Napoli consegna a Stella Assange il certificato di cittadino onorario attribuito al marito Julian
Hanno parlato, oltre al sindaco, i consiglieri proponenti dell’iniziativa, Sergio d’Angelo e Antonio Bassolino e i rappresentanti di Rete No Bavaglio e di Free Assange Napoli, che hanno sostenuto strenuamente da mesi questa iniziativa. Tutti hanno espresso apprezzamento e ammirazione per il giornalismo pionieristico del cofondatore del sito WikiLeaks.
In che cosa consisteva l’innovazione che Assange ha portato al giornalismo? Checché ne dicano i suoi detrattori, Assange non sottraeva affatto, con mezzi illeciti, i documenti scottanti che pubblicava sul suo sito WikiLeaks; invece, sono state le sue fonti a portargli spontaneamente le prove degli scandali governativi o aziendali di cui venivano a conoscenza. E l’hanno fatto in quanto Assange ha saputo garantire la protezione assoluta delle loro identità, tramite algoritmi crittografici di sua invenzione che neanche la CIA o la NSA sono riusciti a penetrare. Così, invece di correre appresso alle notizie, Assange se le faceva consegnare volontariamente dalle sue fonti: un vero capovolgimento di paradigma del giornalismo investigativo. E ha fatto tutto ciò con l’unico scopo di tutelare il nostro diritto di sapere quello che fanno realmente i nostri governanti in nostro nome.
La cerimonia al Maschio Angioino è stato solo uno dei tanti eventi che gli attivisti di Free Assange Napoli hanno organizzato per Stella Assange. Il giorno precedente le hanno fatto visitare il centro per vedere le opere da loro realizzate per Assange – come il chiosco in disuso tappezzato di finte pagine di giornale che lo elogiano. In seguito, Stella ha partecipato a un incontro-dibattito all’ex Asilo Filangieri sulle bugie di guerra, con Sara Chessa, Michele Giorgio (inviato de il manifesto dalla Palestina) e l’ex deputato ora reporter Alessandro Di Battista. Infine c’è stata la proiezione di un film su Assange, “Hacking Justice”, presso il Giardino Liberato.
Il titolo della conferenza stampa di Stella Assange, “Verso il Day-X”, fa riferimento al giorno fatidico che sta per arrivare, forse entro un mese. Attualmente, suo marito è tenuto in custodia cautelare nella prigione londinese di Belmarsh, in attesa di essere estradato negli Stati Uniti per un processo e una probabile sentenza di 175 anni di carcere duro. Ma i suoi legali hanno contestato la legittimità dell’estradizione e l’Alta Corte britannica dovrà pronunciarsi in merito: quel giorno viene chiamato “Day-X” e attivisti in tutto il mondo si stanno preparando per contestare un’eventuale rigetto del ricorso.
Gli attivisti pro-Assange napolitani, attivissimi, hanno anche allestito una mostra dedicata a Julian Assange nella Sala Armeria del Maschio Angioino, con i disegni di Gianluca Costantini, “The Social Drawing”, e le fotografie di Antonietta Chiodo in collaborazione con Free Assange Italia. Hanno anche previsto proiezioni sulle facciate di vari edifici napoletani e una live performance a cura di SOCIALaser.
Gli eventi in onore di Stella Assange si sono conclusi ieri, sabato 11 novembre, con una mostra in piazza Dante e la musica di Dolores Melodia.
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