Da Agosto domini .it liberamente registrabili per tutti
Sono anni che PeaceLink, per prima, aveva denunciato la mancanza di un “pari diritto” dei cittadini italiani nell'accesso alla rete Internet, tramite lo strumento che offre il massimo della visibilità di un sito web, il nome a dominio.
Dal 2000 la Naming Authority Italiana, l'ente normativo in materia, aveva imposto un’assurda regola che calpestava il diritto alla visibilità in rete dei gruppi deboli, le piccole associazioni culturali e di volontariato ed i privati cittadini. In quell’anno era partita una liberalizzazione “di parte”, che consentiva solo alle entità commerciali e, grazie anche alle nostre pressioni, agli enti pubblici, nonché alle associazioni con CF, il diritto alla registrazione di un numero infinito di domini sotto il Top Level Domain .it..
Per tutto il resto del mondo Internet era stato mantenuto, con l’imposizione e senza alcun libero confronto con la società civile, l’odioso limite di un solo dominio per registrante, giustificato da assurde motivazioni circa l’impossibilità di identificare in maniera certa, in quei casi, il responsabile della registrazione o per tentare di contenere il fenomeno del “domain grabbing”.
All’epoca della suddetta liberalizzazione, che intendeva nei fatti favorire in maniera plateale il mondo commerciale a discapito di quello culturale, decine di migliaia di domini furono accaparrati e registrati dai possessori di Partita IVA, inclusi, nel caso della vicenda Grauso, i domini riferiti ai nomi e cognomi di migliaia di liberi cittadini italiani.
Il massimo dell’asssurdo fu che, grazie a questa prodigiosa regola, emanata dalle menti elette del Comitato Esecutivo della Naming Authority, molte associazioni di fatto o liberi professionisti, che desideravano registrare più di un dominio, furono costretti a richiedere al loro provider di riferimento la cortesia di registrare ed intestarsi quel dominio; con la conseguenza di rimanere vincolati in eterno a quel provider, non potendo eseguire lo spostamento del dominio, qualora ve ne fosse stata la necessità, perché il titolare di fatto del dominio era il provider stesso.
In questi giorni la Registration Authority, che ha recentemente ripreso il controllo della gestione delle regole di registrazione sotto il TLD .it, quelle regole fino ad allora emanate dalla Naming e che negli anni avevano esposto perfino la stessa Registration a pericolose cause legali sul merito dell’attribuzione di certi nomi, annuncia, per bocca del direttore Franco Denoth, che da Agosto 2004 la liberalizzazione sarà completata: essa consentirà a tutti i cittadini italiani, senza distinzione di CF o PIVA, la registrazione di un numero illimitato di domini .it.
Ci sono voluti “solo” 4 anni.
Articoli correlati
Nuova bufera sui domini italiani
Una nuova sentenza farà discutere gli utenti del mondo virtuale. Arriva dal Tribunale di Napoli e dispone la condanna di una società con funzioni di mantainer solidalmente con il titolare dei nomi a dominio perché lesivi di marchi registrati.20 dicembre 2004 - Valentina Frediani- Da agosto ogni italiano potrà registrare infiniti nomi Internet "Ormai, il limite di una registrazione a persona era sorpassato"
Domini .it a più non posso Parte la liberalizzazione
In Europa, soltanto Germania e Inghilterra fanno altrettanto5 luglio 2004 - Repubblica.It Grauso e l’incetta di domini: una storia già scritta
Editoriale di PeaceLink relativo agli effetti della pasticciata liberalizzazione sulle registrazioni dei domini .it, introdotta dalla Naming Authority.
http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_951.html>http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_951.html21 febbraio 2000 - Vittorio Moccia
Sociale.network