Microsoft, multa di 500 milioni pagata in contanti alla Ue
BRUXELLES - Una somma di 497,2 milioni di euro versata in contanti. E' la multa che la Microsoft ha pagato alla Commissione Europea per abuso di posizione dominante. Per sospendere il pagamento, in attesa della sentenza della Corte europea dopo il ricorso, la Microsoft avrebbe dovuto dimostrare che quell'uscita causava un "danno ingente e permanente". Ma non è così. Quindi ha pagato con un versamento in contanti su un conto bloccato dell'esecutivo Ue.
Il trasferimento del denaro è avvenuto lunedì scorso, ultimo giorno disponibile in base alla sentenza Ue. Microsoft aveva la possibilità di presentare una semplice garanzia bancaria, valida fino al giorno della sentenza della Corte europea di giustizia presso la quale l'azienda Usa ha già presentato ricorso. Servendosi della garanzia, Gates avrebbe dovuto pagare un tasso di interesse all'istituto di credito che garantiva la somma: con un versamento in contanti questo problema non si presenta.
La Microsoft ha inoltre presentato ricorso presso la Corte Ue per congelare i rimedi imposti dalla Commissione allo scopo di ristabilire la concorrenza nel mercato informatico. Insieme alla multa, Bruxelles ha infatti imposto a Microsoft di commercializzare una versione di Windows senza il software multimediale "Windows Media Player".
Proprio in virtù dell'appello presentato dai legali di Microsoft, domenica scorsa la Commissione aveva deciso di sospendere l'applicazione dei rimedi fino al pronunciamento della Corte. Il colosso Usa non ha invece chiesto di bloccare la riscossione della multa in quanto - secondo fonti di Bruxelles - "difficilmente avrebbe potuto dimostrare che versando quella somma avrebbe corso il rischio di subire un danno ingente e permanente" così come previsto dai regolamenti della Corte.
Articoli correlati
- Scheda tecnica
Comparazione delle spese militari russe con quelle di UE più Regno Unito
Nel 2024, la Russia ha stanziato 145,9 miliardi di dollari per la difesa, mentre i Paesi europei della NATO, Regno Unito incluso, hanno speso un totale di 457 miliardi.6 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - Le motivazioni economiche
La guerra come business: il caso del Congo
l governo congolese e le Nazioni Unite - riferisce oggi l'agenzia DIRE - denunciano il coinvolgimento diretto dell'esercito del Ruanda nel sostegno ai ribelli dell'M23. Le motivazioni? L’accesso ai giacimenti di coltan, cobalto e rame, risorse essenziali per l’industria elettronica globale.4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - La rete denuncia l'atteggiamento dell’Unione Europea, accusata di sostenere il regime ruandese
Goma sotto occupazione: l'appello della rete "Insieme per la Pace in Congo"
Una gravissima violazione del diritto internazionale e dell’integrità territoriale della Repubblica Democratica del Congo. L’occupazione della città e dell’intera provincia del Nord-Kivu – non è casuale: qui si concentra l’80% del coltan mondiale, minerale essenziale per l’industria tecnologica29 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink - La dichiarazione del Presidente del Consiglio Europeo
"Se vogliamo la pace prepariamoci alla guerra"
Queste parole di Charles Michel sono pericolose e fuorvianti. Esempio lampante è la storia dell'antica Roma, spesso citata a sostegno del "si vis pacem, para bellum". I Romani usarono quel detto non per costruire la pace ma per imporre una storia costellata di guerre di conquista19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network