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Rischio nucleare a La Maddalena

Incidente al sommergibile nucleare d'attacco "Oklahoma City"

Già il 22 settembre 1977 il sommergibile d'attacco "Ray" del X squadrone della VI
flotta Usa aeva urtato contro il fondale nel sud della Sardegna e aveva dovuto andare a La Maddalena ad effettuare riparazioni
17 ottobre 2003
Comitato Sardo Gettiamo le Basi

Comunicato stampa 6/12/02

L'incidente al sommergibile nucleare d'attacco "Oklahoma City" porta alla
luce che nel poligono terrestre, aereo e navale di Capo Teulada si
effettuano anche le esercitazioni della Seconda Flotta, abitualmente svolte
a Vieques fino al 1999 e, a partire da questa data, impedite dalla
coraggiosa resistenza della popolazione che occupa le aree adibite ai giochi
di guerra. Oggi si apprende* che la base operativa del sommergibile
nucleare - attualmente in avaria e in riparazione presso la base atomica Usa
di La Maddalena - è il porto militare di Norfolk (Virginia), la principale
base navale della Seconda Flotta dell'Atlantico della Marina di guerra
statunitense. L' "Oklahoma SSN 723" fa parte della squadra navale della
portaerei a propulsione nucleare "Washington" che dal 5 al 15 ottobre
scorso - con numerose unità della Nato - ha partecipato a Capo Teulada alla
"Destined Glory 2002" effettuando le imponenti e devastanti manovre di
sbarco anfibio (SACEX, Supporting Arms Coordination Exercises), proprio
quegli esercizi SACEX che, secondo gli studi del CAN (Center for Naval
Analyses), possono essere svolti, in alternativa al poligono ormai inagibile
di Vieques, soltanto nei poligoni di Teulada, Camp Lejeune/Florida,
Guantànamo/Cuba.
La denuncia lanciata da Gettiamo le Basi (10 settembre 02) sul
trasferimento delle esercitazioni militari da Vieques a Teulada è stata
"smentita" dalle Autorità competenti. Le Forze Armate, il Governo nazionale
e da ultimo il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, On Mauro
Pili, hanno ripetutamente tranquillizzato, assicurando che non è pervenuta
alcuna richiesta Usa di trasloco "base". La "candida e ingenua" attesa delle
Autorità politiche e militari di una formale comunicazione da parte degli
Usa lascia alquanto sconcertatati, tenuto conto che a tutt'oggi il
Parlamento italiano ignora completamente lo status della base atomica di La
Maddalena concessa agli Usa nel lontano 1972.
Rileviamo inoltre che in base alle norme internazionali Aiea (Agenzia
Internazionale per l'Energia Atomica), le riparazioni ai natanti a
propulsione nucleare devono essere effettuate in acque internazionali.
Evidentemente questa normativa, sottoscritta da Italia e Stati Uniti; non ha
applicazione in Sardegna.

* Riferimento "La Nuova Sardegna" 6/12/02
NOTA. A Vieques non c'è una BASE ma un POLIGONO, cioè un'area adibita a
esercitazioni. Pertanto, non è nei programmi della US Navy il trasferimento
di una BASE bensì il trasferimento delle ESERCITAZIONI di bombardamento a
fuoco vivo. Per il paese costretto ad "ospitarle" comportano un danno
ambientale e sanitario decisamente peggiore.

Comitato sardo Gettiamo le Basi
http://www.gettiamolebasi.supereva.it
telefono 070/823498 - 338/6132753.

*****************************************
INCIDENTI NEI MARI (www.peacelink.it)

Un dossier presentato nel 1989 da Greepeace e dall'Università di Bologna
documenta 1,276 incidenti a sommergibili e navi militari. Dai dati, attinti
dalla documentazione del Congresso Usa riferita agli anni 1963-1986,
emergono gravi incidenti a unità nucleari: 7 statunitensi, 7 sovietiche, 4
francesi, 3 britanniche. In 5 casi l'incidente ha provocato l'affondamento
dell'unità con il suo carico di armi atomiche. Negli altri casi si sono
verificati incendi, esplosioni e inquinamento radioattivo dei mari.
Costituisce un serio allarme per le istituzioni democratiche e per la
popolazione constatare che nessuno di questi incidenti è stato rivelato al
Parlamento ed alla pubblica opinione dal Governo italiano o dalle autorità
militari.

**********

10 aprile 1963 Il sottomarino americano "Tresner" affonda con 129 persone a
bordo nelle acque dell'Atlantico a 350 chilometri dalle coste della nuova
Inghilterra. L'inchiesta accerterà che l'unità era priva delle adeguate
misure di sicurezza.

22 maggio 1968 - Il sottomarino americano Scorpion cola a picco al largo
delle Azzorre con tutto il suo carico: propulsore nucleare, due atomiche e
99 uomini di equipaggio. Un mese prima, nel porto di Napoli durante una
tempesta si era scontrato sbattendo la poppa (e il propulsore nucleare)
contro una chiatta subito affondata.

6 ottobre 1968 Un sottomarino sovietico fa naufragio nelle acque dell'Artico
al largo della Penisola di Cola. Pochi mesi prima, un altro era affondato
nel Pacifico.

22 settembre 1975 La portaerei americana Kennedy si scontra con
l'incrociatore (sempre americano) Belknap nello Ionio meridionale, a
duecento miglia da Taranto. Scoppia un incendio che sfiora le testate
nucleari dei missili e parte uno dei più alti livelli di SOS nucleare,
denominato "broken arrow". L'incidente è reso noto solo nel 1989. "Se le
fiamme avessero raggiunto le testate le possibilità sarebbero state due: o
le testate atomiche sarebbero esplose con effetti facilmente immaginabili,
oppure la nave sarebbe affondata in zona frequentata dai pescherecci
italiani, con conseguenze ambientali molto gravi" (William Arkin, esperto di
questioni militari).

22 settembre 1977 Il sommergibile d'attacco "Ray" del X squadrone della VI
flotta Usa urta contro il fondale nel sud della Sardegna. Secondo il
Pentagono non ci sarebbero stati danni al propulsore atomico e l'hunter
killer avrebbe raggiunto la base di La Maddalena per le necessarie
riparazioni. L'incidente mette a nudo la subalternità della Marina italiana,
non solo è avvertita con ritardo dall'autorità americane, ma solo a distanza
di 48 ore ha modo di visionare il danno. Eclatante la violazione degli
accordi internazionali secondo i quali i soccorsi e le riparazioni ai
natanti con motori atomici, devono avvenire al largo delle coste, in acque
internazionali.

Agosto 1980 Un sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo del
Giappone e trasmette per radio una richiesta di aiuto. Il bilancio dei
giapponesi parla di 9 morti e 3 feriti. Restano molti misteri sulla dinamica
dell'incidente.

9 marzo 1981 Il sottomarino nucleare Usa "George Washington" sperona nel Mar
della Cina la nave da guerra giapponese "Nisso Maru" e la affonda.

Ottobre 1981 Un sottomarino sovietico si arena in una zona militare segreta
nelle acque territoriali svedesi.

21 marzo 1984 Collisione tra un sottomarino sovietico e la portaerei
americana "Kitty Hawk" al largo delle coste giapponesi.

Settembre 1984 Prende fuoco un sommergibile sovietico ma riesce a
raggiungere la base.

23 luglio 1988 Il sottomarino giapponese "Nadashio" entra in collisione con
un peschereccio che affonda. Trenta morti.

Agosto 1988 Un sommergibile peruviano urta un peschereccio giapponese nel
Pacifico. Sette morti.

Aprile 1989 Un sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo della
costa settentrionale della Norvegia. Nel rogo muoiono 42 persone

16 luglio 1989 Un altro sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo
delle coste norvegesi. E' il terzo incidente dello stesso tipo nella stessa
zona in meno di quattro mesi.

**********

12 maggio 2000 Il sottomarino inglese a propulsione nucleare "Tireless"
subisce un'avaria al largo della Sicilia ma prosegue il suo viaggio fino
alla base di Gibilterra dove rimane bloccato.
Dopo il segreto e le bugie iniziali che accompagna il Tireless nel suo
viaggio, si viene a sapere:
- il sottomarino aveva rilasciato in mare aperto acqua dal circuito di
raffreddamento, quindi radioattiva;
- la crepa nel circuito di raffreddamento era di vari centimetri;
- il difetto non era occasionale ma strutturale, quindi, riguardava tutti i
reattori delle due classi di sottomarini inglesi, Trafalgar e Swiftsure. Il
giornale The Guardian (28/10/2000) scrive che non si è andati lontani
dall'innescare ciò che più si teme in un reattore nucleare, la fusione del
nocciolo

21 Ottobre 2000, la Marina britannica ordina il ritiro dei suoi sottomarini
di attacco a propulsione nucleare per revisionarli e riparare il
difetto -noto da tempo - alle condutture dei reattori.

12 agosto 2000 Il sottomarino nucleare russo Kursk con 118 uomini a bordo s'
inabissa nel mare di Barents. Tra le ipotesi delle cause, anche una
collisione con un'altra unità.

5 settembre 2000 Il sottomarino nucleare francese Saphir rimane bloccato
nel porto di Tolone in conseguenza di una fuga radioattiva che indica un'
avaria al reattore.

10 febbraio 2001 Il sottomarino nucleare statunitense "Greenville" durante l
'emersione travolge una nave scuola giapponese uccidendo 9 persone.
22 giugno 2001 un peschereccio pugliese "pesca" un sottomarino nucleare Usa
statunitense, a spasso nelle acque territoriali italiane.
**********************

DOMANDE che attendono una risposta dal 1972, data dell'installazione della
base atomica Usa in Sardegna.

Quale grado di protezione per la popolazione è stato approntato in caso di
contaminazione radioattiva?
Le norme internazionali sulla sicurezza, sottoscritte da Stati Uniti e
Italia, impongono che le riparazioni ai natanti a propulsione nucleare
debbano avvenire in acque internazionali. Perché a La Maddalena la
nave-appoggio-officina la cui "principale funzione è riparare", sistema di
propulsione nucleare compreso, effettua questi lavori in porto?
Perché nessuna assicurazione stipula una polizza di risarcimento in caso di
incidente nucleare se , come assicurano i vertici militari e politici, "è
una possibilità assolutamente remota"? Significa che le società di
assicurazioni attribuiscono all'evento una concreta probabilità statistica?

Note: Comitato sardo GETTIAMO le BASI
http://www.gettiamolebasi.supereva.it

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