Un'altra morte annunciata
OSSERVATORIO MILITARE
FF.AA.,FF.PP. e CIVILI
Via Ripa Mammea 8
00136 ROMA
www.osservatoriomilitare.it
tel. 3394940361 fax. 0554491325
UFFICIO STAMPA
Coordinatrice Nadia Redoglia
tel.328 9058089
COMUNICATO STAMPA
Senatore Fabio, nato il 23 settembre 1982. Morto il 7 novembre 2005
LEUCEMIA ACUTA MIELOIDE
Era un soldato. Caporal Maggiore 52° Reggimento Artiglieria Caserma Scalise di Vercelli. Il 13 novembre 2003 partì per la Bosnia. Il 15 maggio 2004 ritornò a casa. A ottobre gli diagnosticarono la terribile patologia. Da allora, come tutti i soldati contaminati (alcuni poco più che fanciulli), cominciò a credere di poter guarire comunque. Fabio sperava in un trapianto di midollo. Ieri mattina le sue speranze sono morte con lui. Dopo la funzione in Duomo, domani 9/11 alle ore 15, verrà sepolto nel Cimitero di Nocera Inferiore. Alle esequie sarà presente anche il dott. Domenico Leggiero. Ufficialmente è la 40esima vittima dell’uranio impoverito, ovvero della meglio conosciuta, “sindrome dei Balcani”. Lo strazio della madre (Fabio era orfano del padre), di suo fratello, di sua sorella, della sua fidanzata Nicoletta e di tutti coloro che lo amavano, non può avere pace con una “dichiarazione di decesso”. Il dolore va oltre e continuerà a tormentarli fino a che non si otterranno risposte ai “come” e ai “perché”. E’ in atto una Commissione d’inchiesta al Senato. Sappiamo che molti componenti sono sensibili alla “silente” strage che continua a uccidere i nostri militari impegnati nelle “missioni di pace”. Questi Senatori non si lasciano influenzare da patetici tentativi ostruzionistici da parte di chi continua a voler nascondere la verità. Una verità che fa paura a tanti. Una tremenda verità che copre interessi politici-economici planetari. Ancora una volta diciamo “basta!”. Basta con migliaia di soldati sparsi nel mondo, per la “pace”. Quella “pace” che i Governi gestiscono adottano la politica dello “struzzo”. I colpevoli devono essere individuati. Non vogliamo capri espiatori. Vogliamo responsabili che salvaguardino i nostri militari in missione. I generali in forza, a giudicare da ciò che appare, non sono all’altezza di adempiere a questo incombente dovere. Una risposta sincera, dunque giusta,darà anche fiducia, coraggio, forza, ai soldati malati che ancora stanno lottando per la propria vita.
Comparto Difesa - il responsabile
dott. Domenico Leggiero
Articoli correlati
- Richiesta di sostegno - Avviata il 24 Aprile 2023
Non contaminate il suolo ucraino con armi all'uranio impoverito!
Un appello urgente al Vertice G7 di Hiroshima (19-21 Maggio 2023) dalla Rete dei Cittadini che si Oppongono all'uso di armi all’Uranio Impoverito DU in Ucraina4 maggio 2023 - I militari italiani colpiti da patologie oncologiche riconducibili all'esposizione a nanoparticelle di metalli pesanti come l'uranio impoverito
Uranio impoverito, una strage di Stato
Luciano Cipriani maresciallo dell’Aeronautica militare aveva 47 anni. Nel suo curriculum diverse missioni all’estero, Kosovo, Afghanistan. Aveva respirato a pieni polmoni l’aria di quei luoghi e calpestato le terre avvelenate dalle nanoparticelle, tutto senza protezioni.9 agosto 2016 - Cinzia Palmacci - La lunga lotta di PeaceLink per fare luce sulla Sindrome dei Balcani e sui bombardamenti con uranio impoverito nel mondo
Uranio impoverito, avevamo ragione
Il ministero della Difesa è stato giudicato per “condotta omissiva” e condannato al risarcimento di un milione e mezzo di euro alla famiglia del caporalmaggiore Salvatore Vacca23 maggio 2016 - Alessandro Marescotti
Sociale.network