Linux è un trucco

1 aprile 2004
Sandro kensan
In sala computer i PC sono tutti occupati, aspetto un po' e noto che una macchina non funziona: windows non parte. Il ragazzo che sta provando a farla funzionare rinuncia e io mi precipito chiedendogli di lasciare a me la macchina.

Prendo Knoppix, inserisco il CD, fortunatamente carica prima il pinguino Live di Win, il PC ha per fortuna 128 megabyte di RAM, quindi mi avvio a usare Linux.

Il ragazzo di prima segue la procedura ma in realtà non ha occhi per vedere e impropriamente mi chiede: "E' un trucco?".

La mia risposta è stata un banale "No!" ma dentro di me c'era ben altro. Come si può spiegare alla quasi completa popolazione italiana di utenti di computer che oltre a Windows c'è vita?

Ci si ritrova nella situazione di Galileo Galilei che tentava di affermare la relatività della Terra: allora non c'era speranza, oggi non esiste altro sistema operativo oltre a Windows a parte che per una nicchia di affezionati. Il massimo livello di comunicazione raggiungibile con il normale utente di PC magari patentato ECDL, è basato sulla fantasia: "il trucco".

Vista la condanna inflitta all'astronomo voglio sottolineare l'aspetto umano della questione che ritengo validissimo pure ai giorni nostri anche se sono scomparsi i tratti violenti di un tempo.

Galileo non avrebbe mai scoperto il moto dei pianeti se non si fosse messo alla ricerca di una spiegazione, non avrebbe trovato più della rotazione del sole intorno alla terra se non fosse andato oltre alla cultura geocentrica del tempo. L'astronomo era una eccezione disposto ad accettare che la terra non fosse al centro dell'universo. Attorno a se aveva un'umanità che non aveva occhi per vedere questa realtà.

Sono passati secoli ma ancora non si è imparata la lezione: non c'è apertura mentale per vedere che Windows non è l'unico sistema operativo dei PC. Per fortuna questo non è più fonte di condanne ma solamente di occhi meravigliati e di parecchia discriminazione.

Definire la mia apertura mentale come "un trucco" è abbastanza irritante, dietro c'è la cultura Geek e Hacker, ci sono persone disposte a scoprire la relatività delle credenze dominanti.

Il lato oscuro di questo mio racconto è la quantità di ragazzi che situano nella fantasia il funzionamento del cellulare che non ha più un sistema operativo ma che funziona magicamente. Nella fantasia finisce pure il funzionamento di un programma: solo una casta sa scrivere alchimie di codici. Bill Gates è mago Merlino che fa funzionare i PC. Gli Hacker sono la forza oscura, dei maghi del male e i media sono dei raccontastorie di epiche gesta.

In questa realtà che sta scivolando sempre più verso la fantasia non c'è da attendersi nulla di buono. Sarebbe un inizio se dei validi maestri insegnassero un printf("Hello world!\n"); al corso dell'ECDL, ci sarebbero speranze per il futuro.

Note: Sandro kensan
kensan.it Geek&Hacker site
Owner, 24 mar 2004

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