E intanto il tempo passa...

Un messaggio di Giulio Cipriani che, nei primi del '95 a quasi un anno dal Crackdown italiano, denunciava il tentativo di imbavagliare la telematica amatoriale con le armi della burocrazia e di leggi soffocanti.
16 giugno 2004
Giulio Cipriani (Zero)
Fonte: Area messaggi Legal_bbs.multi della rete MultiNet - 16 febbraio 1995

Altruisti, pazienti, generosi e soprattutto coraggiosi...

Non e' facile trovare una definizione unica che racchiuda tutti i sysops italiani, soprattutto considerando quello che stanno facendo per la telematica italiana..

Gruppi di eroi senza fama ne' gloria che ogni giorno si impegnano a far si' che questo gioco, cosi' bello e cosi' importante, sopravviva...

A volte ignorati, altre volte nascosti nell'ombra, altre ancora tristemente alla ribalta o noti per i loro errori (unica colpa quella di essere umani), ogni mese spendono soldi, spesso di tasca propria, per pagare bollette, per mantenere aggiornati i sistemi, per comperare questo o quell'altro software che il prossimo mese sara' gia' superato..

Ora, dopo tanto tempo passato nell'anonimato, si ritrovano all'improvviso su un palcoscenico sul quale non avrebbero mai voluto salire.. e si trovano a leggere e scrivere copioni che parlano di leggi ipotetiche, di segretezza, di responsabilita' oggettive e soggettive..

Illuminati dalle luci abbaglianti dei riflettori e sotto gli sguardi di centinaia di utenti, si trovano a dover combattere tra il proprio desiderio di vivere questa splendida avventura telematica come un hobby e l'esigenza di proteggersi, di coprirsi, di trasformare questo splendido giocattolo in una macchina regolamentata, squadrata, registrata, ingoiata dagli ingranaggi della burocrazia...

Non si puo' piu' giocare. Non si puo' piu' affrontare questa esperienza con la buona volonta'di chi ha voglia di crearsi una struttura propria, un ambiente proprio... no... e' necessario inquadrare, regolare per definire e chiarire.. gia'.. chiarire.. perche' tutte le cose poco conosciute fanno paura e hanno sempre quel sapore di "sovversivo"

E quindi eccoli qui, di colpo, a fare i conti con un oste decine di volte piu' grande di loro.. Ci hanno spiegato a scuola che in Italia c'e' la democrazia e che l'oste c'e' perche' e' voluto dalla gente.. Ma _questa_ gente, la cosiddetta popolazione telematica, dopo anni vissuti rispettando le durissime regole che si e' creata da sola, ha veramente bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare?


Giulio Cipriani

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