Brevetti, la grande campagna per il NO
Monaco - Riparte da qui, da Monaco di Baviera, una grande campagna per impedire che si concretizzi quel che è legittimo temere, che l'Europa si doti cioè degli stessi brevetti sul software che già imperversano negli Stati Uniti.
A coordinare uno sforzo che vede il sostegno di aziende come 1&1, Red Hat e MySQL AB, è il sito http://www.nosoftwarepatents.com/ che, disponibile in 12 lingue, cerca ancora una volta di sollevare attenzione attorno ad un problema che presto potrebbe abbattersi con prepotenza sulla libertà di sviluppo nel Vecchio Continente.
La nuova campagna è animata da Florian Muller della SWM Software-Marketing, secondo cui "i brevetti sul software sono usati per scopi anti-concorrenziali, per ridurre l'innovazione e possono pesare gravemente sull'economia e la società". "Alla fine del giro - ha raccontato ai reporter - creano più ingiustizia che equità. C'è solo un piccolo gruppo di persone nel sistema dei brevetti che se ne avvantaggerebbe, e alcune grandi corporation americane hanno ulteriori ragioni".
"Noi - ha dichiarato - ci rivolgiamo a tutti affinché sostengano questa campagna. Siamo in una fase decisiva del progetto legislativo". Come noto lo scorso maggio il Consiglio dei Ministri europei ha ribaltato quanto deciso a settembre dall'Europarlamento, di fatto puntando ad introdurre i brevetti all'americana. Oggi si attende che il Consiglio ripresenti la sua disposizione al Parlamento europeo che, in questi casi, generalmente sottoscrive quel che "aggiustato" dal Consiglio dei Ministri. Il rischio, dunque, è che senza un'adeguata pressione sui parlamentari europei possa passare una direttiva che, secondo molti, potrebbe significare la fine del libero sviluppo.
A favore della campagna gioca il fatto che imprese e centri di ricerca e analisi del mercato in queste settimane stanno rendendo pubblica la propria posizione di forte critica, senza nessuna eccezione, nei confronti del nuovo sistema dei brevetti che ha forti probabilità di essere presto introdotto.
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