Servono più rigore scientifico e meno sciocchezze

Divide et impera

La buona scienza contro il recente dilagare di false credenze che incitano all'odio e distraggono da questioni più importanti. La terra non è piatta. Il sole non gira intorno alla terra. Neil e Buzz hanno camminato sulla luna. Il COVID-19 non è un piano ordito del governo cinese
26 maggio 2020
John K. White (*)
Fonte: Counterpunch - 14 maggio 2020

(*) Nota sull'autore: John K. White già docente di fisica alla Dublin University College e University of Oviedo; direttore di Energy News Service E21NS; autore di Do The Math!: On Growth, Greed, and Strategic Thinking, Sage, 2013

Guarda un po' chi ha portato il COVID sulla Terra?

Distinguere il segnale in mezzo al rumore è già difficile anche nel migliore dei periodi, ma comprendere il cicalio quotidiano diventa particolarmente duro in tempo di guerre, disastri ed epidemie. Immaginate il gioco del telefono senza fili con miliardi di connessioni internet alla velocità della luce: è altamente probabile che il messaggio giunga all’altro capo senza che somigli lontanamente all’originale, alterato dagli inceppamenti del sistema e dalle nostre inclinazioni. Ma esiste un modo per riuscire a distinguere tra realtà e polvere di fata, fatti e fantasia? È possibile trovarsi d’accordo sul fatto che il cielo non sia sul punto di crollare?

la prima telefonata è stata fatta nel 1876 da Alexander Graham Bell

La prima telefonata è stata fatta nel 1876 da Alexander Graham Bell che dopo essersi versato dell’acido sulla gamba, ha chiamato in aiuto, con un tono che sembrò solo vagamente preoccupato, il suo assistente che si trovava nella stanza accanto: «Signor Watson, venga qui, voglio vederla». Molti di noi quest’aneddoto l’hanno sentito a scuola. Meno noto è invece il luogo d’invenzione del telefono, infatti, anche se di solito le opzioni sono Brantford o Boston, Bell non fu affatto l’inventore, ma l’impresa è attribuita all’italiano Antonio Meucci circa vent’anni prima, a New York. Non ero lì, non posso dirlo con certezza, ma lo so da fonti fidate (H.Res. 269, 107° Congresso degli Stati Uniti).

se puoi permetterti di fare un film da cinquanta milioni di dollari puoi anche raccontare la storia come vuoi

Come in ogni film biografico hollywoodiano, la verità si perde nello stile, una vita di fatti aleatori concentrata in novanta minuti di racconto cinematografico. Freddie Mercury non ha detto ai compagni della sua band di essere sieropositivo prima di salire sul palco al Live Aid come si vede nel fortunato film Bohemian Rhapsody. Ma in questo modo il dramma trasuda in modo che tutti possano vedere meglio. Cosa importa se in L’uomo dei sogni il personaggio interpretato da Kevin Costner ha rapito lo scrittore Terrence Man, interpretato da James Earl Jones, quando nel libro invece salva J.D. Salinger per “alleviare il suo dolore”? Se puoi permetterti di fare un film da cinquanta milioni di dollari puoi anche raccontare la storia come vuoi, mettere da parte la realtà o la fedeltà letteraria. Ha importanza sapere se George Washington abbia davvero tagliato l’albero di ciliegie del padre e se abbia davvero mentito al riguardo? Questo renderebbe per caso meno onorevole l’atto di sventolare la bandiera? Continueremo comunque a toglierci il cappello durante ogni partita di baseball.

Allo stesso modo, tornando a Meucci, Bell e altri rivendicatori dell’invenzione, non ci sarebbe stato un telefono funzionante senza i ricercatori e gli ingegneri che li hanno preceduti, come l’italiano Alessandro Volta (batteria), l’inglese Michael Faraday (induzione) e l’americano Joseph Henry (relè elettromagnetico), per nominarne solo tre. Qualunque sia la storia dell’invenzione, un telefono continua comunque a funzionare: le parole creano una vibrazione nell’etere che in un’interfaccia di carbonio (la parte “telefonica” essenziale) si trasforma in onde meccaniche, queste vengono trasmesse in forma di corrente alternata attraverso un filo, e poi ritrasformate in onde sonore dalla parte del ricevente, in una membrana che vibra elettromagneticamente. Come ha detto Newton: «Se ho visto oltre è stato perché sono salito sulle spalle di giganti».

Harry S. Truman può anche non aver detto «È incredibile quanto si possa realizzare se non si fa attenzione a chi se ne prenderà il merito», ma il sentimento è ancora valido… sebbene forse non lo sia per alcuni degli ultimi presidenti e primi ministri che vogliono farci credere di essere stati i soli a inventare la ruota o i primi a vincere una guerra. Nella vita non possiamo giocare tutti il ruolo di attaccante, ma tutti possiamo aspirare ad essere importanti. È buffo che la “S” nel nome S. Truman’s (con o senza il punto) non significhi nulla. A volte una S è solo una S. La politica non è che la percezione della verità.

il primo messaggio internet è stato spedito il 29 ottobre del 1969 da Los Angeles a San Francisco

Spostiamoci al giorno d’oggi, imbottito di fibra ottica: il primo messaggio internet è stato spedito il 29 ottobre del 1969 da Los Angeles a San Francisco, usando un nuovo protocollo di commutazione di pacchetto da computer a computer, nella rete Arpanet. Il messaggio non fu così immediato come la richiesta di aiuto di Bell, ma il suo impatto fu grande quanto il numero di dispositivi internet che si sono sviluppati a partire dai primi due alla UCLA e a Stanford: 15 nel 1971 e 37 un anno dopo, fino ai miliardi di oggi, mentre il numero dei messaggi email ha raggiunto ormai le migliaia di miliardi. Nemmeno lì ero presente, ma Charley Kline, colui che ha spedito il messaggio, è ancora vivo e ha raccontato questo evento storico.

Possiamo stare a cavillare sui dettagli, ma in miliardi usiamo le email ogni giorno, quindi qualcuno o qualche gruppo di ricerca sovvenzionato dal governo deve averle inventate. Come si dice, è possibile che non sia stato Omero ad aver scritto l’Iliade e l’Odissea, ma qualcuno che si chiamava (o faceva chiamare) Omero deve averlo fatto. Per la cronaca, il primo messaggio internet fu piuttosto deludente: “LO”, le prime due lettere del “LOGIN” che si sarebbe voluto scrivere se il computer Stanford SDS 940 non fosse andato in crash appena Kline ha digitato la terza lettera. Per fortuna Kline e Bill Duvall stavano anche contemporaneamente parlando al telefono per accertarsi di cosa venisse inviato e ricevuto dai loro computer. 

Oltre alle imperfezioni del sistema, a moltiplicare l’imprecisione dei nostri messaggi ci sono anche le sfumature linguistiche. Quando Katy Perry o Justin Bieber pubblicano un tweet, miliardi di persone possono scoprire come la loro ultima canzone gli sia scaturita direttamente dal cuore, oppure criticare i loro chiari interessi personali. La natura della conoscenza e della comprensione è offuscata dalla sua inerente soggettività e dalle nostre inclinazioni. La terra è piatta? Il sole gira intorno alla terra? Il COVID-19 è stato diffuso da un virus creato in laboratorio come parte di un complotto del governo cinese? (no/no/no). Ahimè, la capacità di delegare all’autorità è andata persa nel nostro mondo antintellettualistico e privo di sacerdoti. “Cui bono?” è adesso sempre la prima domanda da farsi, e “È possibile verificare i risultati in modo indipendente?” la successiva.

tutti confidiamo in altri, abbiamo i nostri delegati di fiducia

È vero che un sano scetticismo è essenziale, e dobbiamo essere cauti su fonti e motivazioni. Ma tutti confidiamo in altri, abbiamo i nostri delegati di fiducia. Non potendo essere lì, che altri modi ci sono per sapere? Eppure sta diventando sempre più difficile sentire qualcosa di diverso dalle nostre stesse voci nelle nostre stesse camere d’eco. Gli Inettoidi monopodi di Il viaggio del veliero di C. S. Lewis non erano proprio il massimo dell’intelligenza mentre se ne andavano saltellando e schiamazzando all’unisono “Hai ragione capo, hai proprio ragione”. I ruffiani e le troll farm che amplificano le assurdità sono ovunque.

Specialmente in un periodo di crisi è importante, attraverso un esame critico dei dati e delle analisi disponibili, accertarsi della veridicità di ciò che veniamo a sapere. Le battaglie vengono spesso vinte da acuti strateghi che interpretano correttamente le foglie del tè, oppure vengono perse da chi si sbaglia su un vento. Sareste pronti a scommettere la vita su un Paul Revere [1] che arriva al galoppo oppure sul ragazzo che gridava al lupo? Vi fidereste mai di una fonte sconosciuta e con connessioni dubbie?

Anche un comandante saggio raduna le sue truppe al seguito di un vessillo fidato, motivando il suo seguito con una nobile chiamata alle armi, come per esempio il «Combatteremo sulle spiagge […] non ci arrenderemo mai!» di Churchill. Oppure come il monologo nel giorno di San Crispino ad Agincourt, nell’Enrico V di Shakespeare:

«Noi pochi, noi felici pochi, noi manipolo di fratelli:
poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello»

Sparare idee a caso, pensare ad alta voce e fare sarcasmo, solitamente non attira lo stesso entusiasmo verso una causa, nonostante l’ottimismo sia di solito meglio del pessimismo… Almeno che voi non siate un cavaliere della Brigata Leggera come nella poesia di Tennyson scritta nel 1854 sull’orrore della battaglia di Balaclava nella guerra di Crimea:

«Loro non si fecero domande,
loro non si chiesero il perché,
loro non fecero altro che farlo e morire,
Nella valle della Morte,
Cavalcarono i seicento»

Purtroppo la prima linea è sempre piena di morti.

quando gli irlandesi annullano una festa si può essere certi che la situazione è grave

L’11 marzo, l’OMS, di cui fanno parte 194 nazioni impegnate a “promuovere la salute, mantenere il mondo al sicuro ed essere al servizio delle persone vulnerabili” ha dichiarato l’epidemia di COVID-19 era diventata una pandemia. Paesi di tutto il mondo hanno chiuso le attività e hanno fatto partire blocchi restrittivi, privando temporaneamente i cittadini delle libertà fondamentali per combattere questo nemico funesto e invisibile. In Irlanda le parate annuali per il giorno di San Patrizio sono state cancellate in tutto il paese e i pub sono stati chiusi. Quando gli irlandesi annullano una festa si può essere certi che la situazione è grave.

Non ancora del tutto consapevoli del pericolo, l’8 marzo per le strade di Madrid e di altre città si è celebrata La Giornata Internazionale delle Donne, mentre negli Stati Uniti la vita continuava a scorrere normalmente, con un membro del Congresso che addirittura dichiarava: «È un bel periodo per andarsene semplicemente in giro, oppure nei ristoranti locali». In Inghilterra, nonostante le dichiarazioni dell’OMS, le corse annuali di cavalli al Cheltenham sono andate avanti dal 10 al 13 marzo. Gli Stati Uniti hanno dichiarato emergenza nazionale il 13, mentre l’Inghilterra ha chiuso tutto 10 giorni dopo.

Secondo i bollettini, i contagi e i decessi all’inizio si sono moltiplicati in modo esponenziale e poi si è verificato un appiattimento della curva nella maggior parte dei paesi, con un totale di 3,3 milioni di contagi registrati e 230.000 morti prima della fine di aprile (un milione e sessantamila negli Stati Uniti). Col primo maggio arrivava una gioia smorzata, quando molti in Europa si apprestavano a uscire fuori dalle loro case per la prima volta dopo più di sei settimane.

Come abbia fatto un’epidemia a trasformarsi in una pandemia verrà sottoposto ad analisi forense per gli anni a venire, soprattutto come mai nel mondo occidentale ci siano stati così tanti contagi mentre, relativamente parlando, in Cina e in altri paesi orientali ce ne siano stati così pochi. La preparazione di partenza, il controllo dello stato da parte di un’unica autorità e la comprensione dei fondamenti di scienza ed epidemiologia saranno in cima alla lista dei motivi.

Continueranno anche le controrivendicazioni, con una campagna di disinformazione antiscientifica che durerà almeno fino a novembre. Nessuno dovrebbe sorprendersi del fatto che nei mesi a venire queste rivendicazioni verranno ripetute in continuazione, una tattica classica uscita direttamente dal manuale Propaganda 101. Joseph Goebbels può anche non essere stato il pioniere della “verità illusoria” ma conosceva l’importanza dell’adagio “Continua a ripetere una menzogna fin quando non diventa una verità.”

«Nessuno sapeva che ci sarebbe stata una pandemia o una epidemia di queste proporzioni»
Così mentì, nel modo più spudorato, il presidente degli Stati Uniti

Una settimana dopo la dichiarazione dell’OMS, a un incontro con la stampa alla Casa Bianca (19 marzo) il presidente degli Stati Uniti ha affermato che «Nessuno sapeva che ci sarebbe stata una pandemia o una epidemia di queste proporzioni» mentendo nel modo più spudorato, e lanciando il primo segno del fatto che l’amministrazione se ne sarebbe completamente lavata le mani. Altri punti di non colpevolezza sono stati messi su frettolosamente. In un’intervista a Reuters (29 aprile), Trump ha dichiarato che il virus è una macchinazione cinese per le elezioni: «La Cina farebbe di tutto per farmi perdere questa corsa alla presidenza». Il giorno dopo, in un incontro con la stampa alla Casa Bianca (30 aprile), ha affermato di aver avuto accesso a delle prove che dimostravano che il virus era stato creato in un laboratorio dell’Istituto di Virologia di Wuhan. Ma si è rifiutato di scendere nei particolari quando gli è stato chiesto di parlare di queste prove, e ha aggiunto: «Non sono cose che posso dire». Ci si chiede come mai le origini della più grande pandemia della storia contemporanea non meritino di essere trattate con piena trasparenza.

La stessa idea è stata avanzata da diversi opinionisti di destra. Non è stato rivelato in che modo questi opinionisti potessero saperne di più dell’agenzia incaricata di sovrintendere il lavoro sulla salute mondiale, e degli stessi servizi segreti degli Stati Uniti i quali hanno dichiarato che il virus «non è stato creato dall’uomo o geneticamente modificato». Gli Inettoidi ci sguazzano.

«Certi politici americani non hanno alcun riguardo per fatti e diffamano la Cina nel tentativo di negare la loro responsabilità e la loro incompetenza nel combattere la pandemia»

Nel contrastare le affermazioni sulla presunta colpa del governo cinese e sul fatto che gli Stati Uniti non debbano pertanto essere considerati responsabili per la devastazione della loro economia, un portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Geng Shuang, ha affermato: «Certi politici americani non hanno alcun riguardo per fatti e diffamano la Cina nel tentativo di negare la loro responsabilità e la loro incompetenza nel combattere la pandemia» (30 aprile). I pugni incominciano ad andare a segno man mano che l’azione si scalda. Attenzione agli schizzi di sangue, di saliva e di sudore.

il COVID-19 è un’arma biologica, accusa che viene fuori direttamente da un film di Hollywood. Purtroppo Bruce Willis non può tornare indietro nel tempo per salvare la situazione

Alcuni hanno addirittura suggerito che il COVID-19 fosse un’arma biologica, un’accusa che viene fuori direttamente da un film di Hollywood. Purtroppo Bruce Willis non può tornare indietro nel tempo per salvare la situazione. Certo, Trump & Co (Trumpco), non hanno alcun interesse di andare a fondo in modo sistematico per chiarire i fatti, preferiscono seminare la discordia con menzogne, insinuazioni e magia da quattro soldi. È l’agente segreto Maxwell Smart contro l’ordine del vecchio mondo, contro una malvagia organizzazione cinese, mentre i tentacoli di Caos si allungano da tutte le parti per tentare di fermarlo. I tweet sensazionalisti e le frasi a effetto della stampa scandalistica servono a smuovere il nido di calabroni della disinformazione, assicurando agli Stati Disuniti una retorica convulsa e farneticazioni antintellettualistiche, mettendo il governo sotto processo in uno stato di ribellione permanente. Questo viene dritto dal copione di Reagan.

con l’Operation Warp Speed (più veloce della luce) sarebbero stati somministrati cento milioni di vaccini per il coronavirus prima di novembre. Ahimè, nonostante l’accattivante nome in stile science-fiction non corrisponde proprio alla realtà

È difficile stare al passo con l’informazione man mano che escono le notizie dell’ultima ora, ma durante una pandemia o in mezzo a questi giochi tattici diventa ancora più difficile. Il 30 aprile Trump ha annunciato che con l’Operation Warp Speed (“Operazione velocità warp”, ovvero Operazione più veloce della luce) verranno somministrati cento milioni di vaccini per il coronavirus prima di novembre. Ahimè “più veloce della luce” non corrisponde proprio alla realtà, nonostante l’accattivante nome in stile science-fiction. Non importa quanti Star Trek, Star Wars, o film star-fiction Hollywood faccia, non c’è niente che possa viaggiare alla velocità della luce… a parte la luce stessa, detta anche Radiazione Elettromagnetica (a 30 centimetri per nanosecondo, la luce del sole ci mette circa 8 minuti per raggiungere la terra).

Gli Inettoidi hanno dimenticato avvertire il presidente del fatto che a parte il caso della luce, che ha massa a riposo zero, la velocità warp è pura fantasia. E non c’è niente che possa superare la velocità della luce, almeno che non si consideri il livello quantico, dove comunque la si può raggiungere solo per un tempo brevissimo, prendendo a prestito energia per mezzo del principio d’indeterminazione: mi spiace per gli ammiratori delle star-fiction, ma una navicella e un essere umano verrebbero ridotti in brandelli. Aggiungiamo le intuizioni sui farmaci per la malaria, le iniezioni di candeggina, l’assorbimento di raggi ultravioletti, e si può vedere chiaramente quanto letali siano la cattiva scienza e le fake news [2]. Trumpco non vende soluzioni aggiornate e ottimali, ma pozioni da selvaggio west, polvere di fata e sogni sospetti.

Siamo tutti contenti di seguire indicazioni, a dire il vero in tempi incerti siamo spesso costretti a farlo. Quello che speriamo è che i capi sappiano quello che stanno facendo. In Gallipoli, il film antimilitarista di Peter Weir, quando Archie emerge dalla trincea e corre all’assalto della mitragliatrice ottomana come un leopardo con le molle alle gambe, avremmo voluto che vincesse contro tutte le probabilità. Invece, contro tutte le speranze, il giovane corridore australiano viene fatto a pezzi, fa quella che sarebbe stata la fine ovvia per tutti, tranne che per i generali, che comandano l’azione stando al riparo. I film hanno un loro modo di mostrare che il reale non è reale e che la terra promessa è appena oltre la prossima collina. I reality ci fanno pensare che lo stile abbia un senso o che quel venditore sia dalla nostra parte. Ricordiamolo, le soap opera sono incominciate come un modo per vendere sapone. La storia è secondaria.

spesso la verità è irrilevante per una causa

Certo, spesso la verità è irrilevante per una causa. I turchi hanno una visione di Gallipoli diversa da quella degli Alleati, la chiamano battaglia di Çanakkale, e vi hanno perso la vita quasi il doppio delle truppe turche rispetto a quelle dei soldati nemici: a immolarsi per la loro terra natia c’erano molti più Archie turchi. Dato che entrambe le squadre pregano prima della partita calcio, c’è forse un Dio che non presta attenzione? Non solo la bellezza, anche la verità è negli occhi dell’osservatore.

mia madre mi ha lasciato rimanere sveglio quella calda notte di luglio del 1969, a guardare gli astronauti dell’Apollo 11 che muovevano i loro primi tiepidi passi

L’uomo è mai stato sulla luna? Mia madre mi ha lasciato rimanere sveglio quella calda notte di luglio del 1969, a guardare gli astronauti dell’Apollo 11 che muovevano i loro primi timidi passi. Questo non lo rende vero, ma il rasoio di Occam è la scommessa intelligente che le spiegazioni semplici siano meglio delle cospirazioni complicate. Ho letto molti resoconti al riguardo (La stoffa giusta di Tom Wolfe, sul precursore del programma Mercury, è un ottimo libro per cominciare), e se avete i mezzi potreste anche cimentarvi in una dimostrazione di alta tecnologia e misurare la distanza tra la terra e la luna facendo rimbalzare un laser su uno degli specchi lasciati sulla luna dagli astronauti.

si può calcolare la distanza lunare col laser come mostrato pure quegli sciocchi ricercatori di The Big Bang Theory
(terza stagione, episodio 23)

Il modo in cui si può calcolare la distanza lunare col laser lo hanno mostrato pure quegli sciocchi dei ricercatori di The Big Bang Theory (Terza stagione, episodio 23). Sono anche piuttosto certo che la terra non sia retta da un cerchio di elefanti che stanno su una grande tartaruga. Non serve che si perda tempo a discuterne.

Aristotele credeva che gli oggetti pesanti cadessero più velocemente di quelli leggeri (Fisica, Libro IV). Che somaro. Ma Aristotele aveva molte idee, buone e non. Grazie a Galileo e Newton adesso sappiamo che la gravità non fa favoritismi, anche se fino ai Principia di Newton del 1687 (ho tenuto in mano l’originale della British Library) molti continuavano a pensare come Aristotele.

la gravità non è razzista

Alcuni ancora pensano, come Aristotele, che se si lascia cadere un oggetto mentre ci muoviamo in avanti, questo cada dritto per terra senza essere influenzato dal nostro moto orizzontale… e non si scompongono di fronte a una semplice dimostrazione del contrario.

Anche grazie a Marie Curie sappiano che le radiazioni ad alta energia sono pericolose (raggi gamma, raggi X, ultravioletti). Lei e sua figlia Irene, entrambe premi nobel, avendo infaticabilmente isolato materiale radioattivo dai metalli, sono morte di leucemia. Madame Curie, pioniera dell’uso di radiazioni in prima linea nella diagnostica immagini, non avrebbe mai voluto che qualcuno assorbisse dei raggi ultravioletti. Non potendo riprodurre tutti gli esperimenti che siano mai stati fatti nella storia della scienza (e assumendo che non ci siano demoni ingannatori), è necessario dare in appalto i nostri cervelli a coloro che sanno.

si è aspettato fino al 1971, quando David Scott, per verificare Galileo e Newton, ha fatto cadere sulla luna una piuma di falcone di 30 grammi e un martello in alluminio di un chilo e trecento grammi

Si è dovuto aspettare fino al 1971, quando David Scott, comodante dell’Apollo 15, per verificare Galileo e Newton ha fatto cadere sulla luna una piuma di falcone di 30 grammi e un martello in alluminio di un chilo e trecento grammi. Brian Cox, fisico delle particelle ed educatore scientifico alla Manchester University, ha più tardi riprodotto lo stesso esperimento sulla terra, con una dimostrazione fantastica ed elegante, per la quale ha svuotato di tutta l'aria una camera di prova per veicoli spaziali delle dimensioni di un silo e ha verificato lo stesso risultato (con una piuma e una palla da bowling). Senza la resistenza dell’aria una piuma e un martello cadono insieme e toccano terra nello stesso istante. La scienza non ha niente di magico (Possiamo usare la spiegazione di Einstein della gravità come spazio curvo invece che come forza, ma in questo caso il risultato è lo stesso).

come faccio a sapere che il COVID-19 ha avuto inizio in un mercato umido di Wuhan?

Come faccio a sapere che il COVID-19 ha avuto inizio in un mercato umido di Wuhan? Sono contento di affidarmi a degli esperti qualificati a partire dalla loro esperienza e dalle loro affiliazioni affidabili. Ovvero, cerco la spiegazione convincente basata su quelle che a oggi sono le prove migliori. Non crederei mai a affermazioni vaghe del tipo “Alcuni credono che forse è stato in un laboratorio”, non importa quante volte le sento dire. E nemmeno il fatto che qualcosa “abbia fatto il giro dei social media” gli conferisce la verità. Alcuni invece preferiscono pensare che il 5G causi il coronavirus (sul serio Woody?[3]) oppure hanno idee ridicole come  quelle di iniettare candeggina o usare raggi ultravioletti. Nemmeno le testate meno impegnate dovrebbero smettere di andare a fondo quella barcata di assurdità di Candeggina-gate. Ahimè, il gioco presidenziale, come nel gioco acchiappa la talpa, è quello di far sbucare in continuazione nuove menzogne in modo da continuare a distogliere perpetuamente l’attenzione.

Nemmeno penso che Bill Gates abbia creato il COVID-19 in modo da arricchirsi ancora di più, o di controllare la popolazione e governare il mondo perché è un ateo in combutta con la figura cardine del globalismo George Soros. Certo, ho qualche problema con quanto Gates sia riuscito ad accumulare e con quante poche tasse lui e altri miliardari paghino, ma non ha creato un virus per fare ancora più miliardi vendendo vaccini microchip. Ovviamente chiunque può leggere del nefando piano di Gates sulla sua piattaforma medievale online preferita. Alcuni dei commenti sono addirittura grammaticalmente corretti. A ogni accenno sull’indossare cappelli di carta stagnola incominciano le dispute e nascono infinite filippiche ad hominem.

le armi di distrazione di massa non riguardano mai la verità

Al giorno d’oggi, questa politica della distrazione non riguarda mai la verità: riguarda Obama, il governo che vuole portare via le mie armi, il mio diritto di fare come voglio per quanto voglio e chi se ne frega delle conseguenze, e tutto è legato a un gioco infinito di noi-contro-loro. I sovietici/russi contro l’Occidente, l’Islam contro l’Occidente, e a quanto pare adesso la Cina contro l’Occidente. Sprecheremo ancora un’altra generazione odiando l’altro? La sinistra e la destra rifiutano di vedersi riflesse l’una nell’altra.

perché quella che dovrebbe essere la nazione più ricca del mondo non era preparata per una pandemia?

Perché tante chiacchiere su cose che per tutti sono ovvie? Per seminare dubbio e spargere discordia. Per evitare di farsi le domande più difficili, come per esempio perché l’assistenza sanitaria universale non sia un diritto fondamentale dell’uomo, perché non ci sia lavoro per tutti (una settimana lavorativa di quattro giorni è una soluzione ovvia al problema della disoccupazione), o perché quella che dovrebbe essere la nazione più ricca del mondo non era preparata per una pandemia. Il presidente di plastilina dirà che il coronavirus o che il cambiamento climatico sono una bufala per scatenare la confusione, perché lui non riesce a riconoscere nessun’altra autorità a parte la sua, e nemmeno a elogiare gli sforzi di cooperazione degli altri. L’America è sempre meravigliosa, eccezionale e giusta. Ma quando un discorso è pieno di “certe persone,” “molti pensano,” e “si dice,” il dubbio è l’unica verità che si sta offrendo. 

Piuttosto cercherei di scoprire se l’Idrossiclorochina, il Remdesivir e le iniezioni di plasma da pazienti guariti possono aiutare nella cura del coronavirus: no (causa aritmia e molti altri problemi), sì (all’interno di un programma controllato in alcuni casi gravi), e forse (servono più ricerche sugli anticorpi), secondo gli ultimi studi medici. Anche idee apparentemente stravaganti possono essere d’aiuto, come il test del burro d’arachidi suggerito da un dottore canadese, o la possibilità che la nicotina sia in grado di ridurre l’infezione, come si legge in uno studio francese. Non essendoci un vaccino, è andando avanti che vedremo cosa funziona e quanto pratiche siano le misure ad hoc, man mano che miglioreremo la nostra comprensione del virus. Non tutti possono aspettare delle spiegazioni unanimi, ma come guide si possono ancora usare la scienza migliore e il buonsenso.

suggerire che la candeggina sia una possibile soluzione rimanda giustamente subito alla validità della fonte

Possiamo certamente discutere se un metro e mezzo (Olanda) o due metri (più o meno in tutti gli altri posti) siano una distanza sociale sufficiente. Quanto correre e andare in bici a scaglioni possa limitare il permanere di particelle di saliva o del respiro (come in uno studio Belga-Olandese), o quanta carica virale sia sufficiente a contagiare. Ma anche soltanto suggerire che la candeggina sia una possibile soluzione rimanda giustamente subito alla validità della fonte. Si potrebbe intrattenere una lunga discussione sull’efficacia disinfettante dei raggi ultravioletti, ma sul fatto che possano uccidere germi, virus e altri rischi di contagio dalle superfici, non su una loro eventuale proiezione sulle persone. La luce ultravioletta lontana (UVC) potrebbe anche uccidere il carico di particelle di virus trasportato dall’aria nei luoghi pubblici. Ne andiamo scoprendo la scienza man mano che si va avanti.

Misurare “le morti in eccesso” potrebbe anche essere un modo migliore per capire la portata del virus piuttosto che affidarsi al tasso di letalità plausibile (che è impossibile da stabilire in mancanza della possibilità di testare tutti) o al tasso di letalità apparente. Ma dire che un paese, in quanto ha fatto più test di altri paesi che hanno una popolazione più bassa, è pronto a porre fine a un lockdown economicamente pesante, è un'affermazione tanto fondata quanto lo sarebbe dire “le mie Febot possono sconfiggere i tuoi Bionic.”

non si può premere il tasto “annulla” per questo genere di psicosi

È triste quando assurdità ovvie sfuggono a ogni controllo, come per esempio il fatto che gli ospedali siano vuoti perché i parcheggi sono vuoti, che le reti 5G abbassino l’immunità, o che un reporter di «El Pais» inviato a Wuhan all’inizio dell’epidemia sia in realtà Sasha Baron Cohen. Alex Jones ha dovuto pagare le spese legali in un caso di diffamazione per una assurdità del genere detta nei confronti della sparatoria alla scuola Sandy Hook. Attori? Sul serio? Non si può premere il tasto “annulla” per questo genere di psicosi.

gli ospedali sono oberati in molte parti d’Europa e a New York, dove scelte di vita o di morte sono state prese al volo come fanno i medici nelle zone di guerra

La verità non è un gusto di gelato, ma per un amante del gusto Rum Raisin è molto difficile provare ad assaggiare il gusto Rocky Road. Chiamare sedia una sedia potrebbe essere un buon inizio. Gli ospedali sono oberati in molte parti d’Europa e a New York, dove scelte di vita o di morte sono state prese al volo, come fanno i medici nelle zone di guerra. In Olanda un attacco a due torri della rete 5G, un gesto di stupidità armata, avrebbe potuto far crollare le reti di emergenza. Il reporter di «El Pais» non è un attore. Lo so, l’ho incontrato, sono andato alla presentazione del suo primo libro. Per quelli che non vogliono credere né a lui, né a me, ha 20 anni in meno di Cohen.

con la scienza non si scherza, ecco perché si inserisce sempre la bibliografia: bleffare non è ammesso

Sì, la stampa ha un problema con l’esattezza. Tutti hanno una linea da seguire, che sia altruistica o meno. Che lo si attribuisca al fatto di avere delle risorse limitate o ai tempi stretti, ma la verità alla fine vince. Ecco perché la letteratura accademica è sottoposta a revisione tra pari (peer review). Questo non vuol dire che «Nature» o «Applied Physics Letters» siano assolutamente corretti, ma che le possibilità che vi si insinuino delle tendenze faziose sono minime. Certo, tutti possiamo sbagliare, come era sbagliata l’idea della terra piatta, del sole che le girava intorno, o la teoria gravitazionale di Aristotele, la cui validità è rimasta indiscussa per due millenni, ma questo non è successo di proposito e non per mancanza di impegno: la scienza edifica e distrugge. Con la scienza non si scherza. Ecco perché si inserisce sempre la bibliografia. Bleffare non è possibile.

Quando quasi tutta la letteratura scientifica sottoposta a revisione tra pari dice che la terra si sta surriscaldando, dovremmo seriamente prenderne atto. Anche A. Muller, un professore di fisica a Berkeley che in passato era un dichiarato scettico del cambiamento climatico, adesso sa che il surriscaldamento antropico globale è un fatto. Ha fatto le sue analisi, ha esteso l’osservazione delle temperature registrate fino al 1753, usando sia dati di stazione che indicatori indiretti come i cerchi degli alberi e la crescita del corallo, confermando così i dati del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) che collegavano l’aumento della temperatura media globale a un innegabile aumento di Diossido di Carbonio atmosferico. Come ha detto Muller «L’accordo perfetto tra il riscaldamento e il CO2 suggerisce che la maggior parte, probabilmente tutto il riscaldamento degli ultimi 250 anni è stato causato dall’uomo».

È interessante come Muller abbia osservato che le temperature sono aumentate solo in due terzi dei dati raccolti dalle 36.866 stazioni in tutto il mondo, ma che siano invece diminuite nell’altro terzo, sottolineando in questo modo come le temperature locali non possano essere usate per estrapolare una temperatura media globale. Non si deve confondere il clima con il meteo, come molti presidenti senza scrupoli e riluttanti Inettopodi tendono a fare. Quanto ci scommettiamo che Muller è al servizio di George Soros? (no, non lo è) O che il cambiamento climatico è tutta un’invenzione? (no, non lo è).

In Troppo vero per essere bello, George Bernard Shaw osserva: «Sembra che le riviste non siano in grado di distinguere tra un incidente in bicicletta e il collasso della civilizzazione». Per i commercialisti ciò che ha importanza sono gli utili e gli indici di gradimento: tutti questi click online alla fine aggiungono una bella sommetta. I presidenti non possono sapere tutto, ma dovrebbero almeno sapere abbastanza da non declamare assurdità. Se si sceglie di credere al meno peggio è a proprio rischio e pericolo. Chi nasce tondo non muore quadrato… su questo la scienza deve ancora deliberare [4].

Bisognerebbe discutere se la rete dati 5G, che avrà accesso a un numero maggiore di dati, sia un intrusione nella privacy, non se le antenne 5G indeboliscono il sistema immunitario per facilitare le infezioni virali. Alcune delle applicazioni per il tracciamento dei contatti sono restrittive nei confronti di alcuni diritti e libertà fondamentali. I post di Facebook che provano a vendermi cibo biologico per combattere il coronavirus posso cancellarli, ma è giusto che tutte queste assurdità si diffondano senza controllo sui social media? In un villaggio globale ciò che è essenziale è come riuscire a contenere al meglio un’epidemia, non trasformare un’altra popolazione in un nemico per distrarre l’attenzione. Qualcuno ha mai richiesto dei risarcimenti al Kansas nel bel mezzo dell’epidemia del 1918?[5]

È molto più importante discutere gli effetti del contagio asintomatico, gli impianti HVAC negli interni (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) e l’uso della maschera per limitare la trasmissione nelle comunità. La misurazione della temperatura negli ambienti pubblici potrebbe essere discutibile, ma ci sono linee guida ancora contrastanti sull’indossare o meno una maschera. Dovremmo forse riusare e pulire le nostre creazioni casalinghe nell’eventualità che di un’impennata di prezzi nella nuova normalità economica? Invece che litigare sul fatto che le mascherine siano un bene comune o meno, sarebbe opportuno impegnarci a collaborare per limitare la trasmissione nei paesi più poveri, e nel mentre preparare una risposta migliore a una possibile seconda ondata e all’eventualità di pandemie future.

gli Stati Uniti hanno scelto di non partecipare alla raccolta di fondi internazionale guidata dall’Europa che ha già raccolto 8 miliardi di dollari per la ricerca sul vaccino per il coronavirus: un ponte troppo difficile da costruire per gli architetti della dottrina “Prima l’America”

Forse non sorprende che gli Stati Uniti abbiano scelto di non partecipare a una raccolta di fondi internazionale guidata dall’Europa che il 4 maggio ha raccolto 8 miliardi di dollari per la ricerca sul vaccino per il coronavirus, per cure e diagnostica, un ponte troppo difficile da costruire per gli architetti della dottrina “Prima l’America”. “America Da Sola” è la nuova normalità, con i cittadini che rivendicano i loro diritti individuali e ignorano le misure temporanee di uno sforzo coordinato per una diminuzione in fasi. Dio non voglia che il governo dica gentilmente a qualcuno come comportarsi. Purtroppo nessuno è infastidito quando Jeff Bezos in un mese fa abbastanza soldi da coprire i costi. O dal fatto che la ricchezza collettiva dei miliardari americani ad aprile sia arrivata a quasi 400 miliardi di dollari, proprio mentre trenta milioni di americani hanno perso il lavoro [6]. Attenzione alle nuove versioni dei fatti, identiche a quelle vecchie. Stiamo combattendo un incendio con una cerbottana.

Forse oltre che alla futura correzione del mercato abbiamo bisogno di una correzione della cultura, un riallineamento delle pratiche sostenibili alle risorse. Negli ultimi due mesi i più fortunati di noi hanno scoperto come vivere senza e come risparmiare le cose essenziali. “Di cos’altro posso fare a meno?”, questo è un mantra degno di lode.

Forse dare sfogo a così tanta rabbia fa sentire meno inadeguati all’assalto continuo dei media, alcuni dei quali spudoratamente falsi e sostenuti da lucratori con secondi fini. Forse abbiamo paura di non valere quanto gli istrioni del mondo e le loro esistenze, palesemente artificiali. Costretti a misurarci sempre con altri, a considerare la vita solo come una scala. Tendiamo a demolire e a insultare, quando costruire e lodare sono invece un segno di forza. Vedere il meglio degli altri, anche un avversario politico, questa è una cosa nobile.

La vera versione dei fatti è disinformazione. Non hanno il minimo intento di valutare la scienza: quello che vogliono è discutere delle assurdità e insinuare il dubbio su fatti ovvi e sulla loro autenticità. Chi sono? Gli Illuminati? Gli gnomi di Zurigo? I Rettiliani? I perfidi Globalisti che vogliono togliervi le armi e marcarvi la fronte col 666? È più plausibile che siano gli stracarichi “prima-io” ultraliberali, che vogliono mantenere i loro miliardi nei loro conti all’estero in modo che non possiate arrivarci. La spiegazione semplice è sempre la migliore. La cooperazione globale non è l’inizio del dominio sul mondo.

ripetere delle palesi falsità non fa di te un ribelle: vuol dire che la tua autorità è insignificante

La terra non è piatta. Il sole non gira intorno alla terra. Neil e Buzz hanno camminato sulla luna come hanno fatto altre dieci persone. Il COVID-19 non è una trama del governo cinese. Ripetere delle palesi falsità non fa di te un ribelle: significa che la tua autorità è insignificante. Quando le prove sono contaminate, le altre affermazioni diventano per forza inaccettabili, frutti di un albero velenoso. Non c’è bisogno di sospettare dei fatti. Il discorso moderno non è un duello fra divinità. Come Marie Curie ha giustamente osservato: «Nella vita non bisogna avere paura di niente, se non di non essere capiti». Servono più rigore scientifico e meno sciocchezze.

Ci dobbiamo preparare alla possibilità di nuove ondate, agli effetti della mutazione dei ceppi, e ad altre pandemie, forse più contagiose e più mortali del COVID-19. Alla base delle nostre difese deve esserci una scienza rispettabile e un corrispondente piano decisionale. In alcuni casi, il percorso in avanti dovrà basarsi su una conoscenza incompleta, ma mai sul nonsenso. I ciarlatani non meritano di essere i protagonisti del futuro. E non se lo meritano nemmeno i truffatori mercanti di sogni svaniti.

La verità è là fuori. Non serve sforzarsi troppo di guardare, ma serve comunque guardare. Seguiamo la scienza, stiamo attenti alle menzogne, e non cadiamo nell’odio.

Note: [1] Patriota americano di cui si narra che con una storica cavalcata notturna, il 18 aprile 1775 da Charlestown a Lexington, sia riuscito ad avvertire i capi dei rivoltosi americani dell'imminente arrivo di soldati inglesi. In questo modo le milizie del New England ebbero modo di organizzarsi per resistere all’attacco inglese e combattere quella che passò alla storia come la prima battaglia della Guerra d’Indipendenza americana.
[2] Riferimento alle bizzarre asserzioni fatte dal presidente Trump il 23 aprile 2020 (https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/04/24/trump-suggerisce-iniezioni-disinfettante_840d7bbc-599b-4771-b6de-ac91a42bb48b.html).
[3] Riferimento all’attore Woody Harrelson, che avrebbe condiviso delle teorie sulla presunta relazione tra 5G e coronavirus.
[4] Questo sembra un chiaro riferimento a un’asserzione di Nick Perry, segretario per l’Energia sotto l’amministrazione Trump, che nel 2017 ha affermato di credere che il cambiamento climatico sia una realtà e che l’uomo “abbia su di esso un impatto”, ma che sul fatto che sia al 100% causa dell’uomo ha dichiarato: “continuo a credere che la scienza debba ancora deliberare” ("I still think the science is out on whether humans cause 100% of it") Fonte: https://www.axios.com/energy-secretary-the-science-is-out-on-how-much-humans-cause-climate-change-2505385312.html.
[5] Trump e altri governi discutono la possibilità di richiedere alla Cina un risarcimento dei danni causati dalla pandemia di Covid. https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2020/04/29/cina-risarcimento-epidemia.
[6] https://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/2020/04/25/coronavirus-bezos-amazon-guadagna-altri-25-miliardi-piu-del-pil-dellhonduras/
Tradotto da Laura Matilde Mannino, revisione di Giacomo Alessandroni per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.
N.d.T.: Titolo originale: Divide and Conquer

Articoli correlati

  • ChatGPT ricorda a Mattarella: "La disinformazione non è un fenomeno esclusivo della Russia"
    MediaWatch
    Mattarella è intervenuto a proposito delle fake news russe

    ChatGPT ricorda a Mattarella: "La disinformazione non è un fenomeno esclusivo della Russia"

    La nota piattaforma di Intelligenza Artificiale generativa elenca vari casi di disinformazione dei governi USA che sono stati alla base di note vicende belliche, dal Vietnam all'Iraq. E annota: "Un approccio focalizzato unicamente sulla Russia potrebbe trascurare altre minacce significative".
    19 giugno 2024 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina: la disinformazione della Nato
    Editoriale
    A chi è giovata?

    Ucraina: la disinformazione della Nato

    I soldati ucraini sono stati spinti a sacrificarsi per una vittoria che si è rivelata un'illusione. La speranza di una Caporetto per le truppe russe si è rovesciata nel suo opposto e ora si profila l'incubo di una Caporetto per gli ucraini.
    8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Ucraina: una guerra pianificata per i media
    MediaWatch
    Alcuni soldati stanno rompendo il silenzio e raccontano la verità

    Ucraina: una guerra pianificata per i media

    In un'era di Open Source Intelligence, gli analisti conoscono il campo di battaglia con grande precisione e costruiscono mappe digitalizzate. Ma alla gran parte dell'opinione pubblica viene fornita un'informazione orientata alla propaganda che non corrisponde alla realtà
    20 dicembre 2023 - Alessandro Marescotti
  • Guerra e disinformazione: piccola guida di autodifesa
    MediaWatch
    Come viene costruita la percezione mediatica dei conflitti militari

    Guerra e disinformazione: piccola guida di autodifesa

    La narrazione mediatica in ambito militare è un potente strumento per modellare le percezioni del pubblico e influenzare il sostegno o l'opposizione alle operazioni militari. La verifica delle notizie richiede tempo e attenzione, ma è fondamentale per non farsi manipolare da false informazioni.
    11 ottobre 2023 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)