Il Pinguino asiatico si chiama Asianux
Gli intenti delle due aziende sono simili a quelli che in passato hanno dato vita all'ormai defunto UnitedLinux: come quest'ultimo, Asianux è la base di codice su cui, nel prossimo futuro, poggeranno le varie distribuzioni Linux sviluppate da Red Flag, Miracle ed altre eventuali partner.
L'utilizzo di un ambiente operativo comune porta con sé diversi vantaggi, fra cui la possibilità, per gli sviluppatori, di creare applicazioni in grado di girare senza modifiche su più distribuzioni. Insieme alla prima beta di Asianux, le due società hanno anche annunciato un programma di certificazione per i produttori di software.
"L'interesse per Asianux sta crescendo sensibilmente in quanto racchiude una grande promessa per le aziende asiatiche, in particolar modo per Cina e Giappone", ha dichiarato Chris Zhao, presidente di Red Flag. "Stiamo aprendo le nostre porte a molti venditori software al fine di unire le forze per creare una scelta conveniente, affidabile e scalabile per le aziende in Asia". I primi sistemi operativi basati su Asianux 1.0, la cui versione finale verrà rilasciata a giugno, saranno Miracle Linux 3.0 e Red Flag DC 4.1, entrambi dedicati ai server.
Al momento sono più di 40 le aziende che hanno aderito al programma di certificazione: fra queste ci sono colossi come NEC, Hitachi, Trend Micro e Oracle. Quest'ultima, in particolare, ha intenzione di certificare la sua intera suite di soluzioni software per Linux.
La certificazione permetterà alle imprese di implementare e ricevere completo supporto tecnico per tutte le ultime offerte di Oracle su Asianux, incluso Oracle database 10g, Application Server 10g, Collaboration Suite 10g e E-Business Suite.
"L'obiettivo a cui punta Oracle è quello di supportare lo sviluppo di Linux nei mercati asiatici per fare in modo che i clienti possano beneficiare di una grande scelta di prodotti software e hardware usando Linux", ha affermato Leugh Warren, vice presidente business development di Oracle Asia Pacific. "Appoggiamo Asianux perché consente di creare un ambiente operativo Linux in Asia che potrebbe offrire soluzioni a basso costo, affidabili e sicure per le aziende della regione".
Asianux potrebbe anche essere appoggiato, in seno ad un'iniziativa annunciata lo scorso anno, dai governi di Cina, Giappone e Corea del Sud.
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