Fucito (Prc): "In consiglio una delibera per una città anti-atomica"
Napoli - "Mi sono interessato delle iniziative di protesta in Sardegna, dove la base USA della Maddalena ha operato in un regime di totale extragiurisdizionalità. Volevamo verificare denunce di militari, rimasti anonimi, che sostenevano che le acque di raffreddamento dei motori a propulsione atomica sono state sversate in mare contravvenendo alle norme militari che prevedono che vengano filtrate da resine e imbidonate. Veri e conclamati sono i dati sanitari che attestano, per la provincia di Sassari, un aumento di leucemie del 176%. La Regione sarda ha recentemente ottenuto che la base, comprensiva di una nave di appoggio per i sottomatini, vada via entro l'estate", racconta Vittorio Moccia di PeaceLink, uno degli autori del dossier "Allarme Napoli" che ha sollevato il caso "Napoli-porto nucleare" in parlamento. "L'esistenza dei piani d'emergenza - dice Moccia - è la conferma che nei porti di Napoli e Castellammare transitano unità navali a tecnologia nucleare, che non possono offrire gli stessi livelli di protezione di una centrale. In qualche modo rispettano le misure di sicurezza in maniera più blanda".
Per Angelica Romano di Un Ponte Per, coautrice del dossier, c'è ambiguità nelle parole del sottosegretario alla Difesa quando parla, per Napoli, della possibilità concessa ai mezzi di soccorso ai sottomarini in avaria, cioè altri "sottomarini" nucleari, di attraccare al molo San Vincenzo. Per la Romano "sarebbe opportuno un chiarimento".
I "disarmatori" guardano alla città denuclearizzata di Kobe in Giappone. Ventisei anni fa la prefettura di Kobe decise di non autorizzare l'ingresso in porto alle navi che non garantiscono d'essere prive d'armi nucleari. Le navi da guerra statunitensi hanno ordine di non rivelare e non smentire la presenza di armi nucleari a bordo, quindi restano lontane. "Se Napoli diventasse un porto denuclearizzato, - dice Moccia - una iniziativa che dovrebbe partire dal consiglio comunale, non rischieremmo nemmeno episodi devastanti come l'incagliamento del sottomarino nucleare Hardtford in Costa Smeralda nel 2003". L'appello è raccolto dal consigliere Sandro Fucito del Prc: "Ho cercato d'intervenire col sindaco perchè esigesse dal prefetto il piano di evacuazione denunciando l'illegalità in cui ci troviamo - dice Fucito- .
Visto che non sono stati sufficienti gli inviti a fornire i piani, mi impegno a proporre una delibera di consiglio, nella qualità di presidente della commissione Legalità, perchè si dischiari la città contro il nucleare".
http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_19115.html
La Kobe Formula.
http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_1414.html
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