Chi vuole eliminare la Difesa civile non armata e nonviolenta (Dcnanv) dal Servizio Civile?
Nel luglio scorso abbiamo lanciato un appello, finalizzato a mantenere e potenziare il progetto di una Difesa Popolare Nonviolenta nel Servizio civile (SC) nazionale; abbiamo proposto alcune precise richieste al Presidente della Repubblica, al Ministro Giovanardi e all'on. Realacci; quest'ultimo è il promotore di un progetto di legge che vuole rinnovare il Servizio Civile senza nominare la Difesa civile non armata e nonviolenta (Dcnanv) prevista dalla legge n. 230/98 e dalla legge vigente sul SC n. 64/01 (che evidentemente verrebbe scalzata dalla approvazione del nuovo progetto).
L'appello ha avuto un buon successo, essendo stato inserito nel sito del Centro Gandhi di Pisa, di PeaceLink, del Centro Missionario dell'Ord. Franc. ed avendo ricevuto numerose adesioni, tra le quali il rilancio da parte di numerosi terziari francescani.
In particolare abbiamo proposto all'on. Realacci di aggiungere un art. 7 al suo progetto di legge che contempla esplicitamente la Dcnanv. Interpellato in proposito, l'on. si è dichiarato d'accordo, anche per i suoi passati di obiettore di coscienza; ma poi ha dichiarato che gli è "difficile" modificare il suo progetto. La on. Valpiana, che ha avuto un colloquio con lui, ha chiarito che la difficoltà consiste nella perdita della precedenza nella lunga serie di progetti di legge pendenti alle Camere in questa legislatura.
Da parte nostra vogliamo comunicare che :
1) ringraziamo l'on. Realacci per la pronta risposta e per la disponibilità dimostrata ad aderire alle finalità del nostro appello.
2) Ringraziamo per la adesione da lui dichiarata, ci farebbe piacere poter aggiungere il suo nome in fondo all'appello.
3) Ci siamo attivati allo scopo di scongiurare una riforma parlamentare del SC che escluda la Dcnanv; per cui il nostro maggiore interesse è la modifica del suo progetto con l'aggiunta dell'art. 7 da noi suggerito.
4) Assieme a molti competenti, riteniamo che in questa legislatura, ormai al termine, le Camere non potranno discutere le migliaia di progetti di legge pendenti, tra cui quello in questione. Quindi in questa legislatura, l'aggiunta del suddetto art. 7 avrebbe un valore simbolico, senza conseguenze parlamentari rilevanti; ma con conseguenze molto importanti per il movimento per la Dcnanv, il quale, a differenza di ora, si potrebbe riconoscere nel progetto di legge in questione.
5) Ma la nostra preoccupazione maggiore non è tanto per questa legislatura; ma per la prossima; l'on. Prodi ha dichiarato più volte che, se vincerà le elezioni, farà approvare il progetto di legge in questione. Per cui una modifica, come da noi auspicata, del suddetto progetto per noi sarebbe la garanzia che la Dcnanv rientra nei programmi non solo dell'on. Realacci, ma può rientrare anche nel programma di un eventuale governo dell'on. Prodi.
6) Le nostre preoccupazioni prendono motivo anche dal quadro più ampio di tutto il Terzo settore; sul quale già nel 2002 Giulio Marcon (Le ambiguità del Terzo Settore, Feltrinelli, Milano, p. 136) denunciava la esistenza di una lotta per l'egemonia, in vista di obiettivi ben differenti da quelli del movimento per la pace degli ultimi decenni; e che quindi fa temere che pure il Servizio Civile verrà visto in funzione di obiettivi di crescita di progetti che sono inconciliabili con la costruzione della Dcnanv attraverso il Servizio Civile, in alternativa alla struttura della attuale difesa nazionale.
La lotta nazionale per la Dcnanv ha il suo fondamento nell'art. 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra..."), ha avuto il sostegno attivo di centinaia di migliaia di giovani e ha saputo portare avanti in maniera democratica, dal basso fino alle massime decisioni istituzionali, il tema politico del SC e della DCNANV. Ora essa attende che le forze politiche diano i loro contributo per realizzare una novità che è della massima importanza per il movimento per la pace e per un cambiamento nella società condiviso da gran parte degli italiani.
Fabio Ceseri, delegato OFS Comm. GPSC, Andrea Cozzo, doc. Univ., Francesco de Notaris ex-senatore, Antonino Drago prof. univ., Domenico Gallo magistr., Domenico Iervolino prof. univ., Alberto L'Abate prof. univ., Fulvio Manara prof. univ., Giovanni Mandorino Centro Gandhi Pisa, Davide Morano terziario francescano, Giuliana Martirani prof. univ., Antonio Parisella prof. univ., Enrico Peyretti saggista, Giovanni Russo Spena deputato, Giovanni Salio saggista, Don Gennaro Somma obiett. fiscale, P. Alex Zanotelli comboniano
Articoli correlati
4 Novembre 2015: non festa, ma lutto. 100 anni dopo: basta guerre! Un’altra difesa è possibile
Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l’Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinché in ogni città si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.29 ottobre 2015Servizio civile per 50 ragazzi abruzzesi
Il Dipartimento della protezione civile promuove un progetto straordinario di servizio civile nei comuni colpiti dal terremoto. C'è tempo fino al 14 settembre.27 agosto 2009- IBO Italia
Progetti di Servizio Civile in Italia e all'estero
I progetti sono in fase di approvazione, per ogni tipo di informazioni contattare Sonia Santucci allo 0532/24279 oppure al numero 0532/24739626 aprile 2008 - Monica Questioli Il Servizio civile in AIFO: un'esperienza autentica di solidarietà globale
Per l'anno 2007/2008 l'AIFO ricerca quattro volontari/e per le sedi di Bologna e di Roma. Gli ambiti di impegno saranno la formazione, l'informazione, la sensibilizzazione e la rendicontazione. Un'occasione preziosa di crescita umana e di impegno sociale20 giugno 2007 - Davide Sacquegna
Sociale.network