Test Nucleare in Corea del Nord: Greenpeace dimostra davanti all'ambasciata
La Corea del Nord – nono paese al mondo a dotarsi di un arsenale di questo tipo – non possiede, in apparenza, un sistema di armamenti a capacità nucleare effettiva: l'ultimo esperimento di prova missilistica – che risale allo scorso luglio – è stato in realtà un fallimento, mentre nel test precedente – condotto nel Pacifico – il missile era esploso in volo.
Quella di oggi è tuttavia una pericolosa provocazione che non sposta i rapporti di forza esistenti - gli Stati Uniti hanno un arsenale di 5000 ordigni atomici e missili intercontinentali pronti a colpire la Corea del Nord in ogni momento – ma crea grande tensione sul piano politico.
[strong]C'è il rischio concreto di una corsa agli armamenti nucleari: la Corea del Sud ha, ad esempio, già dichiarato di volere ottenere quantitativi di plutonio simili a quelli detenuti dal Giappone, paese che ha il più grande quantitativo di plutonio al mondo e anche la più avanzata tecnologia missilistica.[/strong]
Secondo Greenpeace la provocazione del governo coreano non deve essere raccolta. Serve una reazione moderata e le trattative diplomatiche devono andare avanti. Bisogna riconvocare il tavolo dei colloqui delle 6 Parti – al quale partecipano anche Corea del Nord, India e Cina – senza mai perdere di vista l'obiettivo imprescindibile del disarmo. Energia nucleare e armi atomiche non sono una soluzione, ma un problema da risolvere.
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