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Comunicato sull'attacco israeliano a Gaza

ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all'Uranio)

ICBUW e' profondamente preoccupata per l'attuale crisi umanitaria provocata dall'attacco di Israele su Gaza e chiede un immediato cessate il fuoco per proteggere i civili vittime di questo conflitto. ICBUW condanna l'uso opprimente della forza in una zona densamente popolata e chiede una dettagliata ed indipendente inchiesta nel tipo di armi utilizzate da Israele durante il conflitto.

Destano ulteriore preoccupazione le notizie che nuove armi indiscriminate di guerra siano attualmente utilizzate dalle forze armate israeliane, tra cui Fosforo Bianco e le cosiddette DIME (Dense Inert Metal Explosives). Contrariamente alle notizie diffuse da alcune agenzie di stampa, ICBUW non ha ancora riscontrato l'uso di munizioni all'uranio in Gaza. L'uso di armi all'uranio in un area popolata costituirebbe una grave violazione del diritto umanitario internazionale.

La televisione iraniana ha diffuso una notizia sull'uso di armi all'uranio, ma riteniamo che abbiano confuso le armi all'uranio con armi DIME al tungsteno. In alcune interviste diffuse da Al-Jazeera un medico volontario norvegese, Dott. Mads Gilbert, che viene citato anche dalla televisione iraniania, denuncia l'uso di munizioni DIME contenenti tungsteno che provocano ferite terribili alle vittime civili; il medico afferma inoltre che il tungsteno e' radioattivo. Questo non e' esatto.

In un articolo successivo il Dott. Gilbert afferma di non essere a conoscenza dell'uso di armi all'uranio e fornisce invece ulteriori informazioni sull'uso di munizioni DIME.

Finora due armi, gli esplosivi DIME e le bombe "bunker busters" GBU-39, sono state rilevate dagli attivisti che seguono la guerra in corso a Gaza, e per quanto sia di nostra conoscenza nessuna delle due contiene uranio. (Si vedano le schede allegate)

ICBUW continuera' a monitorare accuratamente la situazione e si appella alla collaborazione di ONG presenti a Gaza per raccogliere ulteriori informazioni.

Bomba di piccolo diametro GBU-39
Israele di recente ha acquistato 1000 bombe GBU-39 dagli Stati Uniti. A suo tempo si era pensato che queste bombe fossero destinate a eventuali attacchi contro gli impianti nucleari dell'Iran.
La bomba e' stata progettata per riprodurre in un'arma relativamente piccola l'impatto penetrativo di bombe decisamente piu' grandi. Alcuni attivisti sospettano che il rivestimento o la testata della bomba sia composto di uranio, ma finora non e' stato possibile ottenere alcuna conferma di questi sospetti.
Il rivestimento tipico di queste bombe sembra essere di acciaio temprato. Si ritiene che questo tipo di arma sia utilizzato da Israele contro obiettivi sotterranei a Gaza, come i tunnel utilizzati da Hamas per far entrare materiali in Gaza attraverso il confine con l'Egitto, in violazione dell'embargo imposto da Israele.
Si ritiene che i seguente fattori, e non l'uranio, contribuiscano all'efficacia delle GBU-39:
1. La sua punta e il suo spesso rivestimento di acciaio temprato, che la rendono estremamente pesante
2. L'elevato rapporto tra lunghezza e diametro
3. Il profilo della punta
4. L'alta velocita' d'impatto

Siccome la composizione della bomba e' coperta da segreto, l'unico modo per confermare la presenza di uranio impoverito sarebbe quello di analizzare il cratere di una esplosione.
Boeing ha sviluppato una versione della GBU-39 che utilizza una testata DIME, pero' si ritiene che Israele sia in possesso della versione convenzionale.
Per ulteriori informazioni si rimanda a http://en.wikipedia.org/wiki/GBU-39_Small_Diameter_Bomb

La richiesta di acquisto delle 1000 GBU-39 da parte di Israele e' disponibile sul sito della US Defence Security Cooperation Agency

DIME (Dense Inert Metal Explosives)
Le armi DIME sono state progettate per ridurre il danno collaterale dovuto alle convenzionali cariche esplosive. Il loro uso da parte di Israele e' stato per la prima volta documentato nel 2006 in Libano. Per ridurre il raggio di impatto delle schegge, le armi DIME hanno un rivestimento in polimero di carbonio invece che acciaio, che si disintegra in fibre durante l'esplosione.

Al tempo stesso queste armi usano del tungsteno finemente polverizzato e mescolato con l'esplosivo allo scopo di provocare un'esplosione molto localizzata. Mentre questo riduce il raggio dell'esplosione, le vittime che si ritrovano all'interno della sua sfera di impatto soffrono terribili ferite e la contaminazione con particelle estremamente fini di tungsteno. Da alcuni esperimenti su topi si e' riscontrato che le particelle di tungsteno scatenano la crescita di tumori aggressivi. Cosi' un arma apparentemente progettata per ridurre le vittime civili condanna i pochi sopravvissuti a un incerto futuro condizionato dall'evolversi di tumori dovuti alla tossicita' del tungsteno.

Per maggiori informazioni si rimanda a http://en.wikipedia.org/wiki/Dense_Inert_Metal_Explosive

Note: Traduzione a cura di Francesco Iannuzzelli per peacelink.it

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