Newsletter n. 6
Le finestre rotte di Mr. Windows
BENEDETTO VECCHI
RUBRICHE
... PERSI NELLA RETE ... di Nicola "nezmar" D'Agostino
... VOCI DALL'UNDERGROUND ... di Stefano "neuro" Chiccarelli
... DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO ... di Marco Trotta
TEMI E APPROFONDIMENTI
MICROSOFT
Bill Gates, il re è nudo
SARAH TOBIAS
MICROSOFT
Un sistema nel centro del mirino
ARTURO DI CORINTO
TECNOLOGIA E INTERNET
Rassegna della settimana da Decoder.it, PuntoInformatico, PA,
http://www.olografix.org - 16 febbraio 2004
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Le finestre rotte di Mr. Windows
L'annuncio surriscalda Internet. Una parte del sistema operativo della Microsoft è stato pubblicata sul web da ignoti. Spionaggio industriale o un'azione critica nei confronti della politica in difesa della proprietà intellettuale che ha in Bill Gates uno dei più strenui
paladini?
BENEDETTO VECCHI
Su Internet, la notizia è rimbalzata di nodo in nodo. E ogni sito che la rilanciava non faceva che aumentare il numero delle telefonate al centralino della Microsoft di chi voleva avere conferma che una parte del «codice sorgente» - programmi scritti con un linguaggio di programmazione comprensibile - di due versioni di Windows (la «Nt 4» e Windows 2000) era stato messo in rete. Il primo commento dei manager a servizio di Bill Gates è stato lapidario: «Non possiamo né smentire, né confermare la notizia». Tutti i siti che fanno informazione hanno
costruito le loro top stories dove, spesso, gli articoli assumono il tono sensazionalistico del retroscena che viene finalmente svelato. Nel grande mare della chiacchiera che si fa opinione pubblica si sono comunque fatte strada molte ipotesi. Qualcuno grida al complotto, accusando la stessa Microsoft di aver diffuso «in chiaro» quella parte del sistema operativo per ribattere alle accuse sulla fragilità dei due sistemi operativi e scaricare su ignoti la responsabilità dei
difetti dei propri programmi informatici. Altri puntano l'indice verso le organizzazioni criminali internazionali che fanno spionaggio industriale. Il sito del giornale californiano The Mercury News ipotizza che l'affaire abbia che fare con la contestazione della proprietà intellettuale, strumento utilizzando senza esclusione di colpi da Bill Gates per mantenere il proprio monopolio nel software.
Con il passare delle ore tutte le ipotesi restano però tali. Le uniche cose certe rimangono: 1) una parte del sistema operativo è stato reso pubblico; 2) rappresenta solo una piccola parte delle «linee di codice» che compongono Windows Nt e Windows 2000. Per il resto, buio fitto.
A dare certezza a queste due notizie è infatti il portavoce della Microsoft, Tom Pilla, che rilascia una secca dichiarazione di conferma e l'annuncio che la società di Redmond ha contattato l'Fbi e che le centinaia di milioni di utenti Windows possono dormire sonni tranquilli perché tutte le misure di sicurezza non sono state violate e altre ancora sono state messe in campo. Ma il portavoce della Microsoft avanza anche un'ipotesi: i responsabili di tale gesti vanno cercati
tra gli hacker che hanno dichiarato guerra alla Microsoft.
Non si capisce ancora qual è il pericolo che gli utenti di Windows corrono. E' infatti ignota la parte del sistema operativo che è stata resa pubblica e solo il sito statunitense BetaNews.com parla di una parte di una versione di Windows 2000 Pack 1, che è la naturale evoluzione di Windows Nt. In ogni caso pubblicare il codice sorgente di un sistema operativo consente, in primo luogo, di modificarlo, migliorandolo o peggiorandolo e questo non mette certo in pericolo
nessuno altro che non ci metta le mani. Se poi questa possibilità di manipolazione possa dar luogo a una backdoor - letteralmente un passaggio segreto - per intrufolarsi in ogni computer è, allo stato attuale, una «leggenda metropolitana». A gettare acqua sul fuoco arriva, ad alcune ore di distanza dalla prima dichiarazione, un secondo comunicato: non c'è nessun pericolo.
Rimane però in piedi il giallo su chi ha messo in rete il codice sorgente. Una delle ipotesi coinvolge la Shared Source Initiative. Si tratta di un progetto che la Microsoft ha lanciato per rispondere al successo dell'open source e del freesoftware, cioè i programmi sviluppati da chi rifiuta il copyright, e che coinvolge, solo negli Usa, cinquanta università e una decina di enti governativi. La logica di fondo che muove il progetto è presso riassunta: non è vero che la
Microsoft non condivide i propri programmi con chi è interessato a produrre software di qualità. Anzi, li mette a disposizione per studiarli e migliorarli dove è possibile, senza però che venga meno il sacro principio della proprietà intellettuale. Può essere accaduto che qualcuno delle migliaia di ricercatori - qualcuno azzarda la cifra di 65 mila - coinvolti nella Shared Source Initiative abbia considerato comunque restrittivo l'impegno a non diffondere i risultati del loro lavoro e abbia voluto fare uno sgambetto a Bill Gates.
Ma al di là della vernice di giallo che riveste la vicenda, rimane la certezza che ieri dalle parte di Redmond ci sia stato molto nervosismo proprio perché la pubblicazione di quei 650 megabytes di software brucia molto. Principalmente perché è una violazione del principio di segretezza che avvolge i programmi informatici della Microsoft. Finora, il nome di Bill Gates era spesso associato alla bassa qualità del software da lui prodotto. Ma nulla poteva essere
dimostrato, anche se è noto che le prime versioni di Windows (95, 98 e anche Nt) mandavano più volte al giorno «il sistema in tilt». Problema che la Microsoft ha sempre negato, salvo poi annunciare, ad ogni evoluzione del sistema operativo, che non ci sarebbero stati più i problemi del passato. A testimonianza dei bachi dei programmi informatici ci sono anche alcune testimonianze di chi ha lavorato al loro sviluppo. Nei libri I guerrieri del software (di Paul Zachary, Utet) e Netslaves (di Bill Lessard e Steve Baldwin, Fazi editore) emerge con forza che a Redmond la qualità è uno standard variabile a seconda delle esigenze del mercato. Nel primo volume, viene dettagliatamente descritto come il rispetto dei tempi di realizzazione di Windows Nt facesse andare in secondo piano gli errori. Nel secondo, invece, emergeva un quadro molto poco roseo della qualità dei rapporti interni alla società. La divisione tra lavoratori a tempo
indeterminato e i cosiddetti permatemp (i precari per sempre) si rifletteva non poco sulla qualità del software prodotto.
In ogni caso, i software made in Microsoft sono rigidamente sotto proprietà intellettuale e il fatto accaduto è un duro colpo a questa logica proprietaria. Quello di ieri va quindi inserito in questo quadro, caotico come è la rete. Ma con delle costanti: il blocco all'innovazione costituito dalla proprietà intellettuale e la presenza su Internet di chi pensa che la gratuità è un punto cardinale per orientare le proprie scelte.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Febbraio-2004/art15.html
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PERSI NELLA RETE ... di Nicola "nezmar" D'Agostino
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"Persi nella rete" #17 del 12 febbraio 2004
"Se il videogioco diventa denuncia sociale"
In questa diciassettesima puntata si parla di musei di videogame storici, la spazzatura che invade New York, manipolazioni a tema tecno-vittoriano, denunce di abusi sotto forma di giochi, dipinti fai-da-te alla Picasso e il sesso (reale o percepito) degli oggetti.
di Nicola D'Agostino solo testo:
http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010051273.jsp gallery:
http://www.mytech.it/mytech/photogallery/art006010051274.jsp
"Persi nella rete" e' una rubrica a cadenza peridodica che presenta
uno spaccato su novita' e/o curiosita' della rete: uno scorcio su vari
siti web in una "gallery" con link, descrizione e una schermata
illustrativa. Archivio della rubrica:
http://www.mytech.it/mytech/schede/art006010047164.jsp
VOCI DALL'UNDERGROUND ... di Stefano "neuro" Chiccarelli
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Sikurezza.org
Una risorsa underground diventata
punto di riferimento per i professionisti della sicurezza.
La panoramica del mondo underground italiano, non può non iniziare dall’esperienza che è diventata negli ultimi anni uno dei posti privilegiati per l’interazione tra “hacker” e mondo dell’IT Security. Prima di addentrarci in realtà più “lontane” tra loro, cerchiamo di capire a che punto siamo a livello di integrazione. Stiamo parlando del progetto sikurezza.org, un insieme di mailing list non commerciali che dal 1999 ad oggi hanno consentito la comunicazione diretta tra persone che difficilmente avrebbero avuto occasione per farlo..
Il progetto è stato ideato da due personaggi, conosciuti e stimati sia nell’underground che nel mondo professionale: Igor "Kobaiashi" Falcomata' e Stefano Venturoli.
Cerchiamo di capire, con loro, a che punto siamo in Italia nell’integrazione tra questi due mondi, spesso lontani.
D) Come, quando e perche' e' nato il progetto sikurezza.org?
SV: A fine novembre 1999, Infosec, societa’ specializzata in servizi e consulenza per la sicurezza informatica, mette online il progetto Sikurezza.org, portale non commerciale finalizzato alla diffusione ed alla discussione di informazioni e tecnologie legate alla sicurezza informatica. Sikurezza.org nasce come luogo d’incontro tra professionisti, hacker e appassionati di sicurezza informatica e come punto di contatto italiano tra aziende, comunità di ricercatori ufficiali, ricercatori indipendenti ed underground digitale.
IF: Avevamo questa idea già da parecchio, proprio perché a nostro avviso mancava un punto d'incontro tra la comunità degli "hacker" e degli "smanettoni" - o comunque il cosiddetto "underground", dove spesso si trovano persone/gruppi/entità di talento con idee/progetti da condividere - e le persone meno "introdotte" nell'ambiente della sicurezza. Le risorse esistenti fino ad allora erano tutte piuttosto accademiche o "business oriented".
SV: Attualmente le mailing list con le quali scambiare informazioni sono:
- ml@sikurezza.org :
E’ dedicata alla sicurezza informatica, secondo i principi del "full-disclosure". Sono ben accetti messaggi riguardanti vulnerabilità presunte o teoriche di software e loro dimostrazione,
richieste di informazioni o aiuto, pareri e qualsiasi altra cosa sia "security-related".
- progetto@sikurezza.org :
Dedicata alla discussione del progetto Sikurezza.org stesso, a questa mailing list è possibile inviare idee, proposte, perplessità, etc. su come mantenere/diffondere/ampliare il sito, le mailing list e qualsiasi altro contenuto sia "sikurezza.org-related".
- openbsd@sikurezza.org :
E’ la mailing list ufficiale italiana dedicata agli utenti del sistema operativo OpenBSD (http://www.openbsd.org). Sono ben accetti messaggi contenenti richieste di aiuto o informazioni e qualsiasi altra cosa sia "OpenBSD-related".
-devel@sikurezza.org :
E’ focalizzata sulla programmazione, in particolar modo in ambito sicurezza e networking. Gli "utenti" inviano richieste d'aiuto, messaggi riguardanti implementazioni di algoritmi di vario genere, tecniche di programmazione che possono ledere la sicurezza e metodi per la risoluzione del problema, codice dimostrativo riguardante vulnerabilità, codice che illustra tecniche di programmazione sicura o insicura, pubblicità di progetti opensource e qualsiasi altra informazione relativa alla tematica della programmazione.
-crypto@sikurezza.org :
Specifica per la crittografia, è caratterizzata da messaggi riguardanti algoritmi, teoria, pratica e implementazione di sistemi di crittografia e qualsiasi altra cosa "crypto-related", anche in ambito non strettamente informatico.Infine, ospita alcuni progetti "security related" sviluppati da nei settori della sicurezza e del networking.
D) Quali erano i vostri obiettivi iniziali?
SV: creare una comunita’ con un elevato bagaglio tecnico che diventasse il punto di riferimento Italiano negli argomenti trattati.
Progetto attivo da ~ 3 anni
~9.000 messaggi distribuiti
~200-300 messaggi al mese
~5.000 iscritti alle mailing list [numero piu’ che elevato se si considera la carenza nel mercato italiano di queste figure] e ~30.000 visite al mese su web [nota: solitamente chi guarda gli archivi su web non e’ iscritto alla mailing list]
D) Come avete fatto a mantenere "libero" il progetto nonostante il vostro lavoro?
SV: Nonostante sia nato all’interno di un’azienda privata, il progetto non ha finalità commerciali, anzi, vuole essere la dimostrazione che “volendo” anche una realta’ privata puo’ produrre qualche cosa di “Open&Free”.
IF: Una delle cose che più mi piace del progetto è che a partecipare attivamente alle liste vi sono molte figure professionali di aziende diverse, nonché molti ricercatori indipendenti e/o hobbysti. Certo, farlo nel tempo libero a volte pesa, ma è probabilmente l'unica maniera per tenerlo credibile e così "partecipato". Per fare un esempio, basta considerare le critiche (e una certa perdita di qualità) a SecurityFocus da quando è diventata commerciale (soprattutto da quando è stata acquistata da Symantec).
D) Da quale riflessione e' nata la scelta di moderare le mailing list?
SV: Credo sia l’unica strada percorribile per tenere alto il livello tecnico delle discussioni.
A volte, a scapito del numero di messaggi, dobbiamo fare moltissima selezione.
IF: Per cercare di non annoiare i partecipanti con thread ripetitivi e per limitare il traffico spam/off-topic. Sicuramente una lista "full disclosure" vera e propria dovrebbe essere non moderata, ma questo porterebbe ad una serie di problematiche non indifferenti (chi segue
full-disclosure di lists.netsys.com mi può capire :).
D) Quali sono stati i momenti più "alti" del processo di costruzione di
questa comunità?
IF: Sicuramente i primi messaggi a contenuto tecnico molto elevato, oppure i primi bug seri rilevati e segnalati grazie agli utilizzatori della lista (l'intervistatore sa di cosa parlo, suppongo), nonché i vari meeting ed eventi, culminati con il Webb.it di quest'anno, dove vari membri della "comunità" sikurezza.org hanno tenuto vari speech di contenuto molto
interessante (http://www.sikurezza.org/webbit.02.html)
D) Quali sono le maggiori difficoltà che incontrate?
SV: Trovare il tempo per mantenere il progetto, aggiornarlo, moderarlo, portare nuove idee e nuovi contenuti in uno spazio di tempo molto ristretto e, dulcis in fundo, rispondere a tutte le mail private che ci vengono inviate.
D) In base alla vostra esperienza, ci sono attualmente punti di incontro tra l'underground e il mondo dei "professionisti della sicurezza"?
SV: sicuramente e fortunatamente, sì, e in entrambe le direzioni. Questo e’ oggettivamente un dato positivo e, almeno in questo, la blasonata New Economy e’ servita. Le problematiche affrontate e attuali sono nuove pertanto le soluzioni possono arrivare da tutti, dal laureato,
dal 12enne smanettone e dal mega consulente aziendale.
Non a caso oggi su Sikurezza.org sono bene o male iscritti tutti: i responsabili IT delle maggiori realta’ aziendali italiane, della pubblica amministrazione e le piu’ importanti e conosciute comunita’ hacker nostrane.
D) In questi 4 anni la qualita' dei thread nelle mailing list di sicurezza.org ha avuto un miglioramento?
SV: Preferirei lasciare la risposta a uno dei tanti partecipanti, personalmente comunque direi di sì. Forse perche’ l’aver creato uno spazio in cui si tratta la materia solo ed esclusivamente da un punto di vista prettamente tecnico senza etichette commerciali, ha sicuramente spinto il progetto nella giusta direzione. IF: diciamo che si affrontano un numero superiore di tematiche rispetto al passato. Inoltre, gli argomenti "basilari" trattati all'inizio, ora lasciano il posto a nuove , che si evolvono costantemente.
D) Secondo il moderatore, il livello medio dei post sulla mailing list dedicata alla sicurezza è diminuito con l'aumento del numero di iscritti. Lo conferma
SV: Questo e’ un problema comune forse a tutte le mailing list. Abbiamo fatto pero’ un buon lavoro moderando meticolosamente.
IF: Visto che le liste sono moderate, generalmente si cerca di mantenere i thread su contenuti di un certo livello. I messaggi focalizzati su tematiche non affrontate in precedenza, sono solitamente accettati, nonostante la maggiore parte degli iscritti potrebbe ritenere di
conoscere gli argomenti in maniera più o meno approfondita. Questi casi sono utili per "creare un caso" da utilizzare come riferimento per le moderazioni future.
D) In questi anni ci sono state iniziative pubbliche "in real life" o questa comunità vive esclusivamente on line?
SV: Oltre ai progetti ospitati, Sikurezza.org, insieme ad altre comunità online, ha ufficialmente partecipato a Webb’it 2002, attraverso un vero e proprio stand. In 3 giornate sono stati organizzati 18 conferenze a tema e un contest di Secure Administration. Visto il successo e
l’affluenza, non solo dei relatori ma anche dei partecipanti alle conferenze, l’evento sara’ indubbiamente ripetuto.
IF: Saltuariamente ci si incontra anche in maniera più informale in varie occasioni (Smau, Infosecurity, Hackmeeting in Italia od Europa, pizzate organizzate all'uopo, etc.).
D) Quali sono i progetti per il futuro?
SV: Intendiamo creare nuove mailing list, dare più spazio ai progetti di sviluppatori italiani, cercare di migliorare l'usabilità del sito, mettere a punto un motore di ricerca con opzioni avanzate, FAQ, Best&Basic Pratices, etc. e, infine, valutare tutte le proposte dei nostri iscritti.
Come vediamo da questa esperienza, un’interazione è possibile, anche se non da tutti condivisa. Nel prosieguo di questa rubrica, vedremo come non tutto l’underground è disponibile a questa apertura.
Sikurezza.org, esperimento di successo, dà speranza ai giovani che si interessano alla sicurezza per passione e sognano che un giorno potranno vivere di quello.
Stefano Chiccarelli
DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO ... di Marco Trotta
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E-vote insicuro
L'E-vote, o voto elettronico, come tutti i neologismi con la "e-" davanti a qualcosa che ci hanno propinato negli ultimi tempi (e-mail, e-commerce, e-government), rappresenta nel dibattito attuale l'ennesima soluzione tecnologica ad un oggetto vecchio che promette miglioramenti
straordinari e promettenti. Il punto è che "l'oggetto vecchio" in questione è uno degli strumenti più importanti di qualsiasi democrazia e le ultime notizie dagli USA che si stanno avviando verso la campagna elettorale più delicata (forse di sempre) meritano attenzione. Infatti diversi studiosi e ricercatori avevano rilevato che la strumentazione che il governo stava implementando per permettere il voto anche ai cittadini fuori dal distretto di appartenenza, attraverso internet, non poteva garantire la sicurezza. Molto chiare le dichirazioni di Avi Rubin e Barbara Simons: "Non è possibile creare un sistema sicuro di votazione tramite comuni PC che usano Microsoft Windows e l'attuale internet". Per lo questo motivo Paul Wolfowitz in persona, attuale
sottosegretario alla difesa, ha bloccato il progetto del Pentagono per permettere a sei milioni di statunitensi, tra militari e familiari sparsi tra i vari scenari di guerra dove gli USA sono presenti con la mimetica, di votare a distanza alle prossime presidenziali. Non solo, sempre nei mesi scorsi diversi studi hanno dimostrato problemi di sicurezza anche per i terminali che dovrebbero sostituire le schede cartacee direttamente nelle cabine elettorali dove il voto si
effettuerebbe toccando e confermando la propria scelta su un monitor.
La società leader per questo genere di soluzioni è la Diebold.
Secondo uno studio fatto nel Maryland l'attuale sistema di voto elettronico messo a punto dalla Diebold in vista delle primarie di Marzo e poi delle presidenziali USA, non mette a rischio soltanto la validità del voto (per possibili attacchi o intrusioni informatiche) ma anche la privacy in materia di scelte politiche in un paese dove, per altro, l'e-voting dovrebbe servire a promuovere la partecipazione ai minimi storici. Ma proprio la vicenda Diebold mette in evidenza
anche un problema di interessi economici contrapposti a quelli della collettività. Infatti questa azienda, lo scorso ottobre, cominciò a mandare delle lettere di diffida ai provider ospitanti siti che linkavano i materiali che Indymedia ha reso pubblici per dimostrare i problemi di insicurezza dei sistemi di voto elettronico sviluppati dalla Diebold. Il pretesto giudiziario era fornito dalla Digital Copyrigth Millenium Act, una contestata legge del 1998 che tutela le
imprese dalla diffusione di segreti industriali coperti da proprietà intellettuale. Peccato che, come hanno fatto notare la Elettronic Frontier Foundation e la moltissime realtà di sociali e politiche che dentro e fuori la rete si sono mobilitate contro la Diebold, ottenendo che cessasse le sue azioni intimidatorie, questi "segreti" riguardano direttamente problemi come democrazia e partecipazioni e simili azioni giudiziarie rischiavano di annullare un dibattito pubblico e allargato sul tema. Un tema per niente marginale visto quello che è successo l'ultima volta in Florida con la manciata di voti contestati con la benedizione del governatore locale, nonché fratello di George W. Bush.
Links
Usa 2004: Allarme Per Il Sistema Di Voto Elettronico
http://it.news.yahoo.com/040122/201/2mb0z.html
E-Vote: bacato, rischioso eppur ineluttabile?
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/02/10/13/200402101301
Indymedia e la EFF sfidano la Diebold e il DMCA : Copydown
http://copydown.inventati.org/news/2003/10/178.php
la Diebold , il voto elettronico e il DMCA - cronologia : Copydown
http://copydown.inventati.org/news/2003/10/179.php
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From: f.cortiana@senato.it To: discussioni@softwarelibero.it
Subject: [Discussioni] incontro e direttiva europea software libero
Date: Tue, 10 Feb 2004 18:13:29 +0100
Cari amici,
dopo la presentazione del DDL che insieme a tanti di voi abbiamo scritto relativo all'uso di software libero nella pubblica amministrazione e la battaglia contro la direttiva per la
brevettazione del software, cresce la consapevolezza che il terreno del conflitto e' l'Europa. Per questo motivo i Verdi nel loro complesso hanno deciso di proporre a tutti coloro che si sono
impegnati contro la direttiva sulla brevettazione, a tutte le associazioni e i soggetti che si occupano di software libero e di diritti nella rete, a tutti gli altri partiti di passare dalla difesa alla proposta. Sulla base del DDL recante norme in materia di pluralismo informatico stiamo elaborando una prima bozza di direttiva europea che abbia come obiettivi l'adozione di software libero, il pluralismo informatico, l'interoperabilita', i diritti degli utenti.
Vorremmo che questa prima bozza venisse cambiata, modificata, corretta liberamente. Per supportare questo tentativo stiamo organizzando, all'interno del congresso dei Verdi europei, un seminario di lavoro che si terra' a Roma, all'auditorium del Parco della Musica il 21
Febbraio alle ore 15.00. Saremmo lieti se FSFE, Assoli, e chiunque ritenga di poterci aiutare a fare leggi migliori potesse partecipare.
Cordiali Saluti Sen. Fiorello Cortiana
...
Segnalazioni:
Internet e il Digitale
5 incontri per parlare di usabilità, web semantico, fotografia
digitale, web design, motori di ricerca
http://www.fullpress.it/printarticolo.asp?ID=7563
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.: TEMI&APPROFONDIMENTI :.
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MICROSOFT
Bill Gates, il re è nudo
SARAH TOBIAS
Windows a nudo: quelle righe di codice erano in circolazione da tempo, su chat e siti di interscambio, e alla fine sono emersi in pubblico. Si tratta di circa 600 megabytes che contengono parti del codice sorgente del sistema operativo Windows Nt e 2000 e rappresentano circa meno del 2% del totale.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Febbraio-2004/art16.html
MICROSOFT
Un sistema nel centro del mirino
Tutto però è sotto controllo, parola del vicedirettore generale Davide Viganò
Un marchio offuscato Aggiornare i prodotti, gli antivirus e attenzione alla posta elettronica. Parla Paolo Attivissimo, esperto internazionale di sicurezza informatica
ARTURO DI CORINTO
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Febbraio-2004/art18.html
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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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.: Decoder.it :.
Importante seminario a Roma alla fine di febbraio.
Amministrazioni a codice aperto. La propagazione dell'Open Source tra gli Enti pubblici Seminario - Fondazione Censis - Roma, Piazza di Novella, 2 - 25 febbraio 2004 - ore 11-14
L'incontro - promosso da Censis, RUR e Atenea - sarà l'occasione per fare il punto sulla diffusione dei software Open Source nelle pubbliche amministrazioni, e sulle conseguenze che
la crescita delle comunità Open Source sul territorio sta comportando in termini di sviluppo locale.
Verranno presentati in anteprima i dati dell'indagine Città Digitali di Censis RUR e Formez sulla penetrazione delle soluzioni Open Source tra gli Enti locali, oltre che un'analisi di
scenario sulle peculiarità della "via italiana" all'Open Source. Ci sarà inoltre l'occasione per confrontarsi direttamente con una delle esperienze locali più rilevanti in questo campo, quella pisana, e per indagare sugli scenari aperti dalle nuove integrazioni possibili tra e-learning, knowledge management e content management system, grazie all'esperienza compiuta dal Formez. Infine verrà annunciato un grande progetto italiano di sviluppo di soluzioni Open Source per la formazione in rete e la gestione collaborativa delle conoscenze, da parte di una
rete di soggetti diversi a favore delle pubbliche amministrazioni.
Gianni Dominici, Censis-RUR - La diffusione dell'Open Source nelle Città Digitali
Angelo Buongiovanni, Provincia di Pisa - L'Open Source come opportunità per il territorio
Mauro Di Giacomo, Ware - Scenari italiani dell'Open Source
Paolo Subioli, Atenea - OPPLA: una rete di PMI per l'Open Source nell'e-learning
Salvatore Marras, Formez - L'integrazione tra i sistemi di gestione e sviluppo delle conoscenze
La partecipazione al seminario è gratuita.
E' richiesta la prenotazione, per la cui accettazione i soci di ARPA
Club avranno la priorità (scrivere a info@atenea.it )
.: Punto Informatico :.
LINUX E PA, TEORIA FRANCESE E PRATICA TEDESCA
Il Governo di Parigi sembra pronto a passare dalla teoria alla pratica dando il via ad una graduale migrazione verso il software open source. Una migrazione che in Baviera incontra qualche ostacolo. Ecco perche' URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46944
STANCA: HABEMUS E-FAMILY
La conversione degli italiani in e-umani procede speditamente secondo il ministro all'Innovazione. Agli italiani della nuova era il PC piace piu' della Televisione: il grande salto evolutivo e' ormai dietro l'angolo URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46932
MICROSOFT COPRE UN BUCO RILEVANTE
Fra le patch dell'ultimo bollettino mensile di sicurezza ce n'e' una che risolve una vulnerabilita' piuttosto seria, che mette a rischio la sicurezza di molti sistemi Windows. Tappato anche uno spiffero in WINS e WinMediaPlayer URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46924
CYBERCOP ITALIANI FERMANO FUGA DI NOTIZIE
La grave fuga di notizie su internet che riguardava i finanziatori di Al-Qaeda e' stata fermata intervenendo su decine di siti nazionali e internazionali. Individuata anche la fonte delle indiscrezioni URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46933
ENKEYWEBSITE, I MOTIVI DEL SEQUESTRO
La Guardia di Finanza conferma che l'operazione si deve alla denuncia sporta da un'azienda nei confronti dei gestori del sito finito sotto sequestro. Nessun accanimento sugli altri utenti del sito. Link sotto accusa URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46911
GLI RFID ENTRANO NEI KIT MANGIADATI
Anche in Italia si prepara il terreno all'uso dei chip a radiofrequenza nell'ambito dei sistemi avanzati di raccolta delle informazioni. Tra reti neurali e analisi automatica dei dati URL:
http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46913
BSA: DISINTOSSICATEVI DALLA PIRATERIA
Questo il messaggio alle imprese che, per ora, e' stato trasmesso da BSA Europe alle societa' britanniche. Missione: sensibilizzare sul problema del software usato illegalmente e spingere per la messa in regola URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46915
MOZILLA FIREBIRD S'AGGIORNA E CAMBIA NOME
Dopo quasi quattro mesi di sviluppo, il fratellino di Mozilla spicca un nuovo balzo raggiungendo la release 0.8, molto vicino all'agognata maturita'. Aggiornato anche il client e-mail Thunderbird URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46884
STANCA: DISTRUGGIAMO I DOCUMENTI CARTACEI
I sistemi di archiviazione digitale stanno mandando in pensione tonnellate di documenti cartacei ormai inutili grazie, soprattutto, a nuove norme. Ecco come il ministero all'Innovazione racconta l'epocale trasformazione URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46893
OPEN SOURCE, RAPPORTO SULL'ITALIA
Lo preparano gli esperti di Ware.it che lo presenteranno a Roma il 25 febbraio. Le competenze e le imprese focalizzate sul software a codice aperto si moltiplicano sul territorio mentre cresce anche il mercato di riferimento URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46896
EDONKEY, SEQUESTRATO SITO ITALIANO
Chiuso uno dei siti di riferimento per gli utenti della piattaforma peer-to-peer eDonkey. Il sequestro del sito, attribuito a violazione delle leggi sul diritto d'autore, sta suscitando enorme sensazione in rete URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46869
TOBLO'G/ CHI HA INVITATO L'ORKUT CATTIVO?
di Vittorio Bertola - Ecco come nasce un network per la socialita', capace di portare ad una schedatura di massa in cui confluiscono la rete di relazioni dell'individuo, i suoi interessi e i dati personali URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46868
IL PENTAGONO CANCELLA IL VOTO ELETTRONICO
Il sistemone che avrebbe dovuto consentire la partecipazione al voto via internet di 100mila americani all'estero non convince. Nonostante gli interessi in gioco, la Difesa USA decide di lasciar perdere URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=46873
.: Le ultime dalla PA :.
Torna in tv "Non è m@i troppo tardi", per l'alfabetizzazione informatica
Dal 6 febbraio decolla su Raidue il progetto voluto da Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, e dalla RAI per rilanciare la mitica trasmissione degli anni 60. Ma questa volta, a differenza delle lezioni del maestro Alberto Manzi, si insegnerà agli italiani, soprattutto ad anziani e casalinghe, l'utilizzo del computer e di Internet. Approfondimento
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.2.0635851.
La Società dell'Informazione nella Legge Finanziaria per il 2004
Pubblicate sul sito del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie le disposizioni in materia di innovazione tecnologica previste all'interno della manovra di finanza pubblica e necessarie a proseguire il processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione e del Paese.
Tra queste il Fondo per progetti strategici nel settore informatico, il Progetto "PC ai giovani", il Progetto "Pc alle Famiglie", il Progetto "Pc ai Docenti", il Digitale terrestre, la Larga Banda, il Voto elettronico, la Tessera sanitaria, il sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica. Documentazione
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.3.0635851.
Inaugurato il Polo Informatico dell'Università di Camerino
Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, il 20 gennaio 2004, ha inaugurato il nuovo Polo Informatico "Carla Lodovici" dell'Università di Camerino. Il Polo informatico dispone di una superficie complessiva di 1.500 mq, con 192 punti di accesso di rete per postazioni fisse e mobili, 52 postazioni ThinClient per connessioni a sistemi Windows e Linux, 56 postazioni con sistemi operativi Windows/Linux, 3 server interamente dedicati alla didattica ed un terabyte di
programmi e di dati a disposizione di studenti e docenti. Documentazione
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.6.0635851.
Necessario sostenere la ricerca fondamentale
Philippe Busquin, commissario europeo responsabile della ricerca, ha lanciato un appello per sostenere l'importanza della ricerca fondamentale, stimolo alla crescita, allo sviluppo e alla competitività del futuro dell'Europa. Approfondimento
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.10.0635851.
Ue: la Commissione propone nuove e concrete azioni contro lo spam
L'Unione europea torna ad occuparsi di spam. Il 27 gennaio 2004 è stata presentata una nuova Comunicazione in cui, sulla base del sistema normativo definito dalla Direttiva sulla Privacy e le Comunicazioni elettroniche, vengono proposti nuovi interventi per rendere concreta ed efficace
la lotta ad un fenomeno dalle proporzioni e dai costi sempre più vasti. Approfondimento
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.17.0635851.
Informazione e media: il sorpasso di Internet
Secondo i dati di una ricerca realizzata in 85 città americane da The Media Audit, società americana che produce statistiche ed indagini di mercato sui gusti e i comportamenti del pubblico di ogni mezzo di comunicazione, dalla televisione alla radio, dai giornali a Internet, il
numero degli adulti che trascorre almeno un'ora al giorno a leggere un giornale on line è di gran lunga maggiore rispetto al numero dei lettori del giornale cartaceo. Approfondimento
http://click.be3a.com/click_it.html?ADVD=704052.12655.25.0635851.
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.: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta dalle ore 21,00 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare. Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara Riferimenti utili alla pagina
http://metro.olografix.org/sede.html
Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix"
http://www.olografix.org
info@olografix.org
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.: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/
Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Stefano "neuro" Chiccarelli
http://www.olografix.org/neuro
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi
Marco Trotta
matro@bbs.olografix.org
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