Reti da salvare
Prezioso e' lapporto che l'informatica puo' dare alle associazioni del volontariato: banche dati, archivi di notizie, indirizzi, materiali informativi di vario genere contenuti nei canali della comunicazione telematica si sono gia' rivelati utilissimi a supporto di azioni umanitarie, in Italia e fuori. E tuttavia una recente normativa giustamente volta a reprimere la "pirateria informatica" (a a tutelare gli interessi delle aziende che producino software) rischia di colpire proprio le reti telematiche amatoriali che piu' si sono impegnate nel sociale a sostegno dei movimenti ecologisti, pacifisti e di solidarieta' internazionale. Vittima di un sequestro (equivalente alla chiusura per un giornale) e' stata nei giorni scorsi la banca dati antimafia Peacelink, perno del sistema informativo telematico de I Siciliani, il giornale fondato da Giuseppe fava, assassinato dalla mafia. Un appello che raccoglie in questi giorni centinaia di adesioni, richiama la necessita' ormai indifferibile di una legge che garantisca i diritti del cittadino anche su questa nuova frontiera: "Oltre a essere strumento di acculturazione tecnico e di interscambio per gli specialisti, la telematica sta diventando un mezzo di massa, dai costi inferiori rispetto alla comunicazione via fax ed e' peraltro utilizzata nell'ambito umanitario, del volntariato, della cooperazione internazionale, della diffusione della cultura della pace e dei diritti umani". Che c'entra, dunque, la pirateria?
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