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Sottomarini nucleari e pericolo radioattivo, si sta costituendo un coordinamento di parlamentari

Ritiro Usa dalla Maddalena. Analoga mobilitazione per tutti i porti a rischio nucleare

Ora occorre sviluppare un'analoga iniziativa in tutti i porti a rischio nucleare perché i sottomarini a propulsione nucleare, che comportano un pericolo radioattivo incombente, vengano mantenuti lontani dalla costa e comunque fuori dalle acque territoriali. I porti ufficialmente a rischio nucleare sono Augusta, Brindisi, Cagliari, Castellammare di Stabia, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto, Trieste. Per essi si applica il decreto lagislativo 230/95 che prevede un obbligo di informazione delle popolazioni interessate al rischio nucleare.
23 novembre 2005

Il ministro della Difesa Antonio Martino ha dato oggi questo annuncio, dopo che il presidente della Regione Sardegna, il sindaco della Maddalena, l'on. Bulgarelli e il movimento pacifista sardo avevano da tempo fatto una pressione costante in tal senso.

Informazioni puù dettagliate sono su http://lists.peacelink.it/disarmo/2005/11/msg00046.html

PeaceLink ha in questi anni svolto un costante lavoro di diffusione dell'informazione sul rischio nucleare in mare attraverso il suo sito (vedere in particolare http://italy.peacelink.org/disarmo).

Ora occorre sviluppare un'analoga iniziativa in tutti i porti a rischio nucleare perché i sottomarini a propulsione nucleare, che comportano un pericolo radioattivo incombente, vengano mantenuti lontani dalla costa e comunque fuori dalle acque territoriali.

E' venuto il momento di attivare una mobilitazione in tutti i porti italiani a rischio nucleare. L'obiettivo è di scrivere ai prefetti per sviluppare un'iniziativa sul rischio nucleare in mare al fine di applicare il decreto legislativo 230/95 sul diritto di informazione delle popolazioni. E' il primo passo per mettere in mora le Prefetture non in regola e chiedere il non attracco. Infatti la Commissione Europea ha riscontrato la non effettiva applicazione del decreto legislativo 230/95 e ha quindi avviato una procedura di infrazione verso il governo italiano.

PeaceLink - che nei mesi scorsi aveva interpellato più volte la prefettura per ottenere il piano di emergenza nucleare di Taranto senza mai ottenere risposta - si sta attivando per realizzare un collegamento fra i parlamentari contro il rischio nucleare in mare.

Consigliamo di contattare i parlamentari Luigi Malabarba (l.malabarba@senato.it), Mauro Bulgarelli (bulgarelli_m@camera.it) e Luisa Morgantini (parlamento europeo lmorgantini@europarl.eu.int ).

L'iniziativa antinucleare di La Maddalena e Taranto si deve estendere a La Spezia, Cagliari, Livorno, Gaeta, Napoli, Castellammare di Stabia, Augusta, Brindisi, Trieste, porti dove possono transitare sottomarini a propulsione nucleare e dove dovrebbe essere stato approntato un piano di emergenza in caso di incidente ai sensi del decreto legislativo 230/95. Il decreto prevede un obbligo di informazione delle popolazioni interessate al rischio nucleare.

Note: Per avere un'idea delle lettere da scrivere ai prefetti relativamente al rischio nucleare si consulti il sito http://www.tarantosociale.org

Approfondimenti sui porti a rischio nucleare:
http://italy.peacelink.org/disarmo/indices/index_2.html

Analisi sulle funzioni dei sottomarini Usa
http://www.radio.rai.it/radio3/primapagina/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=152907

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