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Maggio 2004 il caporal maggiore Luca Sepe è diventato primo caporal maggiore scelto. Luglio 2004 Luca muore di cancro.Era soldato nei Balcani. Nessun indennizzo,solo qualche euro: il conguaglio del suo stipendio da maggio a luglio...

La patria matrigna

15 luglio 2006
Fonte: comunicato stampa Osservatorio Militare -
PADRE RIFIUTA LA PROMOZIONE DEL FIGLIO MORTO PER URANIO IMPOVERITO.



Domenico Leggiero dell’Osservatorio Militare scrive:
[Accade a Napoli dove Antonio Sepe, padre di Luca deceduto nel luglio del 2004 a causa di un linfoma contratto al rientro dalla missione nei Balcani, viene convocato al Distretto militare di Napoli per ricevere la promozione di grado del figlio deceduto. La cosa è stata considerata un affronto e l’ennesima offesa al figlio perso per una missione di pace. Luca è senza tomba, è stato estumulato qualche tempo fa perché un Giudice, accogliendo la richiesta di una giovane donna che sostiene avere avuto un figlio proprio da Luca, non ha pensato, anziché chiedere l’esumazione, che il DNA poteva essere trovato nei numerosi reperti bioptici in possesso dei luoghi di cura dove Luca ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.

“L’indifferenza, l’affronto e la superficialità con cui veniamo trattati noi genitori di figli morti in missione di pace, ma considerati morti di serie B, è disarmante ed offensivo. Credo che questo comportamento non dovrebbe essere usato neanche nei confronti dei peggiori delinquenti. Mi rivolgerò direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, se serve, inizieremo a digiunare davanti al Quirinale insieme ad altri genitori per cercare di sensibilizzare le Istituzioni. I Vertici della Difesa ignorano anche la Legge dello Stato credendosi superiori e più forti. La scorsa legge finanziaria prevedeva uno stanziamento di fondi che, anche se in modo parziale, ci aiutava a superare la gravissima condizione economica causata da una degenza lunghissima dei nostri figli totalmente abbandonati sia dai vertici militari che dalla politica. Il legale ha attuato tutto ciò che la legge prevede ma lo Stato Maggiore della Difesa ignora anche le Leggi dello Stato. Prima mi hanno assegnato una pensione di reversibilità di Luca e poi l’hanno revocata. Invito tutti i genitori a dissuadere i propri figli dal miraggio di arruolarsi in una Forza Armata il cui sistema è andato perso ed è ormai marcio. Usano i nostri figli fino a quando c’è bisogno, poi li lasciano morire nell’indifferenza e li offendono anche da morti. Non so cosa farmene della promozione al grado superiore, avrei voluto pensare che, anche se incapaci di attuare sistemi seri, avessero almeno pensato alle cose serie”.

Gli articoli dal 562 al 566 della scorsa legge finanziaria prevedevano uno stanziamento di 10 milioni di euro per far fronte alle esigenze delle famiglie dei deceduti (48) e dei ragazzi ancora malati (478). Per rendere operativi questi stanziamenti ci voleva un decreto attuativo che, per legge, doveva essere pubblicato entro il 23 marzo scorso. Ad oggi, nonostante si sia formato un comitato di studio per elaborare il decreto presso il Ministero degli interni, nulla è stato prodotto ed i ragazzi e le loro famiglie continuano a vivere situazioni drammatiche. In compenso la scorsa settimana sono stati stanziati in modo diretto 300.000 euro al comitato della Difesa “SIGNUM” che, come affermato dal suo Presidente il 13 luglio ’05 in Commissione d’inchiesta uranio, non è in condizione di operare per i ragazzi morti al rientro dai Balcani. Tutto è cambiato, nulla è cambiato per un sistema difesa che, ad oggi, risulta essere il peggior sistema di tutti gli Stati che si definiscono “Civili”.]

Abbiamo incontrato il padre di Luca Sepe. Ecco le sue parole "Ho ricevuto una raccomandata dal Distretto Mlitare di Napoli. Mi invitava a presentarmi per ritirare l’avanzamento di grado di mio figlio nonché qualche euro di conguaglio retributivo dal maggio 04, mese di avanzamento di carriera, al luglio 04, mese della sua morte. Avrei potuto ignorare l’invito ma non l’ho fatto. Al Distretto sono stato ricevuto dall’amministrazione. Avevo un nodo in gola, tutto me stesso avrebbe desiderato urlare, ma ho solo detto: vi ho consegnato un figlio splendido, sano, forte. Avete usato il suo corpo in nome della Patria, me l’avete restituito con un cancro che l’ha martoriato per quattro anni fino alla morte. A distanza di due anni da questa vi ricordate che a maggio era stato avanzato di grado e avete ritenuto di convocarmi per enfatizzare l’ufficialità di ciò che voi chiamate onore. Tenetevi tutto. Ciò che voi chiamate onore io lo chiamo vergogna” Signor Antonio – gli chiediamo – suo figlio, a parte l’avanzamento di carriera con l’aggiunta di un “scelto” al grado di caporale ha ottenuto una forma di risarcimento? “No. L’ultima commissione d’inchiesta ha finalmente ammesso che non si può escludere che le tonnellate di polveri scatenate dagli armamenti bellici siano cancerogene, metalli pesanti sotto forma di aerosol che vengono inalati e ingeriti dai militari. La finanziaria del precedente Governo ha stanziato quote di indennizzo anche per questi morti e ammalati. A tutt’oggi non è stato liquidato nulla. I nuovi inquilini di Palazzo Chigi ricevono per il momento altri eroi, li premiano, li onorano, li vezzeggiano: sono quelli tornati dalle missioni mondiali di calcio…” Antonio deglutisce, siamo testimoni di un impatto emotivo che non sappiamo descrivere. Prosegue “ Ero elettricista, lavoravo in proprio. Ho perso il lavoro per stare accanto a mio figlio. Quattro anni di alti e bassi di una malattia terribile, quattro anni tra un ospedale e l’altro nella disperata e solitaria ricerca di una guarigione che non è arrivata.” Che hanno fatto le Forze Armate in quel periodo? “Nulla. Si sono presentate il giorno dei funerali, contro la nostra volontà, per fagocitare la cerimonia e impossessarsi per l’ultima volta del corpo di mio figlio ed esporlo pubblicamente all’onore e amor di Patria: il loro compito era terminato”

Quel giorno c’eravamo anche noi e l’abbiamo raccontato...

Note: Vedi anche
"E le stelle [tte] continuano a stare a guardare"

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