E' la fine di un'epoca...

Leggo da "Punto Informatico" una notizia che mi lascia perplesso: la Radio Svizzera Internazionale, nota in tutto il mondo per i suoi programmi per l'estero sulle onde corte, ha deciso di far chiudere i battenti alle proprie emittenti in onda corta e via satellite.
28 ottobre 2004

... E balenano i ricordi personali, dei lunghi periodi di ascolto fin da quando, me ragazzino, costruivo le mie prime radio a valvole (e fu proprio la Radio Svizzera la prima emittente che riuscii a captare!), e una tristezza di cui è difficile far rendere partecipi amici o conoscenti non "toccati" da questa passione.

Oramai sembrerebbe il web il veicolo principale delle informazioni. Eppure, pensiamoci un attimo, quanti sono i Paesi, quanti sono i popoli che non hanno accesso alla grande Rete mentre il semplice uso di una radio fornisce loro un mezzo importantissimo per conoscere culture diverse e sentirsi parte del mondo?
La Radio Svizzera ha sempre significato un certo stile informativo e una discreta indipendenza di vedute. Togliere l'accesso via etere, lasciare solo al web il potere mediatico dell'emittente elvetica, significa allora tagliare fuori una discreta parte del pianeta dai suoi interessanti programmi.



28/10/04 - News - Berna - Il 30 ottobre swissinfo/Radio Svizzera Internazionale (SRI) trasmetterà per l'ultima volta i suoi programmi radiofonici in onde corte e via satellite. Termina così, dopo quasi 70 anni, un capitolo della storia radiofonica svizzera.

Si chiude, in effetti, una pagina di storia. Radio Svizzera Internazionale cominciò a trasmettere in onde corte nel 1935. Durante la Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda ha continuato a trasmettere da quella singolare posizione neutrale mantenuta dalla Svizzera. Trasmetteva in nove lingue (italiano, tedesco, francese, romancio, inglese, spagnolo, portoghese, arabo, esperanto) e rientrava nel novero delle emittenti più ascoltate - e più in vista - del mondo intero.

"Il crollo della Cortina di ferro - spiegano ora quelli di SRI - l'avvento della tecnologia satellitare e di internet hanno sancito via via la fine delle onde corte. Il riorientamento strategico dell'azienda, approvato dal Consiglio federale nel 1999, ha guidato i primi passi di swissinfo/SRI nell'era di internet".

Sì, perché la Radio Svizzera Internazionale ha già da allora iniziato a spingere meno sulla programmazione radiofonica tradizionale per concentrarsi invece su una nuova programmazione, quella web. Tanto che nel 1999 è stato lanciato il portale swissinfo.org accessibile in nove lingue, tra cui arabo, giapponese e cinese.

"I contributi audio - continua la Radio - sono tuttora disponibili sul sito di swissinfo. I servizi radiofonici su determinati temi, sulle votazioni e sulle elezioni possono essere ascoltati in formato mp3 o scaricati per essere usati direttamente nei programmi radiofonici. Una strategia che ha portato i suoi frutti: www.swissinfo.org registra 8.5 milioni di consultazioni al mese".

Ma perché abbandonare le onde corte che in fondo ancora oggi veicolano moltissimi contenuti in tutto il mondo? Secondo Nicola Lombard, direttore di RSI, "internet non può sostituire la radio. In compenso, su www.swissinfo.org possiamo offrire una moltitudine di informazioni che la radio non avrebbe mai potuto permettersi. Disponiamo di tantissime informazioni di qualità a proposito della Svizzera che mai, in passato, avremmo potuto immaginarci".

L'ultimo giorno di trasmissione per la RSI sarà una celebrazione di tanti anni di attività, con la replica di interviste a personaggi del calibro di Max Frisch o Friederich Durrenmatt e via dicendo.

Note: L'indirizzo web di Radio Svizzera Internazionale: http://www.swissinfo.org
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