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Linux Day 29 novembre 2003

Apertura sede ogni lunedì sera ore 21,00


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10 gennaio 2004
Fonte: Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix"
http://www.olografix.org - 24 novembre 2003

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.: IN PRIMO PIANO :.
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Linux sul desktop, momento felice ma fuggente
di Paolo Attivissimo

Il mondo Linux ha fatto passi da gigante ed è ora un contendente serio, complice anche l'inerzia del monopolista Microsoft. Ma l'ostacolo principale al suo successo è, paradossalmente, la passione dei suoi sostenitori. Riflessioni per non perdere un'occasione irripetibile

Certo che Linux ne ha fatta di strada in questi anni. Da oscuro oggetto per smanettoni, il cui scopo ricorsivo era sostanzialmente compilare il proprio kernel, è maturato al punto di competere tranquillamente con Windows e di sostituire in tutto e per tutto il software del monopolista.
IBM, dopo mesi di cautela, ha annunciato che Linux è pronto a sbocciare sul desktop. I problemi e i costi del software Microsoft sono ben noti. Allora come mai non assistiamo a una migrazione in massa verso il software del pinguino?

So di attirarmi montagne di indignazione, ma come appassionato sostenitore di Linux e soprattutto delle libertà che il software libero ci restituisce, c'è una cosa che devo dire a malincuore. L'ostacolo a Linux sul desktop non è tecnologico, ma psicologico, e viene dall'interno: gran parte della comunità Linux non è disposta a scendere a compromessi pur di facilitare la diffusione della propria creatura, ora che è maturata. sembra quasi che lo scopo di Linux sia diventato, ricorsivamente come in passato, alimentare la comunità Linux; al diavolo tutto il resto, applicazioni pratiche comprese, in nome della purezza.

Nei discorsi dei linuxiani che incontro online e nel mondo reale vedo infatti troppo spesso che si è perso di vista il vero fine ultimo di qualsiasi sistema operativo: servire l'utente, e servirlo bene. Nell'espressione software libero ciò che conta non è il software; è l'essere libero, perché se il software è libero, lo siamo anche noi.

Forse è il momento di farsi un esame di coscienza e fermarsi un attimo a valutare quali sono i reali obiettivi di questi anni di sviluppo a rotta di collo dell'unica alternativa realistica al monopolio Microsoft. Da questo esame di coscienza dipende in gran parte il futuro dell'informatica. Perché senza un minimo di compromesso, se la comunità Linux non si evolve come ha fatto il suo software, non si può andare avanti. E che senso ha chiamare "libero" un software che rimane confinato a una minoranza aristocratica?

Il sonno del monopolista

Credo che l'esame di coscienza sia necessario ora più che in passato perché quello attuale è un momento particolarmente importante nell'evoluzione di Linux. Intanto che Linux progredisce a balzi, il suo rivale è in fase di stanca. Dal punto di vista dell'utente, lo sviluppo del sistema operativo Microsoft è infatti sostanzialmente fermo, rattoppi a parte, fino al 2006, data attualmente prevista per l'uscita del successore di Windows XP, denominato Longhorn. La nuova versione di Microsoft Office offre poco di veramente nuovo e interessante per l'utente medio, a parte forse un Outlook che finalmente permette di purgare l'HTML della posta ricevuta e lo spam, cosa che però fanno già da tempo molti altri client di posta. Le vere innovazioni di Microsoft Office (gestione dei diritti digitali sui documenti e uso dell'XML) interessano soltanto alle grandi aziende, che però sembrano riluttanti ad adottare il nuovo prodotto di Redmond.

Lasciamo perdere il povero Internet Explorer, che soltanto ora annuncia (ma per l'anno prossimo) l'arrivo di un'opzione per bloccare le fastidiosissime pagine pubblicitarie pop-up, cosa che tutti i browser alternativi fanno da tempo immemorabile, e che non ha ancora abbracciato innovazioni ergonomiche come il tabbed browsing (finestre del browser "impilate" sullo schermo e accessibili rapidamente cliccando su una linguetta senza intasare la barra delle applicazioni) e i gesti del mouse (in Opera, per esempio, basta premere il pulsante destro del mouse e spostare il mouse a destra per andare alla pagina successiva).

Microsoft, insomma, ha perso il treno dell'innovazione. In realtà il suo apparente letargo è una rincorsa molto lunga: serve a introdurre in Longhorn una serie di novità radicali, fra cui il discusso Palladium/NGSCB, che però sono mirate a consolidarne il monopolio tramite l'hardware, rendendo difficile o impossibile l'uso di altri sistemi operativi, più che a offrire seri vantaggi all'utente. Per dirla breve, se il mondo Linux vuoleavere successo, deve approfittare di questa irripetibile finestra temporale. Dopo sarà troppo tardi.

Linux pronto, linuxiani riluttanti

Il bello è che mai come oggi il software per Linux è pronto a cogliere quest'occasione. E' un momento magico, rendiamocene conto: Linux è sempre più stabile, versatile e facile da usare. OpenOffice.org può sostituire in gran parte Microsoft Office e condividerne i file. I browser per
Linux alternativi a Internet Explorer non si contano, e sono indiscutibilmente più ergonomici e sicuri del prodotto Microsoft. Linux legge e scrive tranquillamente i filesystem Microsoft. Grazie a Samba, una macchina Linux può condividere risorse con macchine Windows in modo trasparente. Progetti come DriverLoader, che permettono di usare sotto Linux i driver Windows delle periferiche, promettono di superare l'ostacolo ricorrente delle periferiche non supportate. Eccetera, eccetera.

Fra l'altro, sono gli utenti Windows stessi a reclamare un'alternativa, spaventati dalla devastazione senza precedenti causata dai virus/worm di quest'estate. Collegare un Pc Windows a Internet e trovarsi infettati da Blaster in meno di un minuto senza fare nulla, mentre gli utenti
Linux restano immuni, è un'esperienza molto più educativa di mille prediche a favore dell'open source.

Il mercato sembrerebbe dunque maturo per la svolta, eppure la svolta non arriva. Ci sono tanti segnali di interesse, come quelli dei governi di Cina, Russia e Regno Unito, ma restano segnali; ci sono grandi aziende che hanno iniziato una cauta migrazione, ma sono isole nell'oceano. Di questo passo, il 2006 arriverà quando si starà ancora dibattendo su quale distribuzione di Linux vada adottata.

I linuxiani non me ne vogliano, ma la colpa è in gran parte loro. Quando un utente Windows dice che vorrebbe sì passare a Linux, ma ha bisogno di poter continuare a usare certo software che esiste soltanto per il sistema operativo Microsoft (l'esempio classico è Office), gli viene forse proposto di usare Crossover Office, che consente di eseguire facilmente moltissime applicazioni Windows (compresi Office e Internet Explorer) sotto Linux, o VMWare? No. Gli si indica la Via della Sofferenza che Conduce alla Purificazione: installare Wine e trovare il modo di far funzionare ogni singola applicazione, perché Wine è puro e gratuito, gli altri sono prodotti commerciali e/o a sorgente chiuso. E se Wine, come tanti altri applicativi geniali ma ostici per Linux, ha un manuale che sembra la versione Extended Play del discorso dell'Architetto in Matrix Reloaded? Irrilevante. Anzi, è già tanto se il povero aspirante linuxiano non viene rimproverato pedantemente perché non usa come un mantra l'espressione corretta "GNU/Linux" al posto del più agile "Linux".

Crossover Office e VMWare costano, certo. Ma per i non appassionati, anche il tempo perso dietro a un software recalcitrante è denaro. Strano ma vero, esistono tante persone che non si divertono a fare a pezzi e rimontare il codice di un sistema operativo: vogliono semplicemente usare il computer in modo sicuro e affidabile, e sono disposti a pagare per farlo. Questo è un concetto difficile da assimilare per chi ama Linux e trova insopportabile questa mancanza di fede. Ci si dimentica troppo spesso che il free in "free software" si traduce con "libero", non con "gratuito", e che non è immorale farsi pagare per il software solo perché lo fa zio Bill. Eppure, non so perché, parlare di software commerciale sotto Linux è quasi un tabù.

Molti sostenitori di Linux non sono disposti al minimo compromesso, neppure per accogliere una pecorella smarrita. Trovano ripugnante l'idea che un utente possa passare a Linux con una migrazione graduale, cominciando dapprima ad usare sotto Windows software disponibile per entrambe le piattaforme (il già citato OpenOffice.org, Apache, Opera, Mozilla, Thunderbird) e formati non proprietari, per poi sostituire il sistema operativo senza perdere le applicazioni che gli sono familiari. Nossignore: la Vera Migrazione si fa col botto. E' chiaro che in queste condizioni le pecorelle disposte a saltare lo steccato saranno poche.

Parlando di compromessi, un esempio specifico di casa nostra è la diatriba StarOffice/OpenOffice.org nelle scuole italiane. Come accennato alcuni mesi fa, Sun offre gratis a tutte le scuole italiane StarOffice, la variante parzialmente proprietaria ma più raffinata di OpenOffice.org.
E cosa fanno i linuxiani? Storcono il naso: pretendono che si usi OpenOffice.org, perché è la versione open source dura e pura, e rifiutano di collaborare all'introduzione di StarOffice. Si strappano i capelli quando Sun mette il proprio logo nella schermata iniziale di OpenOffice.org, dimenticando che Sun contribuisce non poco allo sviluppo di OpenOffice.org con uomini e mezzi, e che senza il suo contributo OpenOffice.org non sarebbe mai nato. Risultato: gli studenti e i docenti continuano a usare il prodotto Microsoft e sfuma pateticamente l'occasione di educarli alle libertà dei formati non proprietari (nel caso specifico XML, identico per StarOffice e OpenOffice.org). Bella mossa.

Passione mal diretta

La passione per Linux porta a questi estremismi; sono comprensibili, ma non accettabili. Se lo scopo di Linux è ridare all'utente, anzi al maggior numero possibile di utenti, la libertà informatica che ha perso in questi anni di monopolio, questo atteggiamento fondamentalista è semplicemente fallimentare. Occorre ingoiare il rospo e sacrificare un po' di purezza pur di raggiungere uno scopo moralmente più elevato. Altrimenti la battaglia è persa per tutti.

In questo momento la comunità Linux e tutto l'open source si trovano nella stessa condizione dei primi mammiferi, circondati da dinosauri molto più possenti ma assai meno agili. Grazie al loro sangue caldo (direi bollente, in certi Stallmaniani), hanno un'occasione senza pari, e probabilmente irripetibile, per sfruttare l'attuale crisi dell'ecosistema e rimpiazzare le creature giurassiche. Spero, per il bene di tutti, che non vada sprecata.

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/11/13/01/200311130101

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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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L'operazione da 1,6 miliardi di dollari scuote gli equilibri del Web
Lo storico portale acquista il leader delle ricerche a pagamento.
Yahoo! compra Overture e dichiara guerra a Google
di ALESSIO BALBI
http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/overture/overture/overture.html

Shawn Fanning, fondatore del più famoso servizio di file-sharing,passa dalla parte delle major e propone una tecnologia anti pirateria. La conversione di mr. Napster "Chi scarica Mp3 deve pagare"
di ALESSIO BALBI
http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/riaa/napster/napster.html

NON SOLO iTUNES
La musica di Microsoft
Bill Gates scende in campo: riuscirà a ottenere il predominio anche in questo settore? I guai legati alle vicende antitrust potrebbero mettergli qualche bastone fra le ruote
di Nicola Battista - 19/11/2003
http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010050296.jsp

IL FUTURO DA TOCCARE E' PRESENTE
Le innovazioni nei dispositivi di controllo e di interazione viaggiano tra fantascienza e ricerca applicata: olografia, tridimensionalità ma anche nuovi (ma vecchi?) mouse e tastiere.
di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010050267.jsp
Fotogallery correlata
http://www.mytech.it/mytech/photogallery/art006010050270.jsp

SE WINDOWS SOMIGLIA ALLA PANTERA
La pre-beta del nuovo sistema operativo Microsoft segue di pochi giorni l'uscita di Mac OS X 10.3 di Apple: si scoprono elementi davvero interessanti mettendo Panther (che c'è) e Longhorn (che ci
sarà) allo specchio di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010050240.jsp

E' on line il nuovo numero di InterLex ( http://www.interlex.it )
Ecco i titoli della prima pagina:
Anno VII - N. 272 - 20 novembre 2003
. Dal 1. gennaio 2004 le pubbliche amministrazioni devono adottarlo.
Come? ***In partenza il protocollo informatico*** La rivoluzione annunciata nel '97 con le prime norme sul documento informatico è giunta a un passaggio importante: con il protocollo informatico si devono adottare anche le misure per il "traffico" e la conservazione dei documenti. Solo una parte delle amministrazioni è pronta, per le altre c'è in vista una soluzione in outsourcing.
- -> Protocollo informatico, la sfida della complessità (M. Cammarata)
- -> Un nuovo approccio per la fornitura dei servizi alle PA (CNIPA)
- -> Decreto 14 ottobre 2003 - (Linee guida per l'adozione del protocollo informatico)
- -> Tutte le norme su protocollo informatico e gestione documentale
. Le regole dell'internet
Il codice di autoregolamentazione per la protezione dei minori è stato sottoscritto da quattro associazioni di operatori (AIIP, ANFOV, AssoProvider, FederComIn.
- -> Codice di autoregolamentazione Internet @ Minori
. Brevettabilita'  del software e proprieta'  intellettuale Un intervento controcorrente nella discussione sulla proposta di direttiva: sostiene la pacifica applicabilità del regime brevettuale ai programmi per elaboratore.
- -> Brevetto software: una direttiva ambigua e inutile (G. Scorza) L'associazione dei provider europei chiede maggiori certezze giuridiche per i titolari di diritti di proprietà  intellettuale e l'esclusione della responsabilità degli ISP.
- -> Anche EuroISPA contro l'estensione della direttiva "IPR enforcement" (Puntoit)

INTERNET@MINORI, I NUOVI BOLLINI ITALIANI
Autoregolamentazione regolata: cosi' viene descritto il nuovo Codice che dovra' ispirare l'industria, pena le bacchettate di un organismo pubblico di controllo. Nessuno sara' costretto ad aderire. Ma come resistere ad un bollino in piu'? URL:
http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46006

SCO MINACCIA NUOVE DENUNCE
Sostiene che nei prossimi tre mesi potrebbe sguinzagliare i propri avvocati contro alcune grosse aziende che usano Linux. Se acquisira' SuSE, SCO si scagliera' anche contro Novell
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46009

UN ACCESS LIBERO PER LINUX
Rekall, software che i suoi autori definiscono l'alternativa al database MS Access, e' stato rilasciato sotto GPL, mossa che potrebbe farne un componente chiave delle soluzioni Linux desktop
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45997

ALL'IMAC E' CRESCIUTO IL DISPLAY
Apple ha presentato un nuovo modello di iMac con display LCD maggiorato e un nuovo Power Mac bi-processore con un prezzo maggiormente accessibile. Oggi si apre il Mac Expo londinese
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45994

INNOVAZIONE, 63 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE
Presto in Gazzetta Ufficiale il bando per accedere ai finanziamenti per l'hi-tech nelle piccole e medie imprese. Con un occhio su universita', centri di ricerca e licenze software
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46007

IN UCRAINA INTERNET A LIBERTA' LIMITATA
Con la scusa di aggredire il terrorismo e i sovversivi, il Parlamento ucraino vara una norma che mette fuorilegge la violenza, la pornografia e le discriminazioni. Diventa legge l'incertezza dei
diritti
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46005

RILASCIATO CYBER-DISSIDENTE TUNISINO
Dopo 18 mesi di carcere e un lungo sciopero della fame, anche grazie alle pressioni internazionali, Zouhair Yahyaoui viene liberato. Ma altri rimangono dietro le sbarre
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46000

SUNLINUX ALLA CONQUISTA DEI DESKTOP CINESI
Ultima arrivata sul mercato Linux desktop, Sun spunta un accordo che la potrebbe portare a vendere fino ad un milione di copie della propria distribuzione Linux desktop
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45979

MICROSOFT APRE L'XML DI OFFICE 2003
Il big di Redmond concedera' gratuitamente in licenza il formato dei file XML utilizzato in Office 2003 a chiunque ne fara' richiesta. Microsoft non chiede royalty di sorta ma qualche critica arriva lo stesso
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45989

L'ECDL CONQUISTA ANCHE LA TOSCANA
Aumentano le regioni italiane dove la Patente europea del computer diviene la certificazione di riferimento per le competenze informatiche di base
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45986

IN COREA UNA BANDA LARGA SPAZIALE
Non contento di essere al vertice per la diffusione del broad band, il Governo di Seul sta lanciando un mega-progetto di cablatura che portera' la super-rete in tutto il paese. Maxi-investimento
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45988

AUSTRALIA, MANO MORBIDA CONTRO I PIRATI
Il primo caso del genere nel paese, quello di due giovani che hanno diffuso migliaia di brani musicali su Internet in modo del tutto illegale, si conclude con una sentenza che non piace all'industria di settore
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45983

BREVETTI, CONDANNATO MS NETMEETING
Secondo i giudici americani la lavagnetta che era presente sul celebre software di conferencing di Microsoft ha violato la proprieta' intellettuale della SPX, che ottiene 60 milioni di dollari di danni
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45973

POP-UP NEL MIRINO DEI GRANDI
Con l'ultima mossa di Yahoo! si ampliano gli strumenti a disposizione degli utenti per evitare l'apparire della forma di pubblicita' meno gradita tra quelle disponibili su web
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45969

I PEARL JAM DANNO LEZIONI ALLE MAJOR
Dopo la conclusione del contratto con Sony la band vende su web il suo ultimo singolo e ottiene risultati insperati. In due giorni vendute un numero di copie che rivaleggia con i top distribuiti nei negozi
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45972

BANDA LARGA, DOBLONI IN ROTTA VERSO SUD
Dopo i 226 milioni di euro per lo sviluppo della e-societa' nel Mezzogiorno, il Governo lancia sul piatto altri 300 milioni di euro per il Sud. Questa volta per creare sia la domanda di broad band che il broad band
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45952

SCO CHIAMA ALLA SBARRA TORVALDS
Tanto SCO che IBM hanno inviato ad alcune persone e societa' mandati di comparizione per l'imminente processo contro Linux. SCO vuole sul banco degli imputati il papa' del Pinguino, Torvalds, e l'ideatore di GNU, Stallmann
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45947

XANDROS: LINUX DESKTOP SIAMO NOI
L'azienda che acquisi' la sfortunata distribuzione Linux di Corel sostiene ora di avere l'interfaccia e l'installazione di un sistema desktop che non teme rivali, neppure se nativi di Redmond
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45957

UK, VARATO LO SNOOPING DI MASSA
La nuova legge costringe gli operatori a mantenere a lungo tutti i dati telefonici e di traffico internet dei propri utenti e clienti. Da offrire a numerose diverse agenzie governative su richiesta
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45954

CONDANNATO IL WEBJACKER DI AL-JAZEERA
Aveva rediretto il traffico al sito della celebre emittente araba verso una pagina su cui campeggiava una bandiera americana e uno slogan divenuto celebre
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45953

PER GOOGLE IL DMCA VALE ANCHE IN ITALIA?
Ne parla un lettore, sorpreso che la versione italiana del celebre motore di ricerca ometta certi risultati di ricerca in base a disposizione di una legge americana
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=45950

VIRGILIO CONTRO BUONGIORNO
Il servizio antispam di Virgilio-Tin.it da qualche giorno filtra tutte le newsletter di Buongiorno.
>> di Pier Luigi Tolardo
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2557

CAMPAGNA EUROPEA PER IL VOTO ELETTRONICO SICURO
Una coalizione di esperti tecnici, legali e politici ha lanciato una campagna il 4 Novembre per accertarsi che il voto elettronico possa essere credibile per i votanti e i politici in Europa.
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2576

IL DOMINIO LO GESTISCO IO
Colpo di mano dello Stato nella gestione del dominio di primo livello in Ucraina.
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2577

L'ASIA VA A LINUX
La Corea del Sud, il Giappone e la Cina si sono uniti in un'alleanza per protestare contro "l'abuso di potere" di Microsoft e del suo sistema operativo Windows.
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2569

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.: TEMI&APPROFONDIMENTI :.
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Tutelare il futuro del software libero
di Bernardo Parrella

RMS interviene sulle confusioni generate dalla battaglia SCO-IBM e sul rapporto tra software libero e scuola

Sempre importanti le riflessioni di Richard Stallman (oltre che ben gradite). Nei giorni scorsi il fondatore della Free Software Foundation è intervenuto su due temi, tra loro diversi ma puntati a un unico obiettivo: il futuro del software libero. Un futuro che va certamente difeso e affermato in ogni possibile contesto. Sia per le pericolose confusioni a seguito della saga giudiziaria lanciata da SCO sia per certe 'disattenzioni' civico-didattiche in ambiti cruciali quali la scuola. Nel primo caso, la notizia è della scorsa settimana: SCO ha formalizzato la richiesta di apparizione in aula sia per Linus Torvalds che per Richard Stallman. Entrambi target per così dire naturali della notoria denuncia contro IBM, e per estensione contro gli utenti di GNU/Linux. Nello specifico, non va dimenticato che SCO ha anche messo in discussione la validità legale della GNU General Public License creata nel 1989 da Stallman, licenza sotto la quale viene distribuito GNU/Linux al pari di molti altri programmi di software libero e/o open source.
Mentre Torvalds, ricevuta la notifica giudiziaria, è corso a preparare la propria difesa (con avvocati a spese dell'azienda, Open Source Development Lab), Stallman rimane in attesa dei dettagli formali. Ribadendo intanto con forza l'assoluta estraneità della Free Software Foundation con la diatriba giudiziaria in corso. Questa la sua spiegazione: "SCO ha denunciato IBM per violazione di contratto. Noi non conosciamo neppure i termini di tale contratto. Rispetto alle possibili risoluzioni della denuncia, la Free Software Foundation `e assolutamente non coinvolta." Infatti non `e il sistema operativo GNU/Linux obiettivo della querela legale, quanto
piuttosto il solo kernel Linux. Ma la questione va facendosi a dir poco contorta. Aggiunge ancora Stallman: "Sono preoccupato dalla confusione a lungo termine creata dai riferimenti alla nostra versione GNU come 'Linux' e dall'associazione del nostro lavoro sul software libero con l'open source. Queste confusioni non fanno altro che allontanare gli utenti dalla questione di base: la libertà. Al confronto gli eventi relativi a SCO appaiono transitori e quasi stupidi." Rispetto alle prospettive future, quindi, acquista maggior rilevanza un recente articolo dello stesso Stallman su una questione sempre calda, il rapporto tra software libero e l'istituzione scolastica. Il saggio, breve ma limpido, insiste particolarmente sui motivi etico-sociali che dovrebbero portare ogni scuola all'uso esclusivo del software libero. Eccone di seguito alcuni passaggi significativi:
"...il software libero consente alle scuole di risparmiare. Anche nei paesi più ricchi, le scuole sono a corto di denaro. Il software libero offre agli istituti scolastici, come ad ogni altro utente, la libertà di copiare e ridistribuire il software, di conseguenza il sistema didattico può farne copie per tutti i computer di tutte le scuole. Nei paesi poveri, ciò può contribuire a colmare il divario digitale.""La scuola dovrebbe insegnare a chi studia stili di vita in grado di
portare beneficio all'intera società. Dovrebbe promuovere l'uso del software libero così come promuove il riciclaggio. Se la scuola insegna l'uso del software libero, gli studenti continueranno ad usarlo anche dopo aver conseguito il diploma. Ciò aiuterà la società nel suo insieme ad evitare di essere dominata (e imbrogliata) dalle megacorporation. Tali corporation
offrono alle scuole dei campioni gratuiti per lo stesso motivo per cui le aziende produttrici di tabacco distribuiscono sigarette gratis: creare dipendenza nei giovani. Una volta cresciuti e diplomati, queste aziende non offriranno più alcuno sconto agli studenti."
"Missione fondamentale della scuola `e quella di insegnare a essere cittadini coscienziosi e buoni vicini -- a collaborare con altri che hanno bisogno di aiuto. In campo informatico ciò significa insegnare la condivisione del software. Soprattutto le scuole elementari dovrebbero dire ai ragazzi, 'Se porti a scuola del software devi dividerlo con gli altri bambini.' Naturalmente la scuola deve praticare quanto predica: agli studenti dovrebbe essere consentito copiare, portare a casa e ridistribuire ulteriormente tutto il software installato all'interno dell'istituto."
"Insegnare a chi studia l'uso del software libero, e a far parte della comunità del software libero, è una lezione di educazione civica sul campo. Ciò insegna inoltre il modello del servizio pubblico anziché quello dei potentati industriali. Il software libero dovrebbe essere usato in scuole di ogni grado e livello."

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/11/17/05/200311170501

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An attacca Indymedia. Senza successo
Maurizio Landolfi, portavoce di An chiede l'«oscuramento» del sito internet.
Alcune procure indagano
SARA MENAFRA

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/22-Novembre-2003/art32.html

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.: DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO :.
di Marco Trotta matro@bbs.olografix.org
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Copyright e nonvedenti - 2 -

Ai primi di novembre è uscito in Italia " Harry Potter e l'Ordine della Fenice", quinto libro della saga creata da J. K. Rowling, campione d'incassi in libreria quanto al cinema. L'evento, però, questa volta è stato anticipato da un'azione giudiziaria con la quale l'editrice Salani
ha fatto chiudere il sito di Paolo Pietrosanti. Il motivo? Pietrosanti, noto esponente radicale non vedente da 10 anni, aveva annunciato la pubblicazione su http://www.pietrosanti.net dell'edizione italiana del libro acquistabile per 4,80 Euro (circa il 20% sul prezzo di copertina
di 23 Euro, come diritti d'autore per l'autrice) e scaricabile in forma di file. In questa maniera Pietrosanti, come quando promise di mettere sul suo sito i 12 libri finalisti del premio Strega a giugno, voleva mettere in evidenza un problema da tempo denunciato dal mondo dei ciechi
e che la dice lunga sulle politiche commerciali intorno al copyright dei maggiori gruppi editoriali. Infatti un cieco può conoscere i contenuti di qualsiasi scritto solo se qualcuno glielo legge o se ha a disposizione un computer che fa la stessa cosa attraverso una voce sintetizzata. Il problema è avere il testo digitale visto che, altrimenti, toccherebbe acquisire attraverso uno scanner ogni pagina del libro per trasformarla in testo digitale con conseguenti errori e perdita di tempo. L'obiezione, quindi, è: avendo il testo in digitale si potrebbero pagare solo i diritti d'autore contribuendo ad usare meno carta stampata (un problema che la
Salani - www.salani.it - in coerenza con i contenuti ecologici dei libri di Harry Potter, dice di voler contribuire a risolvere aderendo al progetto Lifegate.it).

Ma le case editrici hanno paura che una volta rilasciati questi files sul mercato, favoriscano la contraffazione oppure finiscano nelle reti tipo Napster dove le persone si scambiano già gratuitamente musica, video e altro. Timori che appaiono infondati. Intanto perché, come dimostra anche il fallimento degli ebooks (i libri digitali) con l'ultima eclatante decisione di chiudere con questo settore presa dal gigante dell'editoria USA Barnes&Noble, non esistono tecnologie alternative così maneggiabili, economiche e godibili come il libro di carta. Lo diceva Umberto Eco dal '95 ed ancora oggi, anche con gli schermi più sofisticati è ancora molto poco pratico leggere un libro a video. Dall'altra il mercato nero necessita di una certa organizzazione materiale non disponibile per chiunque. Ne consegue che, in realtà, il problema è banalmente commerciale nonostante siano in gioco i diritti di un'utenza svantaggiata come quella dei ciechi.
Con in più un bel paradosso. La Biblioteca di Monza, con un accordo del 2001 con l'Associazione Editori Italiani in base alla normativa europea sul copyright e finanziato ogni anno con 4 milioni di Euro di soldi pubblici, dovrebbe rendere disponibile come testi digitali, per il pubblico di non vedenti, tutti i suoi libri in catalogo. Purtroppo, però, dei quasi 25 mila titoli prodotti ogni anno, quella libreria dispone solo di 60 mila di cui solo 6 mila in digitale e sono "pressoché inesistenti i testi scolastici". Su www.pietrosanti.ws, ancora accessibile perché all'estero e sul quale si può leggere "Delitto e Castigo", Paolo Pietrostefani spiega le sue ragione prima dell'udienza di fronte al tribunale civile fissata per il 14 Novembre.

Links:
harry potter e il (dis)ordine della fenice
http://copydown.inventati.org/news/2003/11/182.php
NON VEDENTI, CLAMOROSA INIZIATIVA SU WEB
http://punto-informatico.it/pi.asp?i=44442
Barnes&Noble: basta con gli e-book
http://punto-informatico.it/p.asp?i=45202
Come l'amore, il libro mio non muore. E le bugie hanno le pagine corte http://www.segnalo.it/TRACCE/CIT/eco-librononmuore.htm
Harry Potter, bloccata la versione Web per non vedenti
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/11_Novembre/05/potter.shtml

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Luttwark a Porta a Porta

"In lingua italianissima. Ci sono Nuovimedia¦ Nuovimondimedia.it, Informationguerrilla.org. Questi dicono ‘andate in Iraq, lottate, uccidete la coalizione e gli italiani’. Mercoledì 12 Novembre, immancabile Porta a Porta, sulla Rai in prima serata, Edward Luttwak non ha dubbi su chi ha promosso l'odio antiamericano che ha prodotto la strage di Nassiriya. E l'obiettivo, per il politologo Luttwak, autore di "Strategia del colpo di stato" e collaboratore pubblico dei servizi segreti USA nonché commentatore di politica internazionale su tv e carta stampata compreso il "progressista" Espresso, sono un sito pacifista italiano ed una casa editrice indipendente. Immediata la reazione con una appello "Per la libertà di essere pacifisti" diffuso in rete (www.nuovimondimedia.it) che ha già superato le cinquecento adesioni, tra le quali Franca Rame e Dario Fo (con un intervento specifico), ma anche Wu Ming, Quintostato, Indymedia, Articolo 21, Megachip, Repoter Associati, ecc. "L'espediente retorico è il solito - spiega Robeto Vignoli, cofondatore della casa editrice - se non sei con loro, sei con i terroristi. Anche l'accusa di antiamericanismo è ridicola. Proprio sul nostro sito abbiamo linkato un appello dei veterani USA per far rimpatriare tutti i militari in Iraq. Evidentemente è questo che da fastidio. Abbiamo, però, avviato una querela contro Luttwak e se vinceremo daremo i soldi ad Emergency perché stiamo dalla parte di tutte le vittime di guerra". Non è forse questa la differenza tra l'informazione indipendente e quella vista l'altro giorno da Bruno Vespa?

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Libero software in mente libera
Due appuntamenti

Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti Leggi le opinioni lasciate dai lettori Scrivi nuovo 11/11/03 - Flash - Roma - L'Assessorato alla cultura del comune di Villasanta (Milano) nell'ambito di una serie di incontri culturali, organizza due incontri sul software libero, il primo dedicato agli aspetti socio-culturali e filosofici del codice aperto e il secondo dedicato alle dimostrazioni pratiche, install fest e via dicendo.

Il primo incontro si terrà martedì 25 Novembre alle ore 21 presso la Sala Astrolabio, in Via Mameli 8, e avrà il titolo "Libero software per libere menti: storia e cultura del software libero", relatore Alessandro Pasotti.

Il secondo, sabato 6 Dicembre dalle ore 15 allo stesso indirizzo, si terrà "Utilizzo di Linux in casa o per lavoro: applicazioni pratiche del software libero".

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grazie ai mediattori:

FREE MEDIA DAYS 28/29/30 NOVEMBRE

Venerdì 28
14:30-16:30 workshop:
"Tecniche di ripresa video digitale"
a cura di Candidatv, Teleimmagini
16:30-18:30 workshop:
"introduzione a GNU/Linux"
a cura di radio ZDR
18:30-20:30 presentazione New Global Vision
presentazione Creative Commons Licences
21:00 cena antipro

Sabato 29
11:00 -13:00 workshop:
"Editing video"
a cura di Candidatv, Teleimmagini
15:00 -17:00 workshop:"Tecniche di conduzione radiofonica "
a cura di Radio Onda Rossa
workshop a cura di ZdR: "Streaming audio"
18:00 -20:00 incontro pubblico
World Summit on Information Society
Interviene: Radio Onda Rossa, Indymedia

Domenica 30
14:30-16:30 workshop:
"Editing video e compressione"
a cura di Candidatv, Teleimmagini
16:30-18:30 workshop: "Tv: come si fa?"
a cura di Teleimmagini e SpegnilaTV

presso circolo arci island via magno magnini angolo via gallenga
(vicino stazione di fontivegge)

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.: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Sabato 29 novembre si svolgerà il LinuxDay.
I relatori della Ass. Metro Olografix saranno presenti alle iniziative del LUG L'Aquila (www.openlug.org), con Fabio "xenon" Mancinelli e Alexander "smilzo" Gnoli, e del LUG Teramo (www.telug.it) con Stefano "neuro" Chiccarelli, Andrea "cyberlaw" Monti e Enrico "cerin0" Zimuel.

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Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta dalle ore 21,00 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare. Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara
Riferimenti utili alla pagina
http://metro.olografix.org/sede.html

Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix"
http://www.olografix.org
info@olografix.org

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.: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/

Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi
Nicola "djbatman" Battista
http://www.olografix.org/djbatman
Marco Trotta
matro@bbs.olografix.org

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