L'Assemblea generale dell'ONU vota una storica proposta di trattato sul commercio delle armi
Il lavoro su un trattato internazionale sul commercio delle armi comincerà immediatamente, a seguito di uno storica voto dell'Assemblea generale ONU in cui 153 governi hanno appoggiato la proiposta di un trattato che prevenga i trasferimenti internazionali di armi che alimentinoconflitti e causino povertà e violazioni die diritti umani, Solo gli Stati Uniti hanno votato contro, e 24 governi si sono astenuti.
Il voto dell'assemblea arriva tre anni dopo il lancio della campagna 'Control Arms', che ha visto più di un milione di persone in 170 paesi mobilitarsi per richiedere un trattato.
Tre quarti dei governi hanno votato a favore della proposta, già supportata da un'ampia maggiornaza di governi nel Primo comitato dell'Assemblea, in ottobre.
Un forte supporto è venuto dai governi dell'Europa, del Pcifico e dell'America Latina. “Un sostegno significativo è giunto da alcune delle aree con maggiori problemi di armamento; ciò indica on solo un diffuso riconoscimento del problema, ma anche un'altrettanto diffusa volontà politica di agire2 ha dichiarato Rebecca Peters, direttrice di IANSA.
Gli USA rimangono l'unico paese che si oppone alla proposta, nonostante un recente appello di 14 senatori al Segretario di Stato Condoleezza Rice per chiedere che l'Amministrazione riveda la propria posizione.
“Nella mia ultima visita in Libano, Israele e Territori occupati ho potuto vedere in prima persona le consegueze devastanti sui civili di un commercio sregolato delle armi. E' vitale che i governi riconoscano il bisogno urgente di tramutare questo voto in azione significativa e assicurare la creazioe di un trattato che sia davvero giuridicamente vincolante” ha dichiarato Irene Khan, segretario generale di Amnesty international.
Uno dei primi compiti per il prossimo Segretario generale dell'ONU Ban Ki-Moon sarà confrontare le visioni di tutti gli Stati membri sulla proposta di trattato sul commercio delle armi per presentare un rapporto all'Assemblea a fine 2007. Un gruppo di esperti governativi di tutto il mondo sarà poi costituito per esaminare la questione in dettaglio e presentare un rapporto finale nel 2008.
“Oggi una grande maggioranza dei governi del mondo ha accettato l'idea che ci sia bisogno di un trattato che prevenga le vendite di armi che provocano conflitti e povertà. E' un passo storico. Quando nel 2003 la campagna 'Control Arms' è iniziata solo 5 governi sostenenvano la proposta. Oggi sono 153. ora però questi governi devono proseguire nel percorso e ottenere un trattato forte ed efficace. Ogni giorni di ritardo è un giorno in cui migliaia di vite sono col,pite dalla violenza armata” ha dichiarato Jeremy Hobbs, Direttore di Oxfam international.
Tradotto da Chiara Rancati per www.peacelink.it
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