La pirateria al bando

1 giugno 1994
Emanuele Teruzzi
Fonte: PC Shopping giugno '94 (Supplemento di Computer World)

"Copiare software e' un delitto. Aiutateci a combattere la pirateria!", recita lo slogan della campagna condotta da BSA, contro chi copia programmi e commette crimini "contro l'industria del software, sottraendo risorse alla ricerca e pregiudicando l' evoluzione del settore".
Una campagna iniziata nel 1992 che sta portando indiscutibilmente i suoi frutti.
Una buona notizia arriva proprio dal nostro paese. L'Italia, infatti, ha compiuto i progressi piu' significativi nella lotta contro la pirateria del software rispetto agli altri paesi europei. Basta scorgere i dati resi pubblici da BSA per il 1993 per comprendere l'entita' di questo impegno: la percentuale di software illegale e' scesa del 36%, passando dall' 86% al 50% nel 1993.
Una riduzione che ha permesso di contribuire alla crescita dell'industria del software che si e' espansa nello stesso periodo del 331%.
Questo risultato positivo, che andra' in futuro migliorato, non si deve solo alla buona volonta' degli utenti che hanno deciso di investire denaro iin pacchetti non piratati, ma soprattutto all'impegno assunto dallo Stato nell'applicazione di una legge sul diritto d'autore accompagnata da una campagna di sensibilizzazione degli utenti, condotta con seminari, linee telefoniche dedicate, iniziative pubblicitarie a tappeto.
Dato che in Italia non esisteva una normativa esplicita che tutelava il software, la Direttiva CEE per la tutela dei programmi per computer" del gennaio 1992 aveva espressamente richiesto la modifica della legge sul diritto d'autore.
L'attuazione della direttiva CEE ha portato alla stesura di una nuova legge sul diritto d'autore, aprovata nel dicembre del 1992, ed entrata in vigore nel gennaio del 1993.
A piu' di un anno di distanza BSA ha potuto tirare le prime somme di questo massiccio impegno per rivitalizzare un mercato sensibilmente danneggiato dal fenomeno della pirateria.
Alcuni dati per quantificare l'impegno della forza pubblica italiana nel 1993:
94.207 sequestri di dischetti copiati e di 121 personal computer da parte della guardia di finanza, 59 denunce di persone alla magistratura, un'operazione a Firenze che ha portato al sequestro di circa 240.000 dischetti e alla denuncia di 7 rivenditori. Anche in questi primi mesi del 1994, l'operato della polizia e dei carabinieri ha continuato a mietere vittime: nella rete della forza pubblica sono cadute anche un centinaio di edicole sospettate di vendere software piratato.
I dati BSA per l'Europa (vedi tabella) posizionano l'Italia al quarto posto con una pirateria pari al 50% del software in circolazione, dopo Austria (42%), Svizzera (44%) e Regno Unito (49%).

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