Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

La guerra aerea

1.200 raid Usa in un solo mese

I Predator In arrivo tra poco anche i «nostri» velivoli teleguidati esclusivi per la «ricognizione»
27 marzo 2007
Manlio Dinucci
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

La scorsa settimana l'aviazione statunitense ha effettuato «310 missioni di appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf in Afghanistan», cui si sono aggiunte 55 missioni di intelligence compiute da aerei statunitensi e britannici: lo comunica la US Air Force. I raid statunitensi in appoggio alle truppe Nato/Isaf sono così saliti a oltre 1.200 in un mese e le missioni di intelligence a più di 200.
I raid sono effettuati, oltre che da cacciabombardieri F-15, da F/A-18 Super Hornets, che decollano dalle portaerei Eisenhower e Stennis, dislocate nell'area di operazioni della 5a flotta (comprendente Golfo, Mar Rosso e parte dell'Oceano Indiano). Ciascuna ha a bordo circa 80 aerei di vario tipo. I cacciabombardieri, che effettuano raid anche in Iraq, vengono riforniti in volo da aerei cisterna statunitensi, britannici e francesi: la scorsa settimana hanno effettuato 289 sortite, fornendo agli aerei in volo una quantità di carburante equivalente a quella di 482 grosse autocisterne.
Vengono impiegati in Afghanistan anche i B-1B, bombardieri strategici per l'attacco nucleare, utilizzati con bombe non-nucleari: questo bombardiere pesante, con un carico bellico maggiore di quello di un B-52, può sganciare in una missione 24 Gbu-31 Jdam a guida Gps da 2.000 libbre (quasi una tonnellata), che possono essere lanciate simultaneamente contro più obiettivi da oltre 60 km di distanza, più 84 Mk-82 da 500 libbre, 30 bombe a grappolo di vario tipo e decine di altre munizioni.
Un altro aereo impiegato in Afghanistan è l'A-10 Thunderbolt, specializzato nell'appoggio aereo ravvicinato alle forze terrestri. Può trasportare oltre 7 tonnellate di bombe e missili. Ma la sua arma letale è il cannone Gau-8 Avenger da 30 mm, che spara 3.900 colpi al minuto usando un misto di proiettili incendiari ad alto esplosivo e di proiettili penetranti a uranio impoverito. Questi aerei possono operare a bassa quota, in quanto abitacolo e apparecchiature sono protette da una corazza di titanio, e in piena oscurità, grazie al visore notturno del pilota. Decollano quindi in continuazione, di giorno e di notte, dalla base di Bagram per fornire «appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf».
E' dunque in corso in Afghanistan una guerra aerea di crescente intensità. Ciò viene però ufficialmente ignorato nei comunicati Nato/Isaf, in cui si parla solo di operazioni militari terrestri. Esiste invece uno stretto coordinamento tra il comando Nato/Isaf, agli ordini del generale statunitense Dan K. McNeill, e l'aviazione statunitense, le cui «missioni di appoggio aereo ravvicinato alle truppe Isaf» rientrano ufficialmente nell'operazione Enduring Freedom. Sul piano operativo, il ruolo chiave viene svolto dai «controllori aerei tattici congiunti» (Jtac): sono «membri altamente addestrati dell'Air Force, che consigliano i comandanti sul terreno sull'appropriato appoggio aereo e trasmettono agli equipaggi degli aerei le intenzioni dei comandanti sul terreno». Sono dunque i comandanti Nato/Isaf a dare l'ok ai raid aerei «consigliati» o a richiedere tramite i Jtac l'intervento dell'aviazione Usa.
Tutto questo viene ufficialmente ignorato, da maggioranza e opposizione, anche nel parlamento italiano. E' una sorta di operazione bipartisan «mani pulite», per dimostrare che l'Italia non ha niente a che vedere con la guerra aerea in Afghanistan e con il crescente numero di vittime civili (di cui nemmeno si parla). In realtà, ufficiali italiani fanno parte del comando Nato/Isaf, che indica all'aviazione statunitense gli obiettivi da colpire, spesso definiti «sospetti terroristi».
E tra poco arriveranno in Afghanistan anche i Predator italiani, i velivoli teleguidati che, assicura il ministero della difesa, hanno «esclusive capacità di ricognizione». Così, quando un Predator italiano segnalerà al comando un gruppo di «sospetti terroristi», e un B-1B li colpirà con una bomba da una tonnellata o un A-10 Thunderbolt gli sparerà in un minuto 3.900 proiettili incendiari e a uranio impoverito, in caso si tratti di civili la coscienza nazionale sarà salva.

Articoli correlati

  • David McBride, un nuovo caso Assange
    MediaWatch
    Cosa possiamo fare per lui

    David McBride, un nuovo caso Assange

    In questa pagina web puoi leggere la storia di questo coraggioso avvocato militare australiano che ha denunciato i crimini di guerra in Afghanistan. E' stato condannato per aver obbedito alla sua coscienza e rivelato la verità.
    22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Contro l'apartheid di genere in Afghanistan e la persecuzione delle donne hazara
    Pace
    Sit organizzato dall'Associazione socioculturale Newroz

    Contro l'apartheid di genere in Afghanistan e la persecuzione delle donne hazara

    Gli Hazara sono un popolo nativo dell'Afghanistan e costituiscono più di un quarto della popolazione. Sono più di centotrenta anni che vengono massacrati nella loro patria; le loro terre sono state confiscate e sono stati sfrattati con la forza dalle loro case con omicidi mirati.
    25 gennaio 2024 - Patrizia Sterpetti
  • Rivelò crimini di guerra in Afghanistan: lo stanno processando
    Conflitti
    Si tratta dell'ex-avvocato militare australiano David McBride

    Rivelò crimini di guerra in Afghanistan: lo stanno processando

    L’ultima udienza è si è tenuta il 12 novembre 2023. Mentre entrava in tribunale McBride ha dichiarato: “Oggi servo il mio Paese”. Rischia fino a 50 anni di carcere ma rivendica di aver agito nell'interesse pubblico rivelando azioni criminali. Organizziamo un'azione di sostegno dall'Italia?
    16 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
  • Schede
    Whistleblower

    David William McBride

    David William McBride è un informatore australiano ed ex maggiore dell'esercito britannico ed avvocato dell'esercito australiano. Dal 2014 al 2016 McBride ha fornito all'Australian Broadcasting Corporation (ABC) informazioni sui crimini di guerra commessi dai soldati australiani in Afghanistan.
    16 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)