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Matrix, il grande fratello
FRANCO CARLINI

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Rassegna della settimana da PuntoInformatico, ZeusNews, Mytech, varie
15 marzo 2004
Fonte: Ass.ne Cul.le Telematica "Metro Olografix"
http://www.olografix.org - 15 marzo 2004

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.: IN PRIMO PIANO :.
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Matrix, il grande fratello
Il gigantesco archivio che incrocia database esistenti creato con l'unica motivazione di lotta al terrorismo, si occupa di ogni questione relativa all'ordine pubblico. E lo fa attraverso tecniche di «data moning» scavo incrociato negli archivi che finora erano state negate
FRANCO CARLINI
Matrix non è solo un film, ma anche un gigantesco archivio, nato all'interno di un progetto americano locale, a sua volta erede del defunto Total information awareness, che prevedeva di schedare per fini antiterroristici la gran parte della popolazione americana. In questa versione l'acronimo significa infatti Multistate Anti-TeRrorism Information Exchange e l'idea sottostante è semplice quanto preoccupante: in vista del controllo sociali per fini di sicurezza nazionale, si tratta di incrociare i database esistenti, sparpagliati nel paese presso molti organismi e permetterne una ricerca rapidissima, su qualsiasi persona eventualmente sospetta. Il sistema è ormai pienamente attivo e un apposito sito Internet (http://www.matrix-at.org) ne descrive la caratteristiche. Purtroppo il sito non è molto aggiornato, infatti segnala che al progetto aderiscono solo cinque stati, ma le informazioni più recenti fornite dal Salt Lake Tribune, il quotidiano della capitale dello Utah, ci dicono che invece sono già 33 gli stati americani che stanno mettendo in comune i loro archivi e che altri si vanno aggregando.

Chris Calbrese, un avvocato di New York attivo nel movimento per i diritti civili (American Civil Liberties Union - Aclu), ha potuto dare un'occhiata alla documentazione ufficiale relativa a Matrix e ha spiegato che esso contiene ormai miliardi di schede: ci sono "«e storie criminali personali di 4 stati, quelli dei dipartimenti correzionali di 33, le liste dei colpevoli di reati sessuali di 27 stati, l'elenco delle patenti di guida di 15 e gli archivi della auto di altri 13 stati».

Ancora una volta il grimaldello con cui rivelare le attività riservate e minacciose per le libertà dei cittadini è stata quella legge illuminata che sta sotto la sigla Foia (Freedom of Information Act), analoga alla legge italiana sulla trasparenza degli atti amministrativi, ma molto più efficace ed estesa; essa obbliga i pubblici ufficiali a rilasciare a chi ne faccia motivata richiesta i documenti della pubblica amministrazione. Non occorre avere un interesse diretto nelle questioni su cui si chiedono informazioni, ma lo può fare chiunque sia in qualche modo titolare di interessi pubblici, come i media o le associazioni.

Così nel corso dello scorso anno l'Aclu ha depositato decine di richieste, praticamente in ogni stato dell'Unione, per ottenere i documenti relativi a Matrix e una volta costruito il quadro d'insieme i risultati sono impressionanti e preoccupanti: per esempio non è affatto vero che il progetto abbia come unica motivazione la lotta al terrorismo. Semmai si occupa di ogni questione relativa all'ordine pubblico e lo fa attraverso tecniche di «data mining», ovvero di scavo incrociato negli archivi che finora erano state negate.

Infatti grazie all'impegno sella società che ha vinto il contratto Matrix da 1,6 milioni di dollari, la Seisint Inc., vengono via via aggiunti altri archivi disponibili e acquistabili sul libero mercato, database privati che contengono miliardi di registrazioni pubbliche o commerciali da un'ampia varietà di fonti.

La novità del progetto e la sua pericolosità ai fini della tutela della privacy dei cittadini non sta dunque nella raccolta dei dati: questi già esistono da tempo, ma nella loro messa in comune, che ne consente ricerche rapidissime le quali potenzialmente si estendono alla vita personale di ogni cittadino americano, anche dei più innocenti, incensurati e tranquilli.

La tecnologia oggi lo consente e per quanto eventualmente faticoso, l'incrocio dei database è pratica corrente, non frenata da alcuna legge né limite. La paura del terrorismo ha ulteriormente fatto cadere ogni remora.

Il progetto Matrix venne inizialmente spinto nello Utah dal precedente governatore Mike Leavitt che lo finanziò con la somma di 22 milioni di dollari. E fu lo stesso Leavitt a prendere contatti con il collega governatore della Florida Jeb Bush, fratello del presidente americano Gorge W., per allargarne la partecipazione ad altri stati. Avveniva giusto un anno fa, il 6 febbraio 2003. Ma da allora diverse cose sono cambiate: innanzitutto i movimenti per i diritti civili hanno cominciato ad occuparsi della questione e con essi la stampa indipendente; sono montate dunque le proteste e il nuovo governatore dello Utah, Olene Walzer, nel gennaio scorso ha deciso di sospendere la partecipazione. Sembra che lo stesso abbiano fatto altri 13 stati americani.

Nel frattempo Leavitt, con una decisione contestatissima, nel novembre scorso è stato promosso da Gorge W. Bush alla guida di una importante e delicata agenzia federale, l' Environmental Protection Agency che dovrebbe tutelare l'ambiente. Tra i motivi che ne avrebbero sconsigliato la nomina c'è il fatto che sotto la sua gestione lo Utah è stato classificato al secondo posto tra quelli più inquinati d'America; senza dimenticare l'accordo riservato stipulato con l'amministrazione Bush per aprire sei milioni di acri di territorio pubblico alle miniere e al taglio di alberi. Viceversa queste prestazioni sono evidentemente apparsi motivi di merito a George W.

Dallo stato dei mormoni occorre tuttavia passare alla Florida, il vera crocevia di tutta la storia di Matrix: qui opera la Seisint, la società che gestisce il progetto e il suo fondatore, il miliardario Hank Asher, è una vecchia conoscenza del giro dello spionaggio e del traffico di droga, ai tempi dello scandalo Iran-Contras. Un'altra sua società, la ChoicePoint, gestiva gli elenchi elettorali dello stato della Florida durante le elezioni presidenziali dell'anno 2000, quando proprio quello stato ebbe il ruolo di ago della bilancia nella competizione tra Bush e Gore. In quella occasione gli archivi forniti dalla ChoicePoint segnalarono ottomila persone come delinquenti da cancellare dalle liste. Ma era un errore, noln si saprà mai se genuino o malizioso.

E qui si innesta un altro capitolo, assai interessante: ChoicePoint è ben attiva sul redditizio mercato della privacy venduta. Di recente ha arricchito la sua offerta commerciale offrendo per 39,77 dollari un Cd grazie al quale si accede ai giganteschi archivi personali della società. Il servizio dovrebbe consentire anche alle piccole e piccolissime imprese di controllare in anticipo il curriculum di coloro che stanno per assumere. Ma non è un curriculum professionale classico, ma piuttosto sono informazioni «di background» che vanno dai report sui debiti alle multe stradali. Ufficialmente per utilizzare il software occorre essere registrati come un'azienda, ma in realtà ogni privato può farlo. E del resto la stessa società, attraverso un altro sito, chiamato ChoiceTrust allarga lo screening a ogni professione e si rivolge direttamente anche alle famiglie per proteggerle da quelli che vogliono assumere in casa.

Per renderne ben chiara l'utilità, la pagina di questo servizio riporta notizie come questa: «Un'infermiera che aveva nascosto una sua precedente condanna uccide un bambino di 10 mesi nella culla (Rye, NY)». Oppure «Un pulitore di tappeti con un passato criminale sodomizza e uccide la moglie ventiquattrenne di un ministro del culto (Pleasanton, CA)». Seguono le tariffe: un pacchetto generico per controllare le storie criminali delle persone costa solo 25,85 dollari, ma ci sono degli archivi più specializzati, uno per chi custodisce gli animali («Pett sitter»), un altro per le persone delle pulizia («House cleaner»), e ce n'è uno più vasto e ricco dedicato a bambinaie, infermiere e baby sitter, che vale 99 dollari.

http://www.ilmanifesto.it/oggi/art47.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Marzo-2004/art47.html

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PERSI NELLA RETE ... di Nicola "nezmar" D'Agostino
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"Persi nella rete" #19 dell'11 marzo 2004
"Il cimitero dei loghi e le canzoni (in sumero) di Elvis"

In questa diciannovesima puntata si parla del browser open source Mozilla su CD-rom, di falsari d'identità in rete alla gogna, un cimitero virtuale per marchi famosi e sconosciuti, mettere la propria vita in vendita un oggetto alla volta su eBay, un cd di canzoni rock in sumero e una dettagliata lista online di tutti i motivi per cui una coppia può litigare.
di Nicola D'Agostino
gallery: http://www.mytech.it/mytech/photogallery/art006010051771.jsp
solo testo: http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010051770.jsp

"Persi nella rete" e' una rubrica a cadenza peridodica che presenta uno spaccato su novita' e/o curiosita' della rete: uno scorcio su vari siti web in una "gallery" con link, descrizione e una schermata illustrativa.
Archivio della rubrica: http://www.mytech.it/mytech/schede/art006010047164.jsp

WEBABRUZZO ... di Barbara
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Vai a Teatro?
Tra tanta televisione e tanto cinema, ci si ricorda ancora del buon vecchio spettacolo teatrale? Fortunatamente la risposta sembra positiva. Grazie ai tanto pubblicizzati e osannati Musical, che hanno ottenuto un successo clamoroso nel nostro Paese, le luci della ribalta attraggono un pubblico sempre più numeroso ed entusiasta, tanto che molte star televisive e non scelgono frequentemente di abbandonare il grande schermo per un po’, pur di esserne illuminati.
Il sito http://www.teatromarrucino.it/ raccoglie le pagine web ufficiali del più antico teatro abruzzese: il Teatro Marruccino (CH), sorto nel 1818.
La Home Page si apre lentamente, a causa del formato in Flash che è sì molto scenografico, ma anche molto pesante per una normale connessione casalinga. Pertanto, se ancora non siete dotati di ADSL, pazientate un po’ e siate certi che prima o poi l’animazione verrà caricata e con essa il menù per le informazioni che cercate.
Oltre all’indirizzo, numero di telefono e di fax, email, troverete l’orario di apertura del botteghino e una piccola galleria di immagini. Accanto a queste notizie essenziali, vi sono però quelle più importanti.
Innanzitutto, la programmazione, suddivisa per generi: prosa, danza, operetta, comico d’autore e così via. Ci sono anche una serie di eventi dedicati ai bambini, al link “A teatro con mamma e papà”. Oltre alle date e agli orari, sono riportati anche i prezzi, suddivisi per settore. Se volete sapere semplicemente cosa si rappresenta in una data precisa, cliccate su “cronologico” per ottenere l’elenco completo di tutti gli spettacoli, indipendentemente dal genere. Infine, è sempre opportuno leggere il “vademecum”, che riporta le avvertenze relative ai comportamenti non accettati dal Teatro, come fumare o fare fotografie.
La pagina dei Laboratori offre notizie sulla Scuola di Recitazione, sul laboratorio Formativo di Danza e sul Laboratorio Orchestrale e Corale. Da qui si possono anche scaricare le domande di ammissione, e si può scoprire se vi sono in atto eventuali audizioni.
Infine, se siete curiosi, leggete la parte relativa alla storia del Teatro Marruccino, per apprendere, ad esempio, che è stato costruito su una Chiesa, la Chiesa di S. Ignazio, e che il suo attuale nome gli venne assegnato per l’Unificazione d’Italia in memoria degli antichi italici abitanti della zona: i Marruccini.
Che ne dite, allora, di una serata a Teatro? Tra le alternative proposte ce ne sarà qualcuna adatta al vostro gusto?
Se no (ma siete difficili, eh?!) questo è il sito che fa per voi: http://www.teatroedintorni.it/ contiene un motore di ricerca capace di scovare per voi i teatri d’Italia organizzati per Provincia e/o città, con tanto di indirizzi, numeri di telefono e altre utilità.
Le luci della ribalta vi aspettano, adesso non avete più scuse.

Intercity n.3/2004 - http://www.intercitynet.it/

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.: TEMI E APPROFONDIMENTI :.
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Il ministro proibizionista
La prima tappa è il cinema, poi toccherà alla musica. Un governo schierato con la proprietà intellettuale
Un film di troppo Il decreto del ministro della cultura Giuliano Urbani colpisce una pratica comune su Internet: il libero scambio di materiali digitali. Inoltre chiede alle società che gestiscono l'accesso alla rete di controllare i propri clienti
ARTURO DI CORINTO

Fino a ieri si diceva che se non fosse stato per la litigata che ha portato il sottosegretario Sgarbi alle dimissioni, pochi ricorderebbero il nome del ministro della cultura. Dopo l'approvazione del tormentato decreto contro il downloading illegale da Internet di film in formato digitale, il nome di Giuliano Urbani è invece destinato a rimanere impresso nella memoria di molti. Il 5 marzo scorso Urbani si era polemicamente assentato dalla riunione del Consiglio dei Ministri «per l'inopinanta impossibilità di discutere» le misure da lui proposte per contrastare la diffusione telematica abusiva di materiale coperto da diritto d'autore. In quell'occasione si era detto che fossero state le cautele di Gianni Letta, le perplessità dell'ufficio legislativo e una nota di Telecom a fermare il ministro, in attesa della decisione europea sulla cosiddetta direttiva Enforcement . Dopo la votazione al parlamento europeo di questa ennesima legge sulla protezione della proprietà intellettuale - che però non considera reato penale la cessione commerciale di opere coperte da diritto d'autore e che depenalizza il «consumo personale» - il ministro è tornato alla carica facendo approvare il suo testo e dichiarando che esso recepisce «il merito e lo spirito della direttiva europea».

E' noto che i singoli paesi possono introdurre sanzioni di diversa natura sulla base delle decisioni europee, ma è altrettanto chiaro che con questo decreto il governo Berlusconi è sul crinale di una violazione della direttiva europea, perché introduce sanzioni che colpisono penalmente lo scambio commerciale illegale di film coperti da copyright e prevede multe salate per i singoli downloaders, cioè chi «scarica» materiale da Internet. Le sanzioni vanno infatti da 1500 fino a 2000 euro per chi usa strumenti atti a «eludere i controlli». La sanzione per chi invece lo faccia a scopi commerciali va da 2500 euro a 15000 euro, con il rischio aggiuntivo di una possibile condanna da sei mesi a tre anni di carcere.

Il decreto Urbani ha inoltre l'effetto perverso di delegittimare le scelte del parlamento italiano sulla data retention - la legge relativa all'obbligo per i provider di telecomunicazioni di conservare i dati di traffico degli utenti e che aveva moblitato tutti i difensori della privacy su Internet facendola cambiare, visto che chiede ai singoli service provider di collaborare con l'autorità giudiziaria nel solo modo possibile: conservare i dati utili per l'accertamento delle infrazioni e avvisare l'autorità di eventuali «comportamenti criminosi» per non diventarne complici, trasformandosi di fatto in poliziotti.

Non solo. Per il ministro «se le sanzioni contro il download si rivelano efficaci per il cinema, verranno applicate anche allo scambio di musica». Sbagliava perciò chi credeva che la legge europea avesse fornito un argine alla determinazione del ministro di compiacere le grandi lobby di cinema e musica.

La cosa che più colpisce è però il cambiamento di strategia delle associazioni di categoria, che, oltre a battersi per perseguire la pirateria commerciale e domestica, vogliono colpire alle fondamenta la cultura del download e del filesharing (la condivisione di file), attività finora percepite come ludiche e innocue, intrinseche alla natura stessa del medium Internet.

Urbani ha ribadito nel corso di una conferenza stampa che si tratta di «sanzioni simboliche» che hanno lo scopo di «dissuadere ed educare soprattutto i giovani», facendosi promotore di un'idea che, fatte le dovute differenze, si avvicina a quel mostro giuridico della «pedofilia culturale». Un reato in virtù del quale chiunque esprime un opinione non pregiudizialmente negativa della pedofilia si ritrova in manette, come è accaduto pochi giorni fa a un giovane veneto reo di mantenere un sito dove si sosteneva che i rapporti consenzienti fra adulti e adolescenti dai tredici anni in su fossero leciti, con tanto di richiami alla storia del pensiero filosofico e alle legislazione di altri paesi. Contro il concetto di pedofilia cuturale nessuno ha alzato un dito. Per il reato di «filesharing cuturale» accadrà lo stesso?

Nell'immediato è certa una cosa: il governo delle tre I («Internet Inglese e Impresa») ha imboccato decisamente la strada del «proibizionismo audiovisivo», che come è noto indurrà comportamenti clandestini. Inoltre, si prefigura una situazione giuridica dove i carrier diventano responsabili dei loro utenti come un conducente di autobus del furto sul mezzo che guida. Eppure una soluzione alla violazione del diritto d'autore esiste: si chiama copyleft e privilegia il libero scambio dei prodotti culturali.

http://www.ilmanifesto.it/oggi/art80.html
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Marzo-2004/art80.html

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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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.: Mytech :.

Il Peer to peer italiano trattiene il fiato,
quello internazionale festeggia il Grey Tuesday
di Nicola Battista 9/3/2004
http://www.mytech.it/mytech/internet/art006010051725.jsp

MACROMEDIA: APERTURA A LINUX?
La concorrente di Adobe valuta un'espansione sul fronte del pinguino per il suo tool di authoring Flash. Con molta cautela e un occhio a cifre e mercato.
di Nicola D'Agostino
http://www.mytech.it/mytech/computer/art006010051730.jsp

.:zeusnews :.

LE VERITA' NASCOSTE DEL DIGITALE TERRESTRE
L'Associazione Adiconsum chiede all'Authority più trasparenza nell'informazione ai consumatori sul digitale terrestre: decoder, copertura, impianto di ricezione.
>> di Pier Luigi Tolardo
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2926

FA' LA COSA GIUSTA
All'interno della fiera del consumo critico, anche la più classica delle install-fest. Software libero, moneta libera, finanza etica e consumo critico: i pilastri dell'"altro mondo possibile".
>> di Michele Bottari
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2927

L'EUROPA NON VUOLE IL DECRETO URBANI
Il Parlamento Europeo vota una discutibile Direttiva sulla proprieta' intellettuale che, comunque, non legittima gli atteggiamenti repressivi di Urbani.
>> di Pier Luigi Tolardo
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2921

.: Punto Informatico :.

P2P, LA DIRETTIVA NON SALVA GLI ITALIANI
I grandi di cinema, musica, video e software sono felici dall'orientamento europeo ma speravano in una mano piu' dura. In serata una nota BSA-FIMI-FAPAV avverte gli italiani: chi condivide via P2P in Italia rischia sanzioni penali gia' oggi
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47364

MISTER CHELI, UN PO' DI RISPETTO
di Luddist - Il capo dell'Autorita' TLC ha ragione su tutto cio' di cui parla: le tariffe scendono, c'e' piu' competizione, l'ADSL si espande. Ma ha torto su tutto quello che evita di dire, con chirurgica maestria
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47349

IN ARRIVO LA RETROMARCIA DI URBANI?
Se l'aspettano in tanti dopo l'approvazione della direttiva UE e per le divergenze che nascerebbero sul piano normativo tra le due diverse impostazioni della lotta alla pirateria. Alcuni commentano ma il Ministro tace
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47347

USA, SCHIAFF(ETT)O ALLA RIAA
Le major volevano che il tribunale considerasse piu' di 200 utenti una sorta di gruppo di pirati da colpire nel suo insieme. Ma un giudice decide che, invece, ci vuole una denuncia specifica per ciascun utente
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47344

PROPRIETA' INTELLETTUALE, LA UE APPROVA
Il testo approvato ieri e' considerato pericoloso dai sostenitori delle liberta' digitali. Bocciati gli emendamenti piu' importanti ma non passa la sanzione penale e viene schivato l'attacco diretto contro il P2P. Ecco chi ha votato e come
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47327

LE VERITA' NASCOSTE DEL DIGITALE TERRESTRE
Ne parla Adiconsum che le elenca e le inserisce in una lettera aperta a Governo e Autorita' di settore, affinche' i cittadini siano debitamente informati su quello che sta accadendo con il nuovo medium
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47323

FBI: IL DATABASE DEL DNA FUNZIONA
Per ora conserva solo i dati di tutti i detenuti americani.
Avrebbe consentito di risolvere molti casi e di scagionare un certo numero di innocenti. Ogni mese si aggiungono migliaia di evidenze genetiche
URL: http://punto-informatico.it/pi.asp?i=47324

.: Varie :.

Due nuovi progetti sono presenti nel panorama del web italiano:

Cultura Libera
http://www.culturalibera.org
Ha come obiettivo di sensibilizzare ed informare sui temi inerenti il diritto alla cultura ed alla libera circolazione delle idee e dei saperi, con particolare riferimento alle problematiche inerenti i brevetti, il copyright, le libertà di espressione.
Culturalibera.org supporta il progetto ROI (Radio OnLine d'Istituto) alle pagine http://roi.culturalibera.org

Articolo 11
http://www.articolo11.org
Portale dedicato alle tematiche pacifiste, con particolare attenzione alle realtà associative ed organizzative d'Abruzzo.
Articolo11.org seguirà tutti gli avvenimenti della Carovana di Pace del Sud previsti in Abruzzo nei giorni 16,17,18 e 19 marzo, e sarà presente alla marcia per la pace del 20 marzo a Roma.

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.: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta dalle ore 21,30 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare. Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara
Riferimenti utili alla pagina
http://metro.olografix.org/sede.html

Associazione Culturale Telematica
"Metro Olografix"
http://www.olografix.org
info@olografix.org

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.: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/

Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Alessio "isazi" Sclocco
http://www.olografix.org/isazi
Barbara
http://www.olografix.org/barbara
Nicola "djbatman" Di Battista
http://www.olografix.org/djbatman

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