Il quotidiano pacifista
In un contesto associativo sempre più frammentato, l'esigenza di unire le forze per promuovere la pace, il disarmo e la giustizia sociale diventa sempre più urgente. PeaceLink, da sempre impegnata nel mediattivismo, ha lanciato un ambizioso progetto: il bollettino pacifista Albert. Albert vuole essere la voce della ragione in tempi di guerra.
Un ponte tra le realtà per la pace
Questo nuovo strumento di comunicazione ha l'obiettivo di connettere le diverse realtà che sul territorio nazionale e internazionale si dedicano alla promozione della pace, della cultura, dell'ambiente e della lotta alle disuguaglianze. Superando le barriere dell'individualismo e dell'autoreferenzialità, Albert si propone come un luogo di raccolta e scambio di idee, dove le voci della pace possano trovare sintesi e diffusione.
L'importanza dell'azione collettiva
L'esperienza ci insegna che solo attraverso l'azione collettiva è possibile raggiungere obiettivi significativi. E' fondamentale promuovere un confronto tra tutti coloro che condividono gli stessi ideali, superando le divisioni e le frammentazioni che a volte caratterizzano anche il movimento pacifista.
L'importanza di fare rete
Alex Zanotelli, da sempre un punto di riferimento per PeaceLink, ha più volte sottolineato l'importanza di fare rete. È proprio attraverso la costruzione di reti comunicative ampie e inclusive che possiamo moltiplicare la nostra forza e il nostro impatto sulla società.
Il mediattivismo come strumento di cambiamento
Il mediattivismo rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere l'azione collettiva. Grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, è possibile superare le distanze geografiche e creare comunità virtuali in grado di mobilitare l'opinione pubblica e influenzare le decisioni politiche.
Cosa possiamo fare con Albert
Il bollettino pacifista Albert rappresenta un passo importante verso la costruzione di una rete comunicativa per la pace. Albert ti aspetta ogni giorno su www.peacelink.it e puoi diffonderlo sui social, con le email e tramite tutti i tuoi contatti WhatsApp e Telegram. Albert ha cadenza quotidiana, si aggiorna e si rigenera durante la giornata grazie alla velocità dell'Intelligenza Artificiale generativa. Unendo le nostre forze e le nostre competenze, possiamo contribuire a migliorare l'informazione, a costruire un flusso continuo e leggibile, e a renderla ordinata ed efficace per gli scopi del movimento per la pace. Con Albert possiamo costruire il "quotidiano pacifista". Mentre gli altri, giorno dopo giorno, organizzano la guerra, noi - giorno dopo giorno - possiamo organizzare l'informazione per la pace.
Articoli correlati
- Albert, il bollettino quotidiano pacifista
"Il 4 Novembre sosteniamo i disertori"
Il 4 novembre, di fronte al Consolato generale d’Ucraina a Milano, si tiene un presidio per chiedere un diritto fondamentale: la possibilità di asilo e permesso di soggiorno per chi rifiuta la guerra. E in tutt'Italia nelle scuole e nell'università si promuove "Stop Genocide Day".3 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano
Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Amnesty alla Russia: "Stop all'indottrinamento nei territori occupati"
Nei territori occupati, i libri di testo ucraini sono stati eliminati dalle scuole e sostituiti con testi di propaganda russa. La lingua ucraina è stata bandita dall’insegnamento, e ai bambini viene ripetuto che “se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto ciò che vedi e sai su di essa”.1 novembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
L’Assemblea Generale dell'ONU vota contro l’embargo USA su Cuba: il mondo dice basta
L’Assemblea Generale dell'ONU ha espresso in modo schiacciante il suo sostegno a Cuba, ribadendo con 187 voti a favore su 193 la richiesta di porre fine all’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti all’isola.31 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network