Un'abile propaganda distorce l'approccio alla tecnologia

Perché il 5G non è necessario alla scuola

La connessione ad alta velocità, sia ai PC sia agli smartphone, si può realizzare partendo dalla fibra e da reti WiFi che garantiscano l'accesso a tutti. La rete come bene comune va pensata come condivisione sociale. Per questo il WiFi è preferibile al 5G.
6 settembre 2020

Presentare il 5G come il sistema che consente l'accesso generalizzato all'alta velocità è semplicemente una forma di propaganda.

E' un'abile propaganda verso una tecnologia, pur non essendo la più efficiente in assoluto, che promette profitti più alti e che quindi va presentata come una tecnologia per tutti, necessaria a tutti, strategica per tutti. La cosa non è vera e qui vedremo perché.

Connessione senza fili: in casa è meglio il 5G o il WiFi?

Al di là dell'aspetto sanitario, c'è un punto su cui riflettere: la connessione senza fili ad alta velocità c'è già ed è il WiFi. Il WiFi si sta evolvendo, diventando sempre più performante e veloce. Il WiFi può essere connesso alla fibra, propagandosi mediante hotspot ai dispositivi mobili. Gli ultimi cellulari si stanno ammodernando e oggi possono viaggiare a velocità elevatissime. Ciò avviene senza consumare la banda dell'abbonamento telefonico ma attingendo alla banda che proviene dalla fibra ottica. Tutto questo avviene senza aver bisogno del 5G.

Il 5G è una tecnologia che può superare il divario di velocita che si registrava in passato fra PC e cellulari. Potrà dare l'impressione di poter fare con il cellulare tutto ciò che si fa con il PC. E potrebbe far pensare che tutti i sistemi "fissi" (cavi in fibra, cablaggio degli edifici con reti) siano eredità del passato e che il futuro prescinda dalla fisicità delle reti fatte di cavi. L'accesso dei dispositivi mobili all'alta velocità può avvenire anche a prescindere dal 5G utilizzando tecnologie di condivisione connesse alla fibra

La tecnologia dal punto di vista della pigrizia

Molti si chiederanno: ma in casa non è meglio usare il 5G invece del WiFi?

E anche nella scuola questo ragionamento potrebbe replicarsi per pigrizia e per lo stato di fatiscenza dei cablaggi, oltre che per la fatica di progettare qualcosa di concreto e funzionante: megli affidarsi a chi posiziona le antennine 5G nei pressi delle scuole, che risolvono tutti i problemi. La componente "pigrizia" sta ormai diventando la vera componente strategica. WhatsApp si è diffusa per pigrizia, non perché le email non possano fare le stesse cose, e anche meglio. Ma se analizziamo la tecnologia non in base alla pigrizia le cose cambiano completamente.

A scuola senza il 5G 
Ad esempio in una scuola è possibile creare un'infrastruttura pubblica basata sulla fibra che garantisca il collegamento WiFi a tutti i dispositivi. A casa è possibile avere router che garantiscano una costante connessione ad alta velocità a tutti i dispositivi, sia fissi sia mobili. Stessa cosa nelle aziende.
E' quindi del tutto evidente che, già da ora - portanto la fibra in modo capillare nelle scuole, nelle case e nelle aziende - è possibile garantire l'accesso all'alta velocità sia ai computer sia ai dispositivi mobili.

Il 5G come rete unica di connessione globale

Vedere il 5G come accesso generalizzato all'alta velocità - fino a mettere il WiFi in secondo piano - è una scelta tecnologicamente sbagliata, ad esempio nella scuola.

"Come" connettersi alla rete è una scelta, anche politica.

E se si usa in modo intelligente la fibra e il WiFi si evitano inutili sprechi. Ma qui arriva il punto interessante: la tecnologia 5G viene proposta per avere più velocità o per alimentare un sistema di spreco in funzione del profitto? 

Il WiFi come alternativa al 5G a scuola e a casa

Se quindi l'obiettivo non è perseguire il profitto ma l'efficienza tecnologica e l'utilità sociale, e se l'efficienza tecnologica può essere ottenuta in altri modi, diversi dal 5G, qual è la ragione per cui il 5G viene presentato come treno strategico da non perdere?

Semplice: perché il 5G è la gallina dalle uova d'oro e non si vuole che le uova d'oro le faccia la Cina. Vorremmo avere noi la gallina che fa le uova d'oro.

Ma se il nostro ragionamento viene orientato su finalità sociale, allora il tutto cambia.

Ripeto: il WiFi è un sistema di connessione senza fili che rende inutile il 5G in vari contesti. Lo rende inutile perché più costoso e meno stabile. Oltre che più inquinante rispetto al WiFi in termini di sovvraccarico dei campi elettromagnetici.

La scuola non ha bisogno del 5G

Nella scuola non serve il 5G ma il WiFi veloce. Dal punto di vista del consumo critico stiamo abdicando alla nostra funzione se ci accodiamo alla grancassa del 5G presentato come unica soluzione per consentire l'alta velocità per il futuro.

Dobbiamo avere il coraggio di mettere in discussione il cosiddetto ruolo strategico del 5G. Nelle case e nelle scuole useremo il WiFi, non il 5G. E se non lo faremo è perché abbiamo abdicato alla nostra capacità critica fino a non comprendere che tecnicamente a casa e a scuola i nostri dispositivi vanno connessi wireless alla fibra tramite router e hotspot.

E chi userà il 5G sul cellulare lo farà al 99% non per reale necessità ma per semplice cedevolezza rispetto alla pubblicità. Una serie di articoli possono confermare le basi tecniche di questo ragionamento.

In uno di questi si legge ad esempio: "E' ovvio che i "provider" di linea telefonica vorrebbero che le aziende utilizzassero la rete mobile come tecnologia principale eliminando Ethernet e WiFi: sarebbe la gallina dalle uova d'oro del nuovo millennio".
E' chiaro il concetto?
La gallina dalle uova d'oro siamo noi, quando - per il nostro analfabetismo tecnologico e per la nostra cedevolezza verso la pubblicità - penseremo che senza il 5G non potremo partecipare all'alta velocità e che i nostri cellulari saranno lenti e vecchi senza il 5G. Una cosa da comprendere è che la fibra è in grado già da ora di fornire alta velocità non solo ai computer collegati a cavi ma anche ai cellulari.

Un 5G per utente o un WiFi per tutti?
Ad esempio nella scuola alcuni pensano di diffondere le connessioni wireless con SIM-card. Perché? Perché progettare una rete capace di sostenere le connessioni di tutta la scuola è cosa complessa da progettare. Ma se si sa fare, ed è possibile, si offre un WiFi condiviso e veloce per tutti. E soprattutto comune. E' la scelta dei beni comuni. Mentre andare verso le SIM-card e il 5G è la strada opposta rispetto ai beni comuni.
Infatti il 5G, si legge in una pubblicazione tecnica, è "payperuse" (necessità di abbonamento a pagamento per ogni singolo utente) mentre il WiFi può essere condiviso con tutti gratuitamente.
Precisiamo: anche il 5G può essere condiviso con appositi dispositivi. Ma con quali costi di banda?
Il WiFi in sostanza è più indicato ed economico rispetto al 5G per la banda larga e il suo uso sociale. Ed è anche più stabile.

Verso una società dei beni comuni
Se si vuole andare verso una società dei beni comuni - e la connessione ad alta velocità deve diventare un diritto di tutti - la scelta strategica vada fatta sulla fibra e sul wifi di nuova generazione.
L'uso sociale delle connessioni wireless è consentito dalla fibra e le scuole possono essere il luogo dove - senza il 5G - si può garantire l'accesso a tutti ad alta velocità.

L'accesso a Internet è stato riconosciuto come un diritto umano. E quindi va usata una tecnologia che consenta la condivisione di tale accesso.

La fibra consente l'alta velocità e la condivisione fra più utenti, sia in casa, sia a scuola, sia nelle aziende. Questo assetto basato sulla fibra garantisce una condivisione più veloce e stabile a costi minori e con un impatto elettromagnetico inferiore. Avere telefonini a 5G è una cosa non indispensabile se c'è una buona programmazione pubblica che garantisca la capillarità della fibra. E una volta arrivata la fibra capillarmente si creano delle aree di condivisione WiFi ad alta velocità. A questo punto lo spazio per il 5G si restringe ad usi di nicchia, lì dove la fibra non arriva, o per applicazioni molto specifiche e mirate, ad esempio nel settore delle automobili connesse a reti. Per diffondere il 5G bisognerà creare bisogni indotti, molti dai quali alienanti; vedremo ad esempio nelle pizzerie le persone usare il 5G per nuovi supervideogiochi e mostrarlo agli amici invece di parlare, discutere e socializzare il proprio vissuto. Ma sulla base delle attuali esigenze, si può portare l'alta velocità sul lavoro e in casa, anche senza fili, senza il 5G.

L'analfabetismo tecnologico: ragazzi senza PC ma col cellulare

Oggi si sta assistendo ad una distorsione dell'approccio alla tecnologia per ragioni commerciali ed extra tecnologiche. Ad esempio tanti studenti hanno il cellulare costoso ma non hanno il computer. Il mercato del cellulare è più redditizio e ha un indotto più interessante in termini di consumi connessi. Ecco perché molte famiglie comprano cellulari costosi ai figli invece di PC e normali cellulari, e ciò avviene sulla spinta dell'insistenza dei ragazzi che pensano di poter fare con il cellulare tutto ciò che si fa con il PC. Cosa non vera.

A scuola scopriamo che famiglie e ragazzi spendono i soldi non per ottenere risultati migliori ma solo perché abbindolati dalla pubblicità che li illude che il cellulare sia il futuro, mentre per gli usi educativi il PC rimane imprescondibile. Nelle famiglie italiane si spende di più per avere di meno e per scoprire ala fine che con i cellulari non si possono usare software ideonei a scopi professionali o educativi.Rispetto alle attuali esigenze come quelle di una scuola connessa in modo stabile e veloce occorre pertant rivedere completamente la cultura della rete e dei dispositivi.

E, sottolineiamolo fino alla noia, anche i cellulari degli studenti possono fruire del wifi veloce senza il 5G. Il 5g non serve a scuola. Ma, chissà perché, il futuro della scuola viene associato alla diffusione del 5G quando ciò non è vero.

Note: Fonti informative per questo articolo

5G o WiFi: come e cosa scegliere?
https://www.corrierecomunicazioni.it/whitepapers/wi-fi-o-5g-ecco-qual-e-la-scelta-migliore-per-le-imprese/

Ecco perché il WiFi sopravviverà anche al 5G
https://www.alfacod.it/blog-wifi-sopravvive-5g

Il 5G al posto della fibra ottica in casa? Non è ancora il momento, ecco perché
https://www.ilsole24ore.com/art/il-5g-posto-fibra-ottica-casa-non-e-ancora-momento-ecco-perche-AD1ggBX

Internet a casa, il 5G ancora non permette di rimpiazzare la connessione domestica
https://www.repubblica.it/tecnologia/mobile/2020/06/10/news/internet_a_casa_il_5g_ancora_non_permette_di_rimpiazzare_la_connessione_domestica-258847174/

Il 5G prenderà il posto delle connessioni casalinghe?
https://www.lastampa.it/tecnologia/news/2020/01/13/news/il-5g-prendera-il-posto-delle-connessioni-casalinghe-1.38315485

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