Un pizzico di open source a Ravenna

Il voto del Consiglio comunale avvicina il comune romagnolo alle piattaforme aperte. Primo passo: indagine conoscitiva, per capire se davvero conviene
26 ottobre 2004
Punto Informatico

Ravenna - Un Ordine del Giorno presentato dal consigliere comunale Andrea Maestri è stato approvato dal Consiglio comunale di Ravenna, una decisione che spiana la strada all'introduzione del software open source nelle infrastrutture informatiche del municipio romagnolo.

Il testo dell'Ordine del Giorno (qui in.pdf) ricalca da vicino documenti analoghi che sono stati approvati in alcune altre città italiane nelle quali le amministrazioni comunali hanno iniziato a valutare la possibilità di abbracciare le piattaforme aperte.

Ad annunciare l'esito della decisione è stata la Free Software Alliance, associazione che ha applaudito la scelta di realizzare una indagine conoscitiva "sull'impiego delle risorse informatiche all'interno degli uffici comunali, tesa a verificare in concreto la possibilità di introdurre e/o diffondere l'utilizzo del software libero, alla luce dei benefici rilevabili in termini economici, di funzionalità e di promozione delle libertà fondamentali".

Non solo. L'OdG approvato impegna anche a spingere l'open source nelle strutture scolastiche e accademiche locali e ad adottare formati aperti nelle comunicazioni con i cittadini.

L'OdG, contro cui ha votato contro soltanto Forza Italia, secondo Free Software Alliance può "incentivare le economie locali" nonché spingere anche altre realtà cittadine ad iniziare un cammino verso il software libero.

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