Finmeccanica: «L' aereo americano? Nascerà tra Napoli e la Florida»
MILANO - «Finita la festa adesso dobbiamo metterci a lavorare sodo per la prima fornitura dei 78 aerei agli Stati Uniti. E poi concentrarci sugli obiettivi che ci siamo prefissati per quest' anno: puntare sul lancio internazionale dell' M346, il nuovo aereo da addestramento dell' Alenia Aermacchi, e consolidare le campagne sui grandi sistemi di difesa e di homeland security»». Il giorno dopo l' annuncio ufficiale del più consistente contratto mai acquisito finora da Finmeccanica (2 miliardi di dollari per 78 aerei C-27J all' esercito e all' aeronautica Usa, nell' ambito di un programma da 6 miliardi di dollari per 207 velivoli in dieci anni), Giorgio Zappa, direttore generale di Finmeccanica e presidente di Alenia Aeronautica, guarda già al futuro. Un futuro che già lunedì potrebbe vedere un altro colpo a segno, con l' atteso annuncio, dal Salone aerospaziale di Le Bourget, della finalizzazione dell' accordo con la russa Sukhoi per lo sviluppo del programma Superjet 100 relativo ai jet regionali di nuova generazione. Ma per Alenia, che dalla sua fondazione, nel 1912, ha prodotto più di 12 mila aerei, ed è tra le poche aziende mondiali che possono vantare competenze relative all' intero ciclo del velivolo, l' attenzione oggi resta concentrata sul maxi-contratto con il Pentagono per i C-27J. E sulle fasi che hanno portato alla chiusura dell' accordo. «Sono state settimane molto intense - dice Zappa - quando sembrava fatta arrivava un nuovo rinvio, non si vedeva mai la fine. Con la certezza, da parte nostra, di avere proposto un aereo competitivo sotto tutti i punti di vista, ma anche con il rischio, sempre presente, di improvvisi tagli alla Difesa. Questa, poi, è stata una campagna particolarmente lunga: abbiamo cominciato a parlare con gli Stati Uniti dell' investimento sul C-27 nel 1996, quando si chiuse la commessa per i C-130». «Alla fine, però - aggiunge il presidente di Alenia, che insieme con il numero uno di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini è considerato uno dei grandi registi dell' operazione C-27 - è stato riconosciuto il livello di eccellenza raggiunto dall' industria aeronautica italiana. Il nostro successo, il successo di Finmeccanica, dimostra al mondo intero che l' Italia non è solo moda e turismo. E questa fornitura, che tra l' altro darà agli Stati Uniti la possibilità di vendere i C-27 anche ad altri Paesi, attraverso accordi intergovernativi americani, contribuirà a portare nel mondo la nostra immagine, oltre a offrire la possibilità di vedere aumentare i volumi». Ma come sarà ripartita la produzione? «La fusoliera sarà costruita negli stabilimenti di Pomigliano, mentre a Caselle, nei pressi di Torino, l' assemblaggio finale», risponde Zappa. «Insieme con il partner L-3 daremo vita anche a una nuova società, in Florida, per una parte della produzione che dovrà essere effettuata negli Stati Uniti, così come previsto da un punto dell' accordo, il "Buy America", che vincola a costruire negli Usa il 65% dei componenti». In Italia quindi non ci saranno ricadute sull' occupazione? «I nostri stabilimenti lavorano già adesso a pieno regime. Di sicuro creiamo ricchezza per il Paese. Potremmo anche aumentare gli addetti. Ma tutto è condizionato dagli sviluppi dei nuovi programmi». PERSONE La capacità dell' aereo prodotto da Finmeccanica e Boeing in configurazione passeggeri
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