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Sviluppo dello scudo spaziale missilistico USA

Memorandum Italia-USA. La disfatta della coscienza pacifista?

25 aprile 2007

Vi ricordate di via Panisperna?
In via Panisperna è nata la scuola di Fermi che con Amaldi, Segré, Pontecorvo e altri, nel 1934 studiarono e scoprirono l'effetto del rallentamento dei neutroni in collisioni fra neutroni e protoni.
Quando Fermi pensò all'idea che i lavori in questione potessero avere applicazioni pratiche si mise a ridere con sincerità.
Il direttore dell'Istituto, senatore Corbino, disse: - Voi siete giovani e non capite niente -.

17 Aprile 2007: Giappone: ucciso il sindaco pacifista di Nagasaki. Il sindaco di Nagasaki, Itcho Ito di 61 anni, particolarmente attivo sul fronte pacifista per i suoi interventi a favore del disarmo atomico, è morto oggi dopo essere stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco sparati da un membro di un'organizzazione collegata alla Yamaguchi-gumi, la più potente yakuza (mafia) giapponese.

31 Marzo 2007: Scudo spaziale: il Giappone schiera un sistema antimissile. Tokyo è da oggi protetta dal primo sistema autonomo antimissile dislocato in Giappone.
Lo hanno annunciato fonti del ministero della Difesa, precisando che il sistema è costituito da due batterie di missili Patriot Pac-3 importate dagli Stati Uniti e schierate alla base di Iruma, nella provincia di Saitama, nell'entroterra della capitale.

27 Marzo 2007: Memorandum of Agreement with Italy. L'accordo quadro siglato dall'Italia è solo un ultimo atto.
Il governo italiano che non ha neanche un piano nel caso di incidente nucleare (vedi "Il futuro di Taranto e il rischio nucleare") non solo concepisce i suoi cittadini come ingenui ma va al di là. Li pensa come inutili idioti da prendere in giro continuamente.

Lieutenant General Henry A. Obering III, USAF
Director, Missile Defense Agency
Missile Defense Program and Fiscal Year 2008 Budget
Before the Strategic Forces Subcommittee
House Armed Services Committee
March 27, 2007
Good morning, Madam Chairman, Congressman Everett, distinguished Members of the Committee. It is an honor to present the Department of Defense’s Fiscal Year (FY) 2008 Missile Defense program and budget.

"I am also pleased to announce that this past February we put in place a Framework Memorandum of Agreement with Italy and we can now begin to develop opportunities for missile defense technology sharing, analysis, and other forms of collaboration. We have other international interoperability and technical cooperation projects underway, for example with Australia, and are working to establish formal agreements with other governments".

http://www.mda.mil/mdalink/pdf/hasc032607.pdf

PATRIOT Advanced Capability-3 One of the most mature elements of the Ballistic Missile Defense System is the PATRIOT Advanced Capability-3 System, and is now operational with the U.S. Army.

http://www.mda.mil/mdalink/pdf/pac3meads.pdf

Ballistic Missile Defense Organization Cooperative-Engagement-Capability/PATRIOT (CEC/PATRIOT) Interoperability Test

http://www.mda.mil/mdalink/pdf/fea.pdf

Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati
XV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 12 APRILE 2007 — N. 143

MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, l’interpellanza in discussione affronta la questione del progetto statunitense di installare un sistema di intercettazione missilistica in Europa che sta avendo particolare evidenza mediatica. Infatti, nell’ambito della stessa interpellanza vengono citate
diverse testate giornalistiche che riportano, tra l’altro, la notizia che ipotizzerebbe la decisione italiana di aderire a tale progetto.
In senso generale e` opportuno considerare che la difesa missilistica si inquadra nel piu` generale concetto di « deterrenza » e prende spunto dalla natura imprevedibile ed asimmetrica delle nuove minacce provenienti dal terrorismo internazionale e dagli Stati potenzialmente ostili proliferatori di armi di distruzione di
massa. In questo quadro concettuale si collocano i programmi portati avanti in ambito NATO e quelli sviluppati sul piano bilaterale
con gli Stati Uniti da alcuni paesi europei. Cio` detto, il sistema progettato dagli Stati Uniti prevedrebbe, in particolare, l’installazione di un sistema radar nella
Repubblica Ceca e di batterie di missili intercettori in Polonia. L’amministrazione americana ha dato nuovo slancio ai programmi nazionali di difesa missilistica in un quadro concettuale che attribuisce maggior peso alla « deterrenza negativa », vale a dire alla vanificazione degli obiettivi dei potenziali aggressori. Il progetto americano, inizialmente concepito in funzione della difesa nazionale, e` evoluto a programma volto a tutelare anche i territori e le popolazioni dei paesi alleati e amici.
Gli Stati Uniti hanno avviato il rafforzamento dei loro sistemi operativi dislocando sistemi di missili intercettori, sensori e radar in Alaska e California.
Analogamente, Washington intenderebbe dispiegare sistemi di difesa (prevalentemente radar per allertamento rapido, ma anche sistemi per l’intercettazione dei
missili offensivi nella prima fase del lancio) anche in Polonia e nella Repubblica Ceca. I principali alleati sono stati incoraggiati ad associarsi ai progetti americani e
sono state avviate cooperazioni, oltre che con il nostro paese, anche con altri paesi, fra i quali Giappone, Regno Unito, Danimarca, Australia, Israele, Olanda e Russia. La difesa contro la proliferazione della minaccia missilistica e` avvertita in seno all’Alleanza atlantica come un’esigenza soprattutto protettiva.
Da parte italiana, e` stato recentemente firmato un Accordo quadro di cooperazione Italia-USA che amplia il perimetro di tale cooperazione al settore della difesa
da missili balistici. Si ricorda che con gli Stati Uniti esistono gia` da tempo rapporti di collaborazione industriale nel settore missilistico, tra i quali emerge per importanza quello per la progettazione e lo sviluppo del sistema Medium Extended Air Defence system (MEADS), sistema che gli Stati Uniti intendono
utilizzare in sostituzione del sistema di difesa denominato Patriot, utilizzato da numerose nazioni europee e non. Il citato Accordo quadro di cooperazione
si inserisce nelle molteplici iniziative intraprese in ambito NATO, dove, fin dal 1996, sono state avviate varie attivita` volte alla realizzazione di idonei strumenti a
protezione dell’Alleanza dal rischio derivante dall’uso di missili balistici equipaggiati con armi di distruzione di massa (WMD) da parte di nazioni ostili o gruppi
terroristici. L’Accordo in questione e` giustificato dalla volonta` dei due paesi di creare un quadro normativo che consenta alle due nazioni di rafforzare la cooperazione in ambito bilaterale in tale specifico settore, per consentire di dare l’avvio a scambi di informazioni propedeutici a eventuali successive
collaborazioni. In particolare per l’Italia appare infatti necessario avviare uno scambio di informazioni per supportare lo sviluppo di una policy nazionale, basandosi anche sull’attivita`in corso negli Stati Uniti con il programma di difesa del territorio e della popolazione da missili balistici ed un vista della possibilita` che la NATO decida di dotarsi di un sistema similare in grado di difendere territori e popolazioni dell’Alleanza. L’accordo non determina impegni e/o oneri finanziari tra le parti. E`
infatti demandata alla stipula degli accordi attuativi successivi, ciascuno finalizzato allo specifico settore di collaborazione, la definizione delle caratteristiche e delle modalita`per la suddivisione dei costi associati. Anche in ambito NATO esistono avanzati programmi di cooperazione in materia di difesa antimissile, che mirano
alla protezione di tutti i territori e delle popolazioni alleate. A questo riguardo, l’Italia, unitamente ad altri alleati, ha sollecitato l’avvio di una riflessione sulle opportunita` di integrazioni fra i due progetti NATO ed USA, anche in riscontro alle recenti sollecitazioni delle stesse Repubbliche Ceca e Polacca,
che in relazione alle sopracitate installazioni, hanno fatto stato della loro volonta` che esse diventino parte di un sistema di protezione « alleato ».
E`fuor di dubbio che la difesa missilistica abbia eminentemente una finalita` protettiva, ma nuovi programmi sono suscettibili di alterare equilibri strategici
consolidati, in particolare con la Russia. Conseguentemente, il ministro degli affari esteri, onorevole D’Alema, unitamente a esponenti di altri paesi partner, tra i
quali il primo ministro tedesco Merkel, hanno convenuto sull’opportunita` che tale materia sia affrontata in ambito NATO, anche nel formato Consiglio NATO-Russia, cosı` come anche nella dimensione dell’Unione europea. Il Governo americano ha, peraltro, piu` volte sottolineato, sia nell’ambito dell’Alleanza
atlantica che nel corso di contatti bilaterali con la Russia, le finalita` prettamente difensive di tali sistemi, collegandole esclusivamente a potenziali minacce
provenienti dal quadrante orientale e mediorientale. Nelle ultime settimane poi, da parte americana e` stata manifestata ampia disponibilita`ad inserire a pieno titolo la
difesa missilistica tra le questioni in discussione nel quadro del Consiglio NATO-Russia. L’Italia auspica che questo confronto possa continuare ed anzi rafforzarsi, in
uno spirito costruttivo e senza preclusioni pregiudiziali, poiche´ esso valorizza il ruolo di strumento di dialogo politico (oltre che di cooperazione pratica) del Consiglio NATO-Russia, soprattutto in materia di sicurezza. Esso inoltre giova a dissipare timori da parte di Mosca, che appaiono ingiustificati, ma che meritano tuttavia di essere tenuti in debita considerazione e riscontrati. L’Italia e` da sempre impegnata, con coerenza, nella promozione degli strumenti multilaterali di non proliferazione,
di controllo degli armamenti e di disarmo nonche´ nella ricerca di soluzioni pacifiche e negoziali delle controversie internazionali. Aspetti questi che costituiscono un
caposaldo della politica estera del nostro Governo.

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