Pavin: «La nostra lotta sarà estesa a tutta l'Europa»
Stanchi ma soddisfatti. Al festival campeggio No Dal Molin non si fanno bilanci. Non ce n'è il tempo. Qui la lotta è in fieri e quindi già si pensa alle prossime scadenze. Una pausa però per riavvolgere il nastro di questi ultimi giorni è d'obbligo e dovuta, in fondo questa settimana per Vicenza è stata memorabile. Al campeggio sono passate migliaia di persone. Soltanto nel primo sabato sono stati venduti oltre ottomila pasti. E quella sera c'è stata l'iniziativa con Naomi Klein. La domenica c'è stato il pienone per Mustafa Barghouti. La città ha risposto con curiosità e voglia di partecipare. E lo stesso hanno fatto i comuni limitrofi. Il campeggio infatti è stato allestito in un terreno di Caldogno. Di questa settimana e dei piani futuri parliamo con Francesco Pavin del presidio permanente.
Partiamo dalla manifestazione al Dal Molin.Siamo molto soddisfatti. La manifestazione di oggi (ieri, ndr) parla da sola. I vicentini sono scesi in piazza ancora una volta. Sanno di essere nel giusto e quindi non temono criminalizzazioni. E' stata per tutti una vittoria, abbiamo conquistato il diritto di entrare all'aeroporto a piantare gli alberi. Ed è chiaro che quegli alberi sono lì per restare. Vigileremo che non vengano tolti. Li difenderemo, li difenderà la gente che ieri ha voluto partecipare alla manifestazione. Noi siamo stati chiari sugli obiettivi che intendevamo perseguire.
Anche le altre due giornate di mobilitazione sono state un successo. Così il campeggio.Il bilancio è certamente positivo per quanto riguarda il festival-campeggio. Lo spazio del festival è stato attraversato da migliaia di persone, le più diverse. Le giornate di mobilitazione contro il comune e contro la Ederle sono state molto partecipate. L'Altrocomune è un concetto, un'idea, un modo di essere e di fare politica che piace alla gente. E' il nostro modo di essere comunità. Ed evidentemente ha toccato le corde giuste se così tanta gente partecipa alle iniziative.
Questa settimana è stata anche la miglior risposta a chi accusa il movimento di auto-isolarsi.Al campeggio è venuta gente da tutta Italia. Abbiamo svolto l'assemblea nazionale del Patto di mutuo soccorso, preso decisioni importanti su iniziative da svolgere non solo a Vicenza e sul Dal Molin. Saremo a Venaus, in val Susa, l'8 dicembre, quindi a Vicenza il week end successivo per la tre giorni di mobilitazione europea. A ottobre ci sarà un'assemblea per decidere forme e modi dell'iniziativa del 14, 15 e 16 dicembre. In questi giorni sono venuti a trovarci gli amici cechi con cui da mesi abbiamo contatti, il primo dicembre siamo invitati a Londra per una iniziativa contro la guerra e il riarmo. E poi ci sarà una tappa a Napoli, altra emergenza di cui si è parlato molto in questi giorni.
E' interessante questo allargamento all'Europa.Sì, quello di cominciare a ragionare su scala europea è stato un tema molto discusso. Nei prossimi giorni il presidio permanente presenterà un appello per rivendicare l'Europa come territorio comune. Del resto è in questo territorio che si stanno giocando scelte strategiche fondamentali per il futuro del pianeta, non solo dell'Europa. E poi è un modo per mettere a frutto gli intensi e interessanti contatti che abbiamo sviluppato in questi mesi di iniziative e di lotte. Ci hanno chiamato in vari luoghi e abbiamo conosciuto realtà e lotte di cui prima non sapevamo nulla.
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