Cooperative learning e nuove tecnologie

Software, siti e metodologie per la didattica digitale

Appunti di lavoro e riflessioni sulle risorse per condividere informazioni e conoscenze in rete
24 novembre 2016

Didattica digitale? Strumenti digitali

Quest'anno e negli scorsi anni abbiamo utilizzato i seguenti software gratuiti nella loro versione base.

- Evernote
È un software di condivisione organizzato per taccuini. In ogni classe vi erano due taccuini: quello del prof e quello degli studenti. Il primo non poteva essere modificato dagli studenti, e quindi era solo un taccuino di condivisione delle informazioni (link di siti, testi veri e propri, scannerizzazione di pagine di libri, foto della lavagna con le mappe concettuali che disegnavo). Il secondo era un taccuino con cui gli studenti potevano non solo condividere ma anche cooperare (cooperative learning, peer education). Gli studenti potevano scrivere a più mani uno stesso testo. Questo rende Evernote un software molto più avanzato rispetto a Whatsapp in quanto è possibile lavorare in modo cooperativo su uno stesso testo, rendendo la classe una mini redazione di Wikipedia. Possiamo quindi parlare di "wikididattica".
Caratteristica di Evernote è che la condivisione rimane sempre all'interno della classe. Si presta quindi a condividere valutazioni e a compararle con autovalutazioni. Tutto ciò rispetta la riservatezza della classe in quanto nulla fuoriesce da Evernote, ossia dall'arbito della cerchia degli studenti nel loro rapporto con il docente. E tuttavia si possono trasformare alcuni testi in testi completamente pubblici, come se fossero pagine web di Wikipedia, linkabili su mappe concettuali. Con Evernote ogni classe lascia in eredità alla successiva tutto il prodotto didattico accumulato durante l'anno: appunti, suggerimenti, elenchi di siti, sintesi e schede scritte da studenti per studenti. E quindi (si spera) vengono "tramandate" schede didattiche chiare, efficaci e concise.

Evernote ha inoltre una interessante funzione: scatta la foto alla lavagna, tagliando esattamente i bordi e trasformando anche foto laterali in ottime foto frontali, perfettamente rettangolari. Le lavagnate di dati e schemi non si perdono e possono essere riutilizzate o richiamate nella lezione successiva. Evernote può favorire la cosiddetta Flipped classroom.
In seguito abbiamo usato Quip, un word processor (a cui si affianca anche un foglio elettronico) progettato per smartphone e che favorisce processi cooperativi e di condivisione; Quip è simile a Google Document ma è pensato per una interattività spinta.

- Mappe concettuali online

Sono utilissime. Abbiamo scelto Mind42 perché consente di creare un numero illimitato di mappe e di favorire forme di condivisione. Le mappe create sono state condivise con altri docenti, ad esempio con il quelli di sostegno e del corso serale. Ogni nodo della mappa può linkare video di YouTube, pagine web, note scritte, immagini, foto di lavagne, ecc. Ogni nodo può linkare un testo o una pagina web, immagini e dati realizzati su Evernote. Molto importante è la possibilità di creare mappe di mappe. Ossia un nodo di una mappa può rinviare ad un'altra mappa. Si creano così delle ipermappe. Il risultato accumulato diventa disponibile per le classi degli anni successivi, o per le classi del serale, creando una finalizzazione concreta del prodotto scolastico. Le mappe concettuali servono anche a rendere più ordinata la quantità di schede create con Evernote. Altro software che abbiamo sperimentato per le mappe concettuali è Cmap. Abbiamo sperimentato anche app per creare mappe concettuali direttamente su smartphone e ottimizzate per schermi di piccole dimensioni. Sarebbe importante realizzare mappe con informazioni georeferenziare ad esempio per la storia, in modo che gli studenti imparino anche la geografia.

In seguito abbiamo sperimentato anche Simple Mind (per gli smartphone) e Xmind.
- Padlet 

Sembra una lavagna web. Ci è sembrato il sistema più intuitivo e divertente per creare bacheche e schede didattiche su singoli argomenti, con testi e immagini dalla grafica accattivante. Il risultato è una pagina dotata di url che può essere linkata ad un nodo della mappa concettuale.

- Docscan

Come altre app per smartphone e tablet, permette di scannerizzare in formato JPEG o in PDF pagine di libri o lavagne, portando la didattica tradizionale sul cloud. I file possono essere messi in condivisione su Evernote. Docscan gira bene su iPad e iPhone. Per Android al posto di Docscan si può usare Camscanner.

- Cloud

Con il cloud nulla si perde, anche se gli studenti formattano i loro dispositivi. Ho abituato gli studenti a usare il cloud in tutte le sue forme. Le risorse precedentemente descritte sono tutte sul cloud. Ma i miei studenti sanno anche cosa è Google Drive. Si stanno affermando anche strumenti Open source per il cloud. Anche iCloud ha strumenti di condivisione e di pubblicazione sul web.

- Tinyurl

In diversi casi la condivisione di link molto lunghi è scomoda e quindi abbiamo imparato ad accorciare le URL con tinyurl.com

- YouTube 

Specialmente in storia vi sono filmati estremamente efficaci da un punto di vista didattico, che ho consigliato e linkato sia su Evernote sia sulle mappe concettuali.

- Power Point

È utile ma è basato su una logica lineare, mentre Mind42 educa ad una logica ramificata e a una gestione della complessità informativa.

- Aniobii Scan

Permette di archiviare i libri creando una biblioteca virtuale inquadrando il codice ISBN con la fotocamera del dispositivo mobile. È collegato ad una comunità di lettura.

- EBook 

Con Kindle e Kobo si hanno tavolette leggere e potenti, capaci di fornire una ottima visibilità del display e memorie sufficienti per immagazzinare centinaia di libri. Ma ciò che memorizzano è su piattaforme di condivisione anche con smartphone, tablet, pc portatili e pc da tavolo. Kindle permette, con account gratuiti, di utilizzare sui disponibili mobili un dizionario di italiano molto completo e uno di inglese, il tutto di immediato uso e sotto le dita.

- Dizionari ed enciclopedie online

Sono una importante risorsa, basti pensare alla Treccani. È importante creare un elenco di risorse online certificate dal docente per qualità e affidabilità. Molto importanti sono i siti didattici di "scrittura e didattica semplificata". Sono i cosiddetti "testi semplificati". Ci sono anche siti che servono a dare esercizi di italiano per far imparare la lingua agli immigrati.

- Domìni

È importante offrire ad ogni docente un dominio o un sottodominio.

- Concetti da focalizzare
Concetti da focalizzare per dare un senso a questa rivoluzione digitale nella scuola sono:
- Flipped classroom http://it.m.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto

- Byod (http://it.m.wikipedia.org/wiki/BYOD)

- Cooperative learning

- L'importanza del Wi-fi in classe
Gli studenti, ne ho discusso con loro, avvertono la necessità di una rete Wi-Fi che, associata ai tablet, consenta di non portare più a scuola i libri, digitalizzando tutto su supporti o sul cloud. Il vantaggio in termini di peso degli zainetti e di risparmio economico, dicono gli studenti, sarebbe interessante. La cultura sul dispositivo portatile è alla base del cosiddetto Byod.

- Conclusioni
In conclusione l'uso di internet e di Google rende disponibili enormi quantità di informazione e il compito della scuola è quello di fornire agli studenti un bagaglio di parole sufficiente a comprendere il significato di tutto ciò. Strategica diventa pertanto una didattica che verifichi la comprensione ed eviti i soliti copia e incolla di testi non compresi. Inoltre la didattica deve fornire gli strumenti critici per verificare l'attendibilità dell'informazione, individuando le bufale e aiutando a capire cosa è vero e cosa è falso o cosa non è documentato. Bisogna poi imparare ad imparare, organizzando l'enorme complessità delle ricerche effettuate su Google.

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