Linux Day: un'altra informatica è possibile
Il Linux Day è una manifestazione nazionale articolata in eventi locali che ha lo scopo di promuovere Linux e il software libero. Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) e organizzato localmente dai LUG italiani e dagli altri gruppi che condividono le finalità della manifestazione.
La responsabilità dei singoli eventi locali è lasciata ai rispettivi gruppi organizzatori, che hanno libertà di scelta per quanto riguarda i dettagli delle iniziative locali, nel rispetto delle linee guida generali della manifestazione.
Cliccando su http://www.linuxday.it c'è la mappa delle città e dei luoghi dove sono organizzati incontri e iniziative.
La prima edizione del Linux Day si è tenuta il 1° dicembre 2001 in circa quaranta città sparse su tutto il territorio nazionale. Il numero è notevolmente cresciuto negli anni divenendo ormai un appuntamento immancabile nel panorama del software libero italiano.
Il presidente della Repubblica Italiana Napolitano ha mandato una lettera di augurio agli organizzatori Linux Day. Al predidente della Repubblica era stato offerto un computer con il sistema operativo Linux.
Per chi non lo sapesse, Linux è un sistema operativo completamente opposto rispetto a Windows. Mentre Windows è a pagamento, Linux è gratuito. Mentre Windows ha i codici di programmazione segreti, Linux è “open source”, ossia lo si può studiare dal di dentro, è pubblico, non ci sono segreti industriali e così la comunità dei programmatori lo può migliorare continuamente attraverso un processo assolutamente trasparente e gratuito.
I risultati di questa rivoluzione copernicana sono evidentissimi.
Con Windows tutte le scuole e tutti gli uffici della pubblica amministrazione sono obbligati ad acquistare le licenze di Windows e a spendere una marea di soldi. Con Linux no.
Ma anche sotto il profilo pratico le cose cambiano.
Linux è molto stabile, è raro che si blocchi e, soprattutto, non subisce l'attacco dei virus (a meno che l'utente non decida volontariamente di installare programmi di provenienza ignota, e comunque ogni installazione
richiede password).
Infine: avete a cuore l'ecologia e il consumo responsabile?
Con Linux, scegliendo versioni "leggere" si possono riutilizzare vecchi computer. Oggi milioni di computer nel mondo vengono portati in discarica non perché "rotti" ma perché "vecchi". Con Linux possono essere "resuscitati" e collegati in rete svolgendo almeno le funzioni minime di navigazione su Internet e di scambio della posta elettronica.
Ad esempio questa pagina web è stata creata da una postazione informatica completamente "riciclata": il "tower" con processore e RAM 256 Mb (solamente) è un "dono" del mio amico Carlo (che mi ha regalato anche una vecchia tastiera IBM solidissima di 25 anni fa, migliore delle attuali), il monitor da 17 pollici è un "dono" del mio amico Francesco e il mobiletto portacomputer è un "dono" di mio cognato Nicola che ha sua volta è stato ereditato dal padre della moglie di mio cognato. E il computer funziona con Linux: da due anni di uso mai un virus ha infettato il computer. E per le stampanti: Linux ha riconosciute all'istante, scanner compreso, senza tanti problemi.
Ho recentemente acquistato un computer portatile nuovo a 178 euro: ha Linux e 512 Mb di memoria.
E' difficile da usare Linux? Neppure per idea. E si possono scegliere diverse versioni, a seconda delle necessità (ad esempio per i vecchissimi computer è utile Puppy Linux, che è leggerissimo).
Milioni di persone hanno usato Windows solo per abitudine.
Anche io ero un pigro utente Windows, ma piano piano ho scoperto che cambiare è possibile e la mia esperienza l'ho raccontata qui: http://www.peacelink.it/mosaico/a/18787.html
Oggi con il Linux Day potrete toccare con mano che un'altra informatica è possibile.
Linux sbarca a Taranto, il futuro "morbido" del software nella terra del "duro" acciaio
http://lists.peacelink.it/news/2007/11/msg00033.html
Occorre arrivare alla libertà di scelta all'atto dell'acquisto: il consumatore deve poter scegliere fra Linux e Windows.
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