Didattica a distanza per educare alla cittadinanza

Didattica a distanza: l’altro e l’altrove

La scuola non può essere più rappresentata unicamente come uno spazio meramente fisico: la didattica a distanza pone in contatto con l'altro e l'altrove. La partecipazione a comunità virtuali di scuole genera motivazione tra gli studenti e nuove metodologie derivanti dall’apprendimento cooperativo.
Laura Tussi25 novembre 2020

Didattica a Distanza: l'altro e l'altrove


L’immagine della scuola non può essere più rappresentata unicamente come uno spazio meramente fisico. Soprattutto in questa tragica congiuntura dominata dalla pandemia. Inizia a emergere una rete digitale invisibile che sta modellando poco a poco una nuova struttura architettonica a cui è il caso di prestare molta attenzione.

L’introduzione di una tecnologia come Internet all’interno delle classi offre infatti un grande ventaglio di opportunità: metodologiche, di rafforzamento delle relazioni tra classi e comunità diverse, di gestione della conoscenza concepita nella scuola stessa. L’organizzazione di una scuola collegata in rete al suo interno a sua volta, si integra in una rete di scuole e implica la creazione di importanti contenuti e servizi educativi, promossi grazie anche all’iniziativa pubblica e privata, che si integrano nell’ecosistema delle reti, nella presenza e partecipazione per via telematica della comunità dei genitori alla vita scolastica, di nuove forme di preparazione, sviluppo e accompagnamento delle azioni di insegnamento e apprendimento a distanza e l’accesso ai contenuti e la partecipazione alle attività da parte degli studenti in questo nuovo scenario. Queste sono alcune delle caratteristiche derivanti dall’architettura digitale che si sta edificando.

Con la proposta educativa della didattica a distanza si intende la scuola come una rete umana formata da genitori, docenti e studenti che interagiscono tra loro, insegnando e imparando. Persone che considerano il lavoro di gruppo e lo scambio di opinioni come fondamentali per raggiungere gli obiettivi della comunità educativa, convinti che nella scuola si generi conoscenza e che questa conoscenza sia una visione dei suoi prodotti più importanti. Si configura così uno scenario in cui, oltre alla via di comunicazione orale tra genitori, insegnanti e studenti, si dispone di una rete didattica che permette la comunicazione senza bisogno che tutti siano presenti nello stesso momento. Sono già numerosi i gruppi di studenti che lavorano insieme, dai luoghi più disparati del mondo, e che sono capaci di comprendere i punti di vista di tutti e di arricchirsi reciprocamente entro un ampio quadro di insieme della realtà, sempre meno locale e sempre più universale.

Ma non è possibile condividere se non si ha qualcosa da offrire all’altro: infatti, il rischio di limitazioni indiscriminate aumenta, così come il rischio di assunzioni di valori contraddittori e privi di radici.
Infatti, nel tempo della globalizzazione è particolarmente importante affermare la propria cultura, essere consapevoli di ciò che siamo come persone, come comunità culturali, interessarsi dei propri valori e avere così un solido termine di paragone per la comunanza di ciò che è diverso. Anche in tale ottica, e coniugando la conoscenza del proprio contesto locale con la sfera globale, sembra particolarmente significativa l’esperienza della didattica a distanza.

Proposta metodologica

La partecipazione a una comunità virtuale di scuole genera grande motivazione tra gli studenti e ne facilita l’apprendimento grazie all’opportunità di comunicare con compagne e compagni di altri luoghi, con i quali si stabiliscono relazioni di amicizia, venendo a contatto con realtà geografiche, culturali e sociali diverse raccontate direttamente da persone che vivono altrove, non solo più attraverso i libri di testo.
Nell’attuale concezione di reti educative si attribuisce priorità al concetto di reti di persone rispetto a quello di reti informatiche. La tecnologia è lo strumento che facilita lo scambio di idee, i documenti e la costruzione di una rete di relazioni personali tra i partecipanti.

Con la didattica a distanza, gli insegnanti sperimentano nuove metodologie di lavoro nate grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le quali rappresentano la struttura delle attività poi utilizzabili in altri contesti didattici.

I progetti della didattica a distanza implicano la formazione di insegnanti e alunni all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, intendendo per formazione non soltanto l’acquisizione delle capacità tecniche per l’utilizzo del computer, ma anche e soprattutto la scoperta di nuove possibilità metodologiche derivanti dall’apprendimento cooperativo della nuova architettura dell’informazione derivante dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con le sue nuove forme di organizzazione, trattamento, immagazzinamento e ricerca dell’informazione stessa.

I vari progetti offrono un orientamento pedagogico didattico agli insegnanti, suggerimenti per il lavoro degli alunni e un’animazione telematica continua, affinché l’interesse dei partecipanti non venga meno. Approfondendo il tema del cambiamento metodologico, è possibile, in un momento in cui le tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno un ruolo importantissimo, individuare come funzione importante il progetto della didattica a distanza che contribuisce alla spinta a favore di un nuovo paradigma educativo universale.

Articoli correlati

  • Simona Atzori a Finale Ligure
    Sociale
    In provincia di Savona un incontro il 19 ottobre

    Simona Atzori a Finale Ligure

    Nata senza braccia, ha superato ogni ostacolo per realizzare il suo sogno, quello di danzare e di creare. Il suo messaggio è chiaro: non esistono limiti impossibili da superare. Simona Atzori, ballerina, pittrice e scrittrice, racconterà la sua storia.
    12 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia
    Migranti
    Dobbiamo indagare alle radici del fenomeno o non lo risolveremo mai

    Razzismo istituzionalizzato e razzismo sistemico in Italia

    Non permettiamo che le istituzioni siano così disumane! CPR, profilazione razziale, tempi biblici della burocrazia che costringono migliaia di persone a vivere senza cittadinanza italiana; il tokenismo, il minority stress. Il razzismo disumanizza anche chi si trova in posizione di privilegio.
    24 giugno 2024 - Maria Pastore
  • Primo premio per le Secondarie di I grado all'I.C. "A. Manzoni" di Mottola
    Scuola
    Concorso regionale PROACTIVE TRAINING 3

    Primo premio per le Secondarie di I grado all'I.C. "A. Manzoni" di Mottola

    Proactive Training è un progetto che promuove l’educazione all’imprenditorialità e la creatività a scuola, attraverso un percorso di orientamento, di conoscenza di sé e delle proprie attitudini.
    19 giugno 2024 - Virginia Mariani
  • Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara
    Ecologia
    La cittadinanza jonica si è mobilitata

    Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara

    Oltre dieci associazioni della provincia di Taranto si sono attivate per salvare il fiume Tara dal progetto di dissalatore che lo distruggerebbe e aumenterebbe la contaminazione delle acque del mare. “Ci si salva soltanto assieme!”, come ha detto Papa Francesco.
    19 marzo 2024 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)