Costruire le alternative digitali

Intelligenza Artificiale per la pace: un nuovo corso di formazione

PeaceLink e Pax Christi rinnovano l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’Intelligenza Artificiale generativa di testi. Il corso si propone come un aggiornamento rispetto alle importanti novità emerse di recente.

Nel 2023 Papa Francesco ha scelto un tema inedito e quanto mai attuale per il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2024: «L'intelligenza artificiale sia etica e per la pace». È a partire da questo messaggio che Pax Christi e PeaceLink hanno avviato una collaborazione per promuovere un percorso formativo di Intelligenza Artificiale per la pace. L'Intelligenza Artificiale per la pace

Lo scorso anno era stato organizzato il primo corso di Intelligenza Artificiale per la pace conclusosi a maggio. Quest'anno ne è stato avviato un secondo. La prima sessione online si è tenuta il 2 aprile scorso. Questo primo incontro del corso “IA per la pace” ha presentato un percorso formativo che fosse aggiornato rispetto alle novità emerse nel campo dell'Intelligenza Artificiale generativa di testi. L'obiettivo è sempre quello di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa a servizio dell’attivismo nonviolento.

Usare l'IA per la guerra o per la pace?

La sessione introduttiva del 2 aprile scorso (di cui verrà reso disponibile da Pax Christi il video) ha messo subito in luce il carattere ambivalente dell’IA. Da un lato, assistiamo all’integrazione di algoritmi intelligenti nei droni militari e nei programmi di armamento come il GCAP (Global Combat Air Programme), che vede coinvolta l’azienda Leonardo e richiede personale specializzato in ambiti STEM. Dall’altro, ci interroghiamo su come orientare questa tecnologia verso finalità di pace, in grado di rafforzare la cittadinanza attiva, la comunicazione nonviolenta e il mediattivismo.

Come generare testi pacifisti

Il cuore della prima sessione è stato la presentazione di un percorso di conoscenza dei vari Large Language Models (LLM) e di come utilizzarli nella produzione di pagine web e di testi. L'obiettivo è quello di ricondurre gli LLM nella produzione testuale utile in ambito pacifista. I partecipanti sono stati invitati a un uso critico, etico e consapevole di queste tecnologie per generare, rielaborare e sintetizzare contenuti testuali a supporto di campagne per la pace e percorsi educativi nonviolenti.

Durante il primo incontro si è parlato di:

  • come generare testi coerenti con una cultura di pace e un linguaggio nonviolento;

  • quali metidologie utilizzare per migliorare la velocità di comunicazione dei movimenti pacifisti;

  • come strutturare prompt efficaci per guidare l’IA nella generazione di testi capaci di controbattere in tempo reale alla disinformazione militare.

È stata anche proposta una riflessione sulle potenzialità dell’IA generativa opportunamente orientata e personalizzata, con esempi pratici. Ad esempio si è chiesto a ChatGPT (opportunamente "personalizzato" e "rieducato") di scrivere un articolo critico sull’ipotesi di un coinvolgimento europeo con truppe sul campo in Ucraina, sollevando interrogativi su un possibile rischio di escalation militare.

Scrivere per la pace, contrastare la propaganda di guerra

Il corso prosegue il 9 aprile con un laboratorio dedicato alla personalizzazione di ChatGPT per generare testi pacifisti: comunicati, articoli, materiali educativi, post social. L’obiettivo è contrastare i luoghi comuni, la propaganda di guerra, le narrazioni atlantiche, promuovendo un linguaggio coerente con i valori della nonviolenza e un tono argomentativo antitetico rispetto alle logiche, purtroppo diffuse, della "guerra giusta".

Il terzo incontro, previsto per il 15 aprile, sarà incentrato sulla ricerca e sulla verifica dell’informazione con strumenti avanzati per:

  • caricare documenti, note e articoli, e creare archivi in grado di far "allenare" l'IA su basi utili per ottenere sintesi, rielaborazioni e analisi utili in risposta a domande da noi poste in linguaggio naturale; ad esempio sarà mostrato come l'IA può esplorare - una volta poste da noi delle domande specifiche - gli archivi della Strage di Brescia del 1974 facendo emergere gli intrecci fra neofascismo e le strutture della Nato di allora.

  • esplorare molteplici siti web in cointemporanea per ottenere in real time risposte documentate scandagliando fonti affidabili, costruendo una metodologia di interazione molto utile per chi pratica fact-checking e scrive testi che siano sempre aggiornati.

Come personalizzare l'IA

Nel corso è stata illustrata la differenza tra la “memoria a breve termine” (il prompt) e la “memoria a lungo termine” (la finestra di contesto permanente). La finestra di contesto rappresenta infatti la quantità di informazioni che un LLM può utilizzare per produrre risposte coerenti. Per ottenere una "coerenza pacifista" nelle rsposte occorre imparare a personalizzare un LLM o a generare vari profili. Mantenere una “coerenza pacifista” nei testi generati è una sfida che richiede creatività, conoscenza dei meccanismi dell’IA e competenze digitali critiche di nuova generazione.

Promuovere bollettini ed eventi nowar

La prima sessione del corso si è conclusa con una proposta operativa: rafforzare l’alleanza tra PeaceLink e Pax Christi per promuovere eventi, costruire un database collaborativo, diffondere il bollettino Albert, organizzare momenti formativi e ideare nuove campagne per l’uso pacifista dell’IA.

E' del tutto naturale che vi sia una ripulsa verso l'IA, viste quelle che sono le applicazioni negative, catastrofiche e distruttive. E' del tutto ovvio che questa enorme potenza digitale, messa al servizio del profitto e della guerra, sia percepita come un percicolo da cui difendersi.

Ma - come nel 1991 cominciammo a esplorare la telematica per la pace - è oggi venuto il momento di esplorare anche l'IA per la pace, un'Intelligenza Artificiale ancora acerba e con tanti aspetti che non ci soddisfano, a partire dai modelli che sfuggono per tanti aspetti al nostro controllo ma che possono, per altri aspetti, essere piegati alla nostra volontà se progettiamo competenze e formiamo conoscenza approfondita e utile ai nostri scopi. Andare controcorrente

Andare controcorrente, costruire le alternative digitali

In un mondo in cui vengono investiti miliardi di dollari e di euro per piegare l'IA verso scopi di guerra, questo corso di propone di andare controcorrente. Con pochissime risorse ma con tanta determinazione.

La tecnologia può essere piegata ai nostri scopi e diventare alleata della pace. Occorre fare un grande lavoro di approfondimento della tecnologia e degli algoritmi. Se questo impegnativo lavoro di ricerca diventa strumento di contraddizione - e se viene messo al servizio della verità, della giustizia e della dignità umana - allora potremo dire di aver aperto una breccia nel futuro per andare controcorrente e costruire le alternative digitali.

Note: Iscrizioni ancora possibili al seguente link
https://forms.gle/c7aF8LuoBrnrXR8r6

Per informazioni e contatti:
Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.org

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