Il 2 ottobre scorso il generale Zignani (segretario generale della difesa) ha firmato l'acquisto di 70 carri armati Panzerhaubitze PzH 2000; per la precisione si tratta di obici semoventi, con bocca da fuoco di calibro 155/52. E' un'acquisizione prevista da tempo, approvata dal parlamento nel 1998.
2 obici verranno consegnati nella primavera del 2001, i restanti 68 saranno costruiti da un consorzio costituito dall'italiana Iveco-Fiat-OtoMelara e la tedesca Krauss Maffei Wegmann; la loro consegna e' prevista per il 2004.
Si tratta di un'unita' da combattimento che puo sparare' le proprie munizioni in un raggio di 30km; le sue caratteristiche di alta manovrabilita' e velocita' di operazione, unite al supporto delle funzioni di command e control, la rendono particolarmente adatta ad operare in scenari di crisi dove intervengano la Nato o la futura forza europea di reazione rapida.
Come al solito, scrutando invano l'orizzonte alla ricerca di qualche possibile invasore del suolo italiano, e consapevoli che comunque esistono dei modelli alternativi di difesa, ci chiediamo cosa se ne faccia l'esercito italiano di questi armamenti dalle palesi caratteristiche di attacco.
Ci rispondiamo da soli, evidenziando l'ennesimo caso di spesa militare in linea con la conversione delle forze armate italiane in un'unita' di intervento al di fuori del territorio nazionale, in difesa degli interessi economici e politici statunitensi.
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