIS [3] (Organization for the Advancement of Structured Information Standards) ha approvato OpenDocument come uno standard OASIS;
#nel novembre 2005 Microsoft ha presentato a Ecma International [4] (European Computer Manufacturers Association) il suo formato Office Open XML, affinché diventasse standard di mercato. L'approvazione è avvenuta il 7 dicembre 2006;
#il 30 novembre 2006 il formato OpenDocument, dopo essere stato sottoposto per lunghi mesi all'ISO per la standardizzazione, ha trovato consenso senza voti contrari (votazione effettuata il 2 maggio 2006) ed ora è conosciuto anche come ISO/IEC 26300;
#il 25 gennaio 2007 OpenDocument è divenuto standard UNI [5], con la norma UNI CEI ISO/IEC 26300;
#nel settembre 2007 Microsoft presenta all’ISO lo standard Ecma-376; la richiesta è stata respinta.
Nonostante la bocciatura di ISO, in casa Redmond sembra esserci calma piatta, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate da Jonathan Murray, responsabile mondiale Microsoft per lo sviluppo delle tecnologie per il pubblico settore [*] e da Pier Paolo Boccadamo, direttore Strategia Competitiva di Microsoft Italia [**] , mentre dichiarazioni più forti sono state rilasciate da Jan van den Beld, ex segretario generale di ECMA [*]:
“È molto importante che OOXML sia uno standard, è una occasione importante per togliere dalle mani di Microsoft la modellazione di un formato, e porla nelle mani degli utenti […] Se ISO opponesse un no definitivo a OOXML, se gli preferisse definitivamente ODF, il giorno dopo i funzionari WTO sarebbero negli uffici ISO a protestare. La decisione su quale formato sia il migliore spetta al libero mercato”.
Naturalmente, non la pensano così i fautori dell’OpenSource, a partire dal PLIO, il Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org [6] che già nel luglio del 2007 ha rilasciato un comunicato [***] nel quale sosteneva, documentazione alla mano, i motivi per cui il formato dei file di Office 2007 non fosse pronto per diventare uno standard ISO, argomento sul quale è tornato alcuni mesi dopo con un secondo comunicato [****], mentre partiva a livello internazionale una campagna contro la standardizzazione del formato di proprietà Microsoft [7].
Ma perché la standardizzazione di un formato di file è così importante? Un’ottima spiegazione la possiamo trovare su Wikipedia [2]:
“Dal momento che un obiettivo dei formati aperti come OpenDocument è quello di garantire accesso a lungo termine ai dati senza barriere legali o tecniche, le amministrazioni pubbliche ed i governi sono diventati progressivamente consapevoli dei formati aperti come questioni che riguardano le politiche pubbliche”.
L’elenco dei governi e degli enti che hanno deciso di adottare il formato ODF come standard per i loro documenti si allunga di giorno in giorno, e questo ha un impatto economico non di poco conto. Gli interessi in gioco sono dunque molteplici sul piano politico, commerciale, economico: quale sarà l’esito finale?
[*] OOXML vs. ODF, calma e gesso
Da Berlino un invito di Microsoft: non c'è nessuna fretta di scegliere, lasciamo che i tempi maturino. Fa sponda l'ex capo di ECMA: che sia il libero mercato a decidere - dal nostro inviato Luca Annunziata
Punto Informatico, 23 gennaio 2008
[**] ISO, OpenXML al primo round non passa
Ma non è detta l'ultima: il consenso è ampio ma non ancora sufficiente a garantire alla specifica sostenuta da Microsoft la formalizzazione a standard. Il prossimo febbraio le cose potrebbero andare diversamente
Punto Informatico, 5 settembre 2007
[***] Secondo l’Associazione PLIO, il formato dei file di Office 2007 non è pronto per diventare uno standard
PLIO, 17 luglio 2007
[****]Un po' di chiarezza sugli standard ISO
PLIO, 5 settembre 2007
NOTE
[1] http://www.iso.org
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument
[3] http://www.oasis-open.org/
[4] http://www.ecma-international.org/
[5] http://www.uni.com/it
[6] http://www.plio.it/
[7] http://www.noooxml.org/
RASSEGNA STAMPA
Uno standard per mantenere l'egemonia
Affondo di Microsoft sull'istituto mondiale degli standard per far adottare le sue regole nella compatibilità tra software diversi. Google e Ibm invitano dunque alla mobilitazione
BenOld - Il Manifesto, 7 febbraio 2008 disponibile su culturalibera.org
Documenti, OOXML contro ODF. L'importanza di essere standard
E' ormai scontro aperto fra Microsoft e il mondo open source. Dal 25 febbraio a Ginevra si decide se dire sì o no a Redmond Potrebbe essere l'ultimo atto della "guerra dei formati", che l'azienda di Bill Gates non può permettersi di perdere
di RICCARDO BAGNATO - La Repubblica, 6 febbraio 2008
Odf e OOXml, la guerra dei formati sbarca in Svizzera
A Ginevra Microsoft gioca la partita della standardizzazione Iso per il suo formato OpenXml in Office 2007: appuntamento a fine mese
VNUnet.it 06-02-2008
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