Newsletter 47
E' l'ora del trionfo, Pinguino
FRANCO CARLINI
Linux, ovvero l'intelligenza anticapitalistica
ARTURO DI CORINTO
Un sistema operativo condiviso
:: TECNOLOGIA E INTERNET ::
News da MyTech e innovazione.gov.it
:: TEMI E APPROFONDIMENTI ::
La privatizzazione delle idee
di Anna Masera
Il software libero a singolar tenzone
Redazione de QuintoStato
:: DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO
Indymedia e Alleanza Nazionale
di Marco Trotta
:: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE ::
Sabato, 6 Dicembre 2003
Sala Consiliare Comune di Pescara
CONVEGNO-DIBATTITO
Software Libero nella Pubblica Amministrazione
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Apertura sede ogni lunedì sera ore 21,00
:: CREDITS ::
http://www.olografix.org - 01 dicembre 2003
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.: IN PRIMO PIANO :.
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E' l'ora del trionfo, Pinguino
STATI E MERCATI Ieri, nel mondo, è stato celebrato il «Linux day».
Stati e big companies adottano l'open source, facendo un dispetto a Bill Gates
FRANCO CARLINI
Linux, ovvero l'intelligenza anticapitalistica
Una rete di sviluppatori ormai divisa tra «neo-aziendalisti» e liberi creatori che socializzano la proprietà intellettuale Linus Torvalds Il ragazzo finlandese che sta impedendo a Microsoft di
«chiudere il mondo in un solo sistema operativo»: ha creato un software migliore «liberandolo» dall'obbligo di servire al profitto
ARTURO DI CORINTO
Un sistema operativo condiviso
http://www.ilmanifesto.it/oggi/sezione5.htm
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/30-Novembre-2003/
sezione5.htm
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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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Codice di autoregolamentazione "Internet e minori"
Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, e il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri hanno presentato il 19 novembre 2003 il Codice di autoregolamentazione "Internet e i minori". Il Codice è lo strumento mediante il quale si esprime e si realizza la volontà di creare in Internet un ambiente sicuro per la navigazione dei più piccoli, con contenuti e servizi adeguati a tutela della salute psico-fisica e della dignità dei minori. Il
Codice è stato siglato dalle maggiori associazioni di internet provider ed è stato accolto con entusiasmo dalle imprese di comunicazione e informatica legate alla rete, le quali si sono impegnate a seguire le indicazioni in esso contenute e a rendere riconoscibile la loro adesione tramite la pubblicazione del marchio Internet&minori. L'osservazione del Codice sarà monitorata da un Comitato di Garanzia costituito dai rappresentanti dei due ministeri, delle associazioni degli internet provider firmatarie, delle Associazioni per la tutela dei minori e del Consiglio Nazionale degli utenti.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/cartellastampa/codiceinternetminori.shtml)
E-Government: alleanza tra Governo italiano e ONU per i PVS In occasione della visita negli Stati Uniti, il ministro Lucio Stanca ha incontrato Mark Malloch Brown, amministratore dell'UNDP, il Programma dell'ONU per lo sviluppo, al quale ha annunciato che il Governo italiano concederà un contributo di 2 milioni di Euro al Thematic Trust Fund dell'UNDP, per sostenere la realizzazione della good governance nei Paesi in Via di Sviluppo. Tale contributo si colloca tra gli interventi previsti dall'iniziativa italiana "e-Government per lo Sviluppo", lanciata dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla Conferenza internazionale di Palermo nell'aprile del 2002.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_11_15.shtml)
Cipe: 300 milioni di euro per la banda larga al Sud
Il Cipe, Comitato Interministeriale per la Programmazione economica, in attuazione della delibera n.17 del 9 maggio 2003, che prevedeva un accantonamento di 900 milioni di euro a favore della Ricerca, della Società dell'Informazione (infrastrutture materiali e immateriali), delle Reti a carattere interregionale, del risanamento dei suoli e dell'introduzione di meccanismi premiali, ha approvato il Programma per lo sviluppo della Banda Larga nelle Regioni del Mezzogiorno. Il Piano prevede uno stanziamento di 300 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture e servizi, di cui 150 destinati alla creazione e allo sviluppo di una specifica domanda e di adeguati servizi, ed i restanti all'incremento delle "reti fisiche".
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_11_14.shtml)
Agenzia europea per la sicurezza delle reti: accordo raggiunto
L'accordo è stato raggiunto il 20 novembre 2003 durante la riunione del Consiglio Ue sulle Telecomunicazioni e, prevede la creazione dell'agenzia che avrà come obiettivo quello di rafforzare la sicurezza di funzionamento delle reti e dei sistemi informativi europei.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_20.shtml)
Il Parlamento europeo adotta un rapporto per le pari opportunità
Il Parlamento europeo, nella seduta del 6 novembre 2003, ha adottato il rapporto Women in the New Information Society, a cura di Anna Karamanou, responsabile della Commissione per i diritti delle
donne e per le pari opportunità , che opera una riflessione sul peso e sul significato della presenza femminile nel settore dell'ICT.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_12.shtml)
Direttiva 2002/58/CE sulla privacy
E' scaduto il 31 ottobre 2003 il termine entro il quale gli Stati membri dovevano recepire la Direttiva europea 2002/58/CE sulla Privacy e le Comunicazioni elettroniche, che stabilisce gli standards comunitari per tutte le questioni inerenti la tutela della privacy e il trattamento dei dati personali nell'era della comunicazione digitale.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_03.shtml)
Rapporto sul mercato delle comunicazioni elettroniche
La situazione del mercato delle comunicazioni, dopo i recenti anni di crisi, sembra essersi finalmente stabilizzata. Questo è quanto emerge dal rapporto sull'implementazione del nuovo quadro regolatorio europeo sulle comunicazioni elettroniche, che Erkki Liikanen, Commissario europeo per la Società dell'Informazione, ha presentato al Consiglio dei Ministri delle Telecomunicazioni che si è tenuto a Bruxelles il 20 novembre 2003. Il rapporto, che in questa
ottava edizione prende in esame il periodo che va da luglio 2002 a luglio 2003, ossia il periodo di transizione dal vecchio al nuovo quadro regolatorio, se da un lato evidenzia una ripresa del settore trainata soprattutto dal forte aumento delle connessioni internet a larga banda e delle comunicazioni mobili, dall'altro sottolinea con preoccupazione come il regolamento sia stato recepito entro i termini di scadenza (31 ottobre 2003) solo da otto degli Stati Membri, tra cui
l'Italia. Documentazione(http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt=gt&doc=IP/03/1572|0|RAPID&lg=EN)
Protocollo d'intesa MIT-UNCEM per accelerare i processi di e-government nelle aree montane
In Italia sono ben 4.201 i Comuni montani, 356 le Comunità montane sparse sul territorio (circa il 54% del territorio nazionale) per un totale di quasi 11 milioni di cittadini (il 19% del
totale nazionale); di qui la necessità condivisa dal Ministro Stanca e dal presidente dell'Unione Nazionale Comuni Comunità ed Enti Montani, Enrico Borghi, di firmare un protocollo che porterà alla creazione di un Comitato Permanente sull'innovazione e le tecnologie per le Comunità Montane composto da rappresentanti delle due Istituzioni.
(Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_11_10.shtml)
Un ciclo di convegni di studio sui temi emergenti legati all'utilizzo delle ICT
Venerdì 21 novembre 2003 il CNIPA ha dato l'avvio ad un ciclo di convegni di studio che ha lo scopo di approfondire, con il contributo di esperti del settore, molti degli aspetti tecnici, normativi, sociali ed economici legati all'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella P.A. Documentazione(http://www.crcitalia.it/riservato/document.aspx?Categoria=RisNews_sezione&Documento=2234)
Onu: uno studio sull'e-government
Durante il Fifth Global Forum on Re-inventing Government, che si è tenuto a Città del Messico dal 3 al 6 novembre 2003, è stato presentato lo studio "Public Sector Report 2003: E-Government at the Crossroads" realizzato dalle Nazioni Unite. Il documento fornisce un'analisi sulla diffusione e sull'utilizzo delle ICT da parte dei Governi su scala mondiale. All'interno della ricerca una classifica dei vari Paesi secondo i criteri di preparazione elettronica, per cui si intende la quantità dei servizi pubblici on line, e di partecipazione elettronica, individuando con questo termine il livello di interazione fra cittadini e Stato attraverso la rete.
Documentazione (http://www.un.org/Pubs/whatsnew/e03366.htm)
Contenuti digitali in Europa
Tra i 50 siti più popolari negli Stati Uniti neanche uno è europeo. Per contro solo il 10% dei siti consultati in Europa è prodotto in un altro Paese europeo, il restante 90% è statunitense o
indigeno. Eppure l'Europa dispone di un ampio patrimonio di contenuti e di culture, una cultural heritage espressa in diverse lingue che le permetterebbe di avere facile accesso ai grandi mercati mondiali. Dossier a cura del Centro Studi del Mit
http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/allegati/CS_E_content.pdf
Uk: cultura on line
Estelle Morris, ministro inglese dei Beni Artistici, ha recentemente presentato sette progetti che, nell'ambito di Culture on line, un programma del Governo che mira alla crescita in termini di accesso e di partecipazione dei cittadini inglesi di tutte le età al patrimonio culturale e storico del Paese attraverso l'uso delle nuove tecnologie, saranno attivi a partire dal prossimo anno.
Approfondimento (http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_06.shtml)
Stati Uniti: blog e campagne elettorali
In vista delle elezioni presidenziali del 2004 sempre più candidati incentrano la loro campagna di comunicazione su Internet, spesso utilizzando i blog, diari on line, che permettono un alto livello di interazione con la base elettorale. I blog di alcuni candidati politici registrano giornalmente decine di migliaia di accessi ed è considerevole la partecipazione attiva degli
utenti stimolati anche dal modo informale e dinamico di relazionarsi con le tematiche politiche. Secondo alcuni studiosi del fenomeno, i blog potrebbero rappresentare la vera innovazione legata ad Internet nella costruzione dei meccanismi comunicativi di una campagna elettorale.
Documentazione(http://www.wired.com/wired/archive/11.11/view.html?pg=5)
Lo sviluppo tecnologico nelle aree europee
Nel 2002 erano 163 milioni le persone occupate nell'Unione europea, il 7,4% di queste impiegate nel settore high tech e medium-high tech e il 33% nei servizi knowledge-intensive (Kis).
L'indice occupazionale nel settore KIS è in forte aumento, con una media annuale del 3,1% durante il periodo 1997-2002. Nell'arco dello stesso periodo il settore higt tech ha registrato un aumento medio dello 0,9%.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_11.shtml)
Unesco: rapporto sull'eguaglianza fra i sessi nell'educazione scolastica
Il rapporto pubblicato dall'Unesco mette in evidenza la persistente discriminazione fra i sessi nella formazione scolastica. In molti Paesi in via di sviluppo le iscrizioni dei ragazzi alle scuole superiori è largamente superiore a quella delle ragazze. I dati pubblicati destano una profonda preoccupazione e il responsabile della ricerca sottolinea che l'investimento nella formazione femminile contribuisce ad innalzare il livello socio-culturale delle popolazioni, e quindi permette di raggiungere condizioni economiche più solide e favorevoli in grado di ridurre povertà e disuguaglianza.
Documentazione(http://portal.unesco.org/education/ev.php?URL_ID=23023&URL_DO=DO_TOPIC&URL)
Usa: le major del cinema contro la pirateria
L'industria dell'intrattenimento si propone di denunciare chi copia e diffonde illegalmente sul Web films o trasmissioni televisive. Il timore delle major statunitensi è quello di dover fare
i conti con una crisi analoga, e potenzialmente superiore, a quella attraversata dall'industria musicale.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_10.shtml)
Università on line: un successo
Le università italiane sempre più affascinate dalla rete. E' quanto emerge dal dossier Atenei on line, il web diventa un valore aggiunto necessario, realizzato dal sito di Forum P.A. In aumento, infatti, l'offerta dei servizi telematici da parte degli atenei, intenzionati a sfruttare appieno i vantaggi offerti dalla Società dell'Informazione.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_17b.shtml)
Onu: all'Italia un riconoscimento per l'impegno a favore dei disabili
All'Italia, per l'impegno profuso in campo nazionale ed internazionale a garantire migliori condizioni di vita per le persone con disabilità il Franklin Delano Roosvelt International
Disability Award, giunto alla settima edizione.
Approfondimento(http://www.innovazione.gov.it/ita/news/2003/03_11_18.shtml)
DREAMHACK, LAN-PARTY ALLA SVEDESE
Erede delle "demo party", gare di sfoggio di abilità tecnica nel creare presentazioni multimediali, arriva l'edizione invernale della manifestazione nordica a base di computer e... caffeina di Nicola
D'Agostino http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010050416.jsp
Fotogallery correlata
http://www.mytech.it/mytech/photogallery/art006010050415.jsp
QUANDO LA MELA MARCISCE (TROPPO) IN FRETTA
Batterie difficilmente sostituibili, costi aggiuntivi da record, limitazioni per chi non possiede l'ultima versione del sistema operativo: ecco i prodotti Apple bersagliati dalle critiche degli
utenti. di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010050394.jsp
"Persi nella rete" #14 del 27 novembre 2003
"Come ti imbroglio la fidelity card"
In questa quattordicesima puntata si parla di scambi situazionisti di tessere fedeltà, microproduzioni cineamatoriali, critici musicali automatizzati, combattere la posta spazzatura, identità virtuali e del nuovo sistema operativo GNU/Linux Fedora.
di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010050384.jsp
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.: TEMI&APPROFONDIMENTI :.
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La privatizzazione delle idee
di Anna Masera
Internet è il più strepitoso mezzo di comunicazione che sia mai esistito e oggi la legge sulla proprietà intellettuale è la più restrittiva che sia mai esistita. Chi ha paura delle idee in
circolazione? Chi sono i nuovi nemici della libertà ? Ne ha parlato per la prima volta in Italia - invitato al Lingotto di Torino al convegno sulla «Conoscenza come bene pubblico comune» organizzato settimana scorsa dal Csi Piemonte - Lawrence Lessig, autore di «The future of ideas» (il futuro delle idee), professore di legge alla Stanford University, massimo esperto mondiale per gli aspetti giuridici della tutela e della condivisione della conoscenza in Rete: cioè gli aspetti giuridici che definiscono la nostra libertà , la nostra democrazia e, soprattutto, la libera circolazione delle idee. «Siamo passati da una società libera a una società feudale, c'è un allarmante ritorno al maccartismo in America» è l'allarme di Lessig. «Così come McCarthy negli anni '50 - sostenuto dal clima internazionale di guerra fredda tra Usa e Urss - condusse una assurda guerra terroristica contro le streghe comuniste negli Usa, oggi McCarthy è tal Lois Boland che - sostenuto dagli interessi di potenti lobby multinazionali (gli imperi dei media guidati da Hollywood e dalle major discografiche) che si sentono minacciate da Internet - conduce una guerra a tutto campo in nome della proprietà intellettuale e del diritto d'autore, regolamentando tutto oltre ogni limite di ragionevolezza. Un esempio paradossale? Un ragazzo ha
pubblicato su Internet le istruzioni per insegnare ad Aibo, il cagnolino-robot della Sony, a ballare il jazz. Ora: nella vita civile di un paese libero e democratico, non è vietato ballare e non è vietato il jazz. Eppure, grazie alle nuove leggi restrittive passate dagli Usa, che - ricordiamolo! - furono fondati da pirati che cercavano la libertà , il ragazzo è stato diffidato dalla Sony per pirateria. Ha senso vietare di modificare una tecnologia di per sé, anche se non si danneggia nessuno? Ha senso che qualsiasi utilizzo di «proprietà intellettuale» sia illegale, che sia sempre necessario chiedere il permesso? La società libera è basata sull'idea esattamente opposta: che tutto è permesso, tranne ciò che è proibito. Il pubblico dominio è un patrimonio comune da difendere e il bene pubblico dovrebbe essere una risorsa a disposizione di tutti, purchè nessuno la consumi privandone gli altri. Certo, il valore del «copyright» è cambiato con l'arrivo del Web. Nell'era digitale, autori ed editori vogliono difendersi da un incubo: che il numero delle copie delle loro opere vendute o cedute sotto licenza su Internet sia uno. Il loro problema è economico, di modello di business che viene messo in discussione con le nuove tecnologie. La guerra scatenata dalle nuove leggi restrittive, d'altro canto, sta diventando l'incubo degli utenti-consumatori: che il tentativo di preservare il mercato conduca a protezioni tecniche e legali tali da ridurre drammaticamente l'accesso al patrimonio intellettuale e culturale della società . Altro che beni pubblici: qui è in atto la privatizzazione delle idee. «Ci deve essere nella nostra vita culturale una zona libera dai cavilli legali che, alla fine, riempiono solo le tasche degli avvocati» sostiene Lessig, che è - peraltro - un avvocato (opera con la Electronic Frontiers Foundation, che difende i diritti degli utenti elettronici). L'ultima sua causa, quella del caso noto come «Eldred vs. Hashcroft», in cui difendeva il programmatore Eric Eldred contro la Walt Disney, l'ha persa. «Abbiamo perso perché la Corte ha giudicato non a favore dei princìpi costituzionali, ma a favore di chi aveva più soldi» accusa. McCarthy non ha mai avuto i finanziamenti che hanno i difensori della proprietà intellettuale, sottolinea Lessig: per questo è difficile battere il nuovo maccartismo americano. L'ultima estensione della
legge americana sul copyright, nota con il nome di Sonny Bono Copyright Extension Act o con il nomignolo di Mickey Mouse Law, è stata approvata da Clinton per estendere il copyright a Topolino che stava per diventare di dominio pubblico come lo sono le opere di Shakespeare. Secondo Eldred, il Sonny Bono Act viola i diritti sanciti dalla Costituzione Usa nell'articolo 1 della sezione 8, in cui si dice che i diritti d'autore vanno tutelati per un «periodo limitato» per garantire il progresso dell'arte e dalla scienza. Il nodo è il «periodo limitato»: se il Congresso continua a rinnovare periodicamente l'estensione dei termini temporali dei diritti del
copyright il periodo non è più «limitato», ma tende a divenire di fatto «illimitato». I teorici del capitalismo sanno che George Eastmann Kodak fece fortuna con le fotografie perché visse in un'era in cui la circolazione delle immagini era libera: perché nel 1888 non c'erano leggi che imponevano la necessità di chiedere il permesso di pubblicazione o ri-pubblicazione, rischiando altrimenti di essere tacciati per pirati/ladri. Oggi invece con il Digital Millennium Copyright Act (Dmca), firmato dal democratico Clinton «per compiacere la lobby di Hollywood» sottolinea Lessig, la protezione è automatica e garantita per legge su qualsiasi produzione creativa: al di fuori dell'uso lecito, il cosiddetto «fair use», tutte le copie di qualsiasi creazione sono illegali. Come uscirne? Lessig è convinto che l'Europa, dove il movimento Open Source (che non è contro il copyright, tutt'altro: è il copyright che rende possibile a programmi come Linux di restare aperti, e non è gratis, anzi: la Ibm guadagna con i software Open Source) per la libera diffusione della conoscenza è più politicizzato che negli Usa e c'è più speranza di riuscire nella battaglia contro multinazionali proprietarie come la Microsoft, possa avere un ruolo di stimolo per far tornare gli Usa sulla strada equilibrata della ragionevolezza. Ma le nuove leggi sul tavolo a Bruxelles per la brevettabilità del software non alimentano queste speranze. La battaglia è appena cominciata. Intanto, c'è già un sistema globale di copyright più semplice, che elimina gli intermediari e mette in contatto l'utente con l'autore/creatore: si chiama Creative Commons, punta alla collaborazione, al permesso d'uso. Al «valore delle idee».
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Il software libero a singolar tenzone
Software libero, open source, etica hacker, diritto d'autore e brevetti.
Concetti fondamentali della dimensione sociale in cui siamo immersi e che stanno radicalmente cambiando il nostro modo di rapportarci con la realtà. Strumenti di creazione e condivisione della conoscenza, in continuo divenire. Per questo, a partire da oggi, inizia su Quinto Stato una polemica letteraria vecchio stile dove si confronteranno le diverse posizioni di chi usa, studia e lavora sul codice aperto. Con l'intento di fare chiarezza sul significato di una rivoluzione informatica iniziata vent'anni fa e tutt'altro che terminata. E con la convinzione che il software è molto di più che un insieme di simboli organizzato per fare qualcosa. E' un nuovo linguaggio di conoscenza ed espressione, il cui studio non deve impegnare solo la tecnologia, ma anche discipline come la semiotica, la psicologia, l'economia. Iniziamo questa "singolar tenzone" con il contributo di Stefano Maffulli, Presidente della Free Software Foundation Europe e aspettiamo il contributo di chiunque voglia dire la sua (inserendo un commento, oppure inviando una mail alla nostra redazione).
http://www.quintostato.it/archives/000492.html
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.: DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO :.
di Marco Trotta matro@bbs.olografix.org
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Indymedia e Alleanza Nazionale
Indymedia è di nuovo al centro di polemiche politiche. Questa volta ci ha pensato il portavoce di AN, Mario Landolfi, che con una interrogazione parlamentare che prende spunto da una serie di commenti incivili sulla vicenda dei carabinieri uccisi a Nassiriya, ha chiesto provvedimenti tramite la polizia postale "non escludendo l'oscuramento". Intanto non è certo una novità il fatto che la destra nostrana alzi periodiche campagne accusatorie contro siti e giornali d'informazione indipendente. Agli inizi di settembre del 2002 ci pensò Panorama ipotizzando legami tra le nuove BR e i siti Indymedia e Information Guerrilla e il giornalista Giacomo Amadori fu costretto alla rettifica (Carta 32/02). Ad Agosto 2003, in seguito all'incidente a Mario Placania e a qualche messaggio indecente di giubilo su Indymedia, ci penseranno prima i tg mediaset, poi Libero e Il Giornale (con Mario Giordano) ed infine i sindacati di destra della SAP e Lisipo che chiederanno l'oscuramento. Laconico Gasparri "Spetta alla magistratura".
Cosa che sa bene, per esempio, Forza Nuova che ad Aprile 2003 diffonde un comunicato dove si parla di una denuncia già inoltrata alla Polizia Postale contro Indymedia per reati di "diffamazione, minacce ed istigazione a delinquere". Da notare che sul sito di Indymedia sono presenti dettagliati dossier sul leader Roberto Fiore e sulle relazioni che permettono il sostegno economico di Forza Nuova, facendo partire la campagna di boicottaggio di "Easy London" che si ipotizza collegata a questo movimento politico (http://www.inventati.org/noeasylondon).
Qual è il problema, in realtà? Indymedia ha una sezione su suo sito che si chiama "newswire" che funziona con il modello "open publishing". Ovvero chiunque può cliccarci sopra, scrivere o inserire foto, video o documenti e rendere immediatamente tutto questo disponibile alla consultazione e ai commenti altrui. Giusto o sbagliato che sia, di certo ha contribuito a rendere Indymedia uno spazio molto consultato e per questo utile quando fu raccolto materiale del G8. Ovviamente questo permette anche l'anonimato per messaggi provocatori, insulti, notizie false, ecc. che spesso provengono da gruppi di destra o perfino poliziotti. Per questo altri Indymedia hanno deciso di chiudere con l'open publishing, mentre in Italia si cerca di responsabilizzare il
singolo, ad esempio differenziando l'accesso tra chi vuole registrarsi e chi no , tra il forum per le discussioni ed il newswire per le notizie, e nascondendo i messaggi sessisti, fascisti, razzisti o che violano la privacy. Ma il punto è: i siti sono da considerare editori o gestori di
comunicazione? Probabilmente una via di mezzo. E se nessuno si è mai sognato di chiudere Telecom quando il telefono è stato utilizzato per compiere reati, perché chiudere uno spazio come Indymedia solo perché qualcuno sfoga bassi istinti regolarmente stigmatizzati da altri? Questa
interpretazione è stata spesso supportata anche da sentenze in tribunale che hanno assolto i cosiddetti "provider", ovvero coloro che assicurano il servizio di comunicazione, dall'essere parte in causa con il reato contestato.
Il 30 Giugno Wired ha riportato la notizia che la Nona Corte di Appello USA ha deciso che i forum di discussione in rete (mailing list, blog, ecc.) sono protetti dal primo emendamento perché, diversamente dai media classici come giornali o televisione che devono vendere notizie verificate, sono mezzi che permettono la libera discussione e "quella libertà di parola non esisterebbe se foste giudicati responsabili per ogni informazione che viene riportata da altre fonti". Analogo discorso si potrebbe fare per le opinioni espresse che in Italia sono protette
dall'art. 21 e che per un media come la rete, meriterebbero una legislazione apposita e oculata che tenga conto del diverso rapporto che instaura tra la sfera privata e pubblica, e quindi tra il diritto ad avere un mio pensiero e la possibilità di esprimerlo in un ambito più o meno pubblico a seconda di quale forma di pubblicazione scelgo per diffonderlo "on line" (forum o articolo). Purtroppo, tra legge sull'editoria 62/01 che ha stabilito l'equiparazione tra i siti e i giornali cartacei, e certe letture restrittive della direttiva europea sulla responsabilità dei provider a maggio (d. lgs 70/03) che rischia di rendere le imprese private, che vendono connessioni a internet, controllori dei propri clienti anche per le violazioni del copyright, si rischia di tornare molto indietro rispetto alla novità che le reti telematiche avevano portato con nuovi spazi d'espressione e promozione di democrazia soprattutto nella società reale. Spazi da difendere, oggi, senza più zone franche dove sperare di essere al riparo da leggi restrittive.
Links:
Campagna della Destra: oscurare indymedia.
http://www.censurati.it/comment/reply/253/13278
Dichiarazione all'Ansa di Gasparri
http://italy.indymedia.org/news/2003/08/348739.php
Comunicato di Forza Nuova contro Indymedia
http://italy.indymedia.org/news/2003/04/248186.php
Cosa c'è dietro Forza Nuova?
http://italy.indymedia.org/news/2002/05/52840.php
Boicottaggio Easy London
http://www.inventati.org/noeasylondon
Rassegna sulla responsabilità del provider
http://www.unicam.it/ssdici/resprovider1_00.html
Bloggers Gain Libel Protection
http://www.wired.com/news/politics/0,1283,59424,00.html/wn_ascii
ISP sempre più responsabili
SEGNALAZIONI APPUNTAMENTI
Convegno su E-Learning e Software Libero
Venerdì 5 dicembre si terrà a Roma, presso il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell'Università La Sapienza un seminario su E-learning e Software Libero. Si tratta di un incontro di discussione aperto a tutti coloro che vogliono ragionare sulla possibilità (e l'opportunità) di utilizzare piattaforme OpenSource per la Formazione a Distanza. E' organizzato da Altrascuola.it in collaborazione con Lynx, Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell'Università La Sapienza, ProteoFareSapere ed AIP. Il convegno è gratuito e aperto a tutti. A causa della limitatezza dei posti è consigliata tuttavia la prenotazione online attraverso il form che trovate in http://altrascuola.it/convegni/elos/partecipare.htm La settimana precedente il convegno verrà inviata una richiesta di conferma agli iscritti. A chi ne farà richiesta, e porterà un CDROM vuoto, sarà distribuito un CDROM con i principali software presentati nel corso
del convegno Contatti Per ulteriori informazioni, contattare Stefano Penge tel. 06/5743852 fax. 06/57288361 steve@altrascuola.it Per maggiori informazioni, approfondimenti e per il programma del corso: altrascuola.it --
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.: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Partito della Rifondazione Comunista
Gruppo Consiliare - Comune di Pescara
Comitato Politico Regionale
Software Libero nella Pubblica Amministrazione
Sabato, 6 Dicembre 2003
Sala Consiliare Comune di Pescara - Piazza Italia 1
CONVEGNO - DIBATTITO
Programma
ore 16.00 - Avv. Andrea Monti (Presidente ALCEI)
Open Source e P.A. : non e' solo tecnologia
ore 16.30 - Prof. Luigi Mancini (Doc. Univ. Roma Dipart.Informatica)
Web- Minds : Il portale della Cultura italiana in O.S.
ore 17.00 - Dott. Marco Bizzarri (Amm. Delegato ICUBE Srl)
PA-Flow : il Software Open Sorce per la P.A.
ore 17.30 - Ing. Davide Dozza (Manteiner Progetto OpenOffice.org)
Libera i formati in ufficio con OpenOffice.org !
ore 18.00 - Stefano Chiccarelli (Presidente METRO OLOGRAFIX)
O. S. : un modello di relazione tra citta' e cittadino
ore 18.30 - Dibattito ed interventi esterni
ore 19.00 - Proiezione del Film Revolution OS
Il Film Documentario sul Software Libero e Open Source
Coordinatore dei Lavori :
Fausto Di Nisio (Consigliere PRC Comune di Pescara)
Interverranno:
Luciano D'Alfonso (Sindaco del Comune di Pescara)
Maurizio Acerbo (Segretario Regionale e capogruppo consiliare PRC
del Comune di Pescara)
Segreteria Organizzativa : Gruppo P.R.C. - Comune di Pescara
Tel./Fax 0854283421
...
Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta dalle ore 21,00 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare. Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara
Riferimenti utili alla pagina
http://metro.olografix.org/sede.html
Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix"
http://www.olografix.org
info@olografix.org
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.: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/
Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi
Marco Trotta
matro@bbs.olografix.org
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