Rischo collisioni nei cieli italiani
ANSA) - ROMA, 20 APR - ''Giustificato'' lo stato di allarme e di apprensione per un eventuale rischio collisione denunciato dai piloti civili che si sono trovati a meta' dicembre sulla loro rotta aerei militari ed ''inaccettabile'' che equipaggi e controllori del traffico aereo si siano trovati di fronte a situazioni sconosciute. Queste le conclusioni dell' inchiesta tecnica compiuta dall' Ansv, l' Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, sui casi di interferenza di traffico militare con aerei civili verificatosi sul basso Tirreno dal 13 al 15 dicembre del 2000. Non e' stata rispettata in due casi la distanza di sicurezza, non e' stata ricevuta la notifica delle esercitazioni degli aerei a bordo della portaerei statunitense Truman, i piloti degli aerei civili si sono trovati vicini aerei sconosciuti di cui ''non conoscevano le intenzioni e l' evoluzione delle traiettorie''. Queste le irregolarita' maggiori documentate dall' inchiesta, anche se - sottolinea l' Ansv - non e' stato mai riscontrato ''un reale pericolo di collisione''.
L' inchiesta ha analizzato 8 voli tenendo conto dei parametri di distanza e di differenza di quota tra aerei civili e militari e ha indagato sulla notifica, mai ricevuta, dell' esercitazione. Ecco i capitoli piu' importanti.
DUE VOLI A RISCHIO - Degli otto voli (Az 1850 Napoli-Palermo, AZ 1766 Palermo-Milano Malpensa, Az 1851 Palermo-Napoli, Az 1809 Palermo-Bologna, Az 1794 Palermo-Roma Fiumicino, Az 1798 Palermo-Roma Fiumicino, Ael 622 Milano Linate-Catania, Iss 698 Bologna Catania), tutti partiti tra il 13 e il 15 dicembre scorso, soltanto per due, il volo Alitalia Az 1798 e Meridiana Iss 698, e' stata erosa la distanza minima di sicurezza, in particolare il volo Alitalia si e' trovato alla stessa quota di un aereo militare e alla distanza di 3,1 miglia nautiche (circa 5,5 chilometri). ''E' inaccettabile - dice l' Ansv - che gli equipaggi degli aerei civili si siano trovati nelle vicinanze di aerei per loro sconosciuti di cui non conoscevano le intenzioni e le evoluzioni delle traiettorie''. Per l' Ansv e' anche inaccettabile che i controllori del traffico aereo si siano trovati in condizioni tali da non poter garantire adeguata assistenza ai voli civili, in quanto anche essi privi di informazioni sull' esercitazione in corso e impossibilitati al contatto radio con i velivoli militari. E' quindi ''giustificato'', per l' Ansv, lo stato di allarme e l' apprensione denunciati dai piloti dei voli civili a seguito anche degli interventi del Tcas, l' apparato di bordo che serve a prevenire le collisioni in volo.
ESERCITAZIONE - Ha interessato gli aerei imbarcati sulla portaerei Usa, la Truman, e si e' svolta nell'area sovrastante la zona di mare del basso Tirreno compresa tra la penisola italiana, la Sicilia e la Sardegna. ''Tale area - dice l' Ansv - e' interessata da importanti e congestionate aerovie utilizzate per i collegamenti degli aeromobili commerciali dal nord al sud Europa e Africa e per quelli delle isole con la terraferma. L' attivita' degli aerei militari si e' svolta in spazi aerei controllati che sovrastano acque inetrnazionali.
NOTIFICA NON RICEVUTA - Nel caso di attivita' militari che possono interferire con voli civili devono essere applicate le norme emanate dall' Icao, l' Organizzazione dell' aviazione civile internazionale, che prevedono un coordinamento tra le autorita' militari e quelle civili responsabili della gestione del traffico aereo. ''L' inchiesta ha appurato - sottolinea l' Ansv - che in questa circostanza la dovuta notifica preventiva sull' esercitazione in programma non risulta essere stata ricevuta dall' ente che aveva il compito di rilanciarla agli organismi civili per gli admpimenti del caso''. Non c'e' stato quindi il necessario coordinamento - dice l' Ansv - tra autorita' militari e civili responsabili della gestione del traffico aereo.
RACCOMANDAZIONI DI SICUREZZA - Il rapporto dell' Ansv formula anche alcune raccomandazioni di sicurezza per il futuro. Dare attuazioni alle disposizioni vigenti emanate dall' Icao; far si' che l' Enav, l' Ente nazionale di assistenza volo, in presenza di reiterati avvistamenti di traffico non notificato provveda ad acquisire informazioni, attivi il coordinamento ed in assenza di tale coordinamento indirizzi i voli civili su rotte alternative; garantire, con sistemi adatti, la ricezione delle comunicazioni di esercitazioni militari.
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