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Nuova provocazione da Pyongyang

La Corea del Nord testa il nuovo Taepodong-2

Il lancio del Taepodong-2, il nuovo test nucleare e le continue provocazioni missilistiche provano l'esistenza di un programma militare articolato che rende obsoleta l'ipotesi del ricatto nucleare per ottenere finanziamenti e cibo.
25 maggio 2009
Fonte: http://globalsecurity.org
http://fas.org
http;//bbc.co.uk

Il 5 Aprile 2009 la Corea del Nord ha testato per la seconda volta il Taepodong-2, un missile a lungo raggio, cosi’ come era stato preannunciato settimane prima.
Il Taepodong-2 è stato lanciato alle 2.30 UTC (11:30 Korean Standard Time), come sostengono i nordcoreani, per portare in orbita un satellite di telecomunicazioni, Kwangmyongsong-2 o Unha-2.
Da parte loro, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud accusano Pyongyang di aver testato un missile intercontinentale destinato a supportare testate nucleari.
Subito dopo il test si sono succedute valutazioni discordanti sul suo esito; mentre secondo Pyongyang l’operazione sarebbe riuscita e il satellite in orbita trasmettendo canti rivoluzionari, USA, Giappone e Corea del Sud sostengono invece che il missile è ricaduto nel Pacifico, e non esiste traccia di satelliti in orbita.
Successivi dati analizzati hanno pero’ dato un’altra versione dei fatti; il test sarebbe stato un successo dato che il razzo ha volato svariate miglia più lontano rispetto a quanto creduto e usato un avanzato sistema di navigazione rispetto al precedente test.
Il razzo ha raggiunto una distanza di 2390 miglia contro i 1900 precedentemente annunciati da fonti militari americane; avrebbe inoltre temporaneamente sorvolato in orbita prima di ricadere e tornare in atmosfera a una velocità relativamente ridotta, che ha permesso ai frammentidi sopravvivere fino all’impatto piuttosto che bruciarsi.
I dati mostrano che il propulsore solido del terzo stadio avrebbe fallito a separarsi propriamente, mentre il secondo stadio ha operato normalmente. Inizialmente era stato afferamte che anche il secondo stadio si fosse disintegrato.
Il Taepodong-2 avrebbe usato moderni sistemi di navigazione e altri miglioramenti tecnologici che potrebbero facilitare il suo dispiegamento come razzo ICBM*.
I nuovi dati sarebbero confermati anche dal US Air Force Defence Support Programme (DSP), mostrando che il razzo ha volato almeno di 500 miglia piu’ lontano nel Pacifico in direzione Hawaii, che il secondo stadio è ricaduto nella zona di impatto che la Corea del Nord aveva interdetto alla navigazione marittima e aerea.
I dettagli visibili dal video della TV di stato nordcoreana inoltre avrebbero confermato la presenza di alcuni avanzamenti tecnologici, al momento del lancio sarebbero visibili degli sbuffi di fumo che dimostrerebbero l’equipaggiamento di sistemi di controllo dell’altitudine.

Ma quali sono le reali ragioni di questo test e quale e’ l’effetiva minaccia posta dal Taepodong-2?

Storia:

Il Taepodong-2 (scritto anche Taep’o-dong-2) designa un missile a tre stadi nordcoreano considerato come il successore del Taepodong-1. Secondo Kim Il Son, ex lavoratore del Dipartimento di Ricerca N°2 in Corea del Nord, lo sviluppo del missile sarebbe iniziato nel 1987, per ordine dello Kim Jong-Il per avere un’effettiva barriera contro possibili minacce di attacco e invasioni.
Il programma di sviluppo di un missile a lungo raggio da parte nordcoreana può essere ricondotto all’evoluzione dello Scud egiziano a suo tempo fornito dai sovietici, che a sua volta derivò dal tedesco V-2. I nordcoreani chiamarono questa variante Hwasong-5, e successive evoluzioni portarono alla versione 6 con un maggior raggio e carico (payload).
Aumentando le prestazioni del Hwasong-6 del 50% i nordcoreani furono in grado di produrre il Nodong, testato con successo e prodotto in quantità tanto da essere considerato un missile ormai in dotazione.
La Corea del Nord avrebbe diversi nomi al Teapodong-2: Hwasong (Mars)-2, e Moksong (Jupiter)-2. Sono in realtà poche le specifiche tecniche in mano al dominio pubblico al di fuori della Corea del Nord, anche il suo nome è frutto di speculazioni occidentali basate sul luogo originario di sviluppo e come successore del TD-1.

Evoluzione:

Il Tapodong era stato visto per la prima volta nella sua cruda versione durante il Febbraio 1994 come razzo a due stadi, che poteva evolvere a tre, con un raggio di 3650-3750 Km e un payload di 700-1000 kg. Il governo americano prese ufficialmente conoscenza dell’esistenza di questo razzo e del suo programma dopo un discorso e la presentazione da parte del Vice-Direttore del Missile Defence Agency of the Pentagon, il Brigadier-Generale dell’Esercito Patrick O’Reilly al George C. Marshall Institute.
In quella presentazione veniva descritto il nuovo Taepodong-2C/3 a due stadi, avente un raggio di 9975.8 km e la sua versione a tre stadi avente un raggio14963.7 Km con una testata da 250 Kg.
In quell’occasione venne anche osservato il nuovo Nodong B, che avrebbe dimostrato un raggio di 3218-4000 Km e descritto come un salto qualitativo nelle performance del sistema missilistico nordcoreano.
Nel febbraio 1994 il test per un motore a combustibile liquido fu intercettato, ma non era chiaro se fosse per il Nodong A o per il nuovo Tapodong, il cui primo stadio si diceva derivasse dal cinese CSS-2 e CSS-3, anche se più ridotto in dimensioni, mentre il 2° stadio era un Nodong A.
Quest’ultimo sarebbe stato la base di sviluppo del Taepodong come fu osservato nel febbraio 1994, e che portò all’evoluzione del razzo iraniano Shahab-3D/IRIS concepito come un possibile veicolo da lancio spaziale. Il risultato finale fu lo sviluppo e il test del Taepodong-1.
Si trattava di un razzo a due stadi, il primo sarebbe un Nodong e il secondo un Hwasong-6, testato il 31 agosto 1998 come razzo spaziale, ma invece di un payload fu introdotto un terzo stadio, probabilmente carburante solido in grado di portare in orbita un satellite. I primi due stadi avrebbero operato con successo, ma il terzo esplose. Secondo i dati il Taepodong-1 sarebbe alto 25 metri, con un peso di 21 tonnellate e un payload di 1 tonnellata.
Il suo fallimento portò all’abbandono di questo razzo, e del suo derivato TD-2/A, considerato inadeguato sia come razzo spaziale che come LRICBM*.
Fu a questo punto che lo sviluppo del Nodong B permise alla Corea del Nord di fare il salto di qualità. Il Tapodong-2C/3 fu testato nel 2006, in notevole ritardo rispetto al piano 3-5 anni previsto inizialmente dai tecnici nordcoreani, dimostrando che fu necessario un totale ridisegno del Tapodong usando come prototipi TD-2A e 2B.
Questo fu confermato dalle immagini dei satelliti spia americani che fotografarono lavori di miglioramento della base di lancio di Musudan-ri: una nuova rampa di lancio di 33 metri (contro i 22 precedenti) fu completata nel luglio 1999 così come nuovi sistemi di supporto attorno alla base.
Negli anni 2001-02 furono condotti solo test a terra, si stima tre o quattro riguradanti motori di Taepodongs.
Molti dei ritardi sono anche riconducibili alle caratteristiche tecniche della base di Musudan-ri, che appariva totalmente opposta a quello che doveva essere una base per il lancio e lo sviluppo di missili intercontinentali, dimostrando che inizialmente non era intesa per supportare un programma di questa portata : pochi raccordi stradali, strade non asfaltate, assenza di complessi di supporto per lo stoccaggio dei materiali, assenza di strutture di supporto per lo staff.
Il suo restiling perciò fu necessario e questo avrebbe ritardato i piani coreani; Solo tre missili furono testati da questa base, anche se vari test a terra furono condotti tra il 1999 e il 2001, e va aggiunta rimane l’incognita dei test sotterranei.
Un’esplosione occorse nel novembre 2002, secondo fonti sudcoreane annunciate il 21 aprile 2003, che avrebbero parzialmente distrutto la rampa di lancio e confermata anche da satelliti spia americani. La sua ricostruzione avrebbe generato perciò il ritardo con il quale il TD-2 fu testato nel 2006.

Il Taepodong-2

Nel 2006 l’intelligence americana era a conoscenza del desiderio nordcoreano di testare un missile a lungo raggio, nonostante la moratoria basata sulla Dichiarazione Giappone-Corea del Nord Pyongyang, tra Kim Jong-Il e Junichiro Koizumi.
Il Taepodong-2 fu lanciato il 5 luglio 2006 dalla base di Musudan-ri, ma secondo i dati sarebbe fallito dopo soli 35 secondi dal lancio.
Le stime sul TD-2 sono più complicate, e anche se varie versioni sono state osservate come test a terra, il problema per l’intelligence è dovuto al fatto che molte attività nordcoreane sono condotte sottoterra.
Basandosi sulle sue dimensioni, la composizione del carburante, la capacità di carico, si stima che la variante a due stadi avrebbe un raggio attorno ai 4000 Km, e quella a tre stadi 4500. Nel tempo la sua stima del raggio è crescita sostanzialmente, fino ad un massimo di 15000 Km. Al suo massimo raggio si stima avrebbe un payload di meno di 500 Kg, mentre a corto raggio avrebbe un payload di 700-1000 Kg, in grado di supportare armi convenzionali, nucleari o satelliti orbitali.
Il Primo Stadio utilizzerebbe un propulsore liquido (TM-185 e un oxidizer AK-271), probabilmente un Musudan-1 “mobile” da 4000 Km (MRBM)*, derivato dal sovietico R-27 Zyb**. I nordcoreani avrebbero derivato questo razzo con l’aiuto di tecnici russi del VP Makeyev Design Bureau.
Il Secondo Stadio e’ piu’oscuro, molto probabilmente è un derivato dello Scud sovietico in possesso all’arsenale nordcoreano, un Rodong-1, Hwasong-6 o Nodong.
Il Terzo Stadio molto probabilmente e’ un razzo a carburante solido di derivazione cinese.

La minaccia:

Lo sviluppo di in missile intercontinentale costituisce un impegno tecnologico enorme, dispendioso finanziariamente e richiede notevole orgazizzazione logistica.
Quando si sviluppa un razzo da componenti già esistenti, può non essere ottimale, ma è meglio accettare queste imperfezioni e perdite piuttosto che progettare completamente un nuovo missile da zero. Questo fattore sarebbe un grande vantaggio per la Corea del Nord, ma anche per gli analisti stranieri che possono quindi basare le proprie stime su quanto e noto essere in possesso all’arsenale nordcoreano.
I taepodongs sono missili a propulsione liquida e nell’attuale configurazione hanno operato come razzi spaziali, lanciati da basi statiche con rampa di lancio. Dati i loro costi e le dimensioni, difficilmente possono essere prodotti in larghe quantità, ma possono avere un’importanza strategica se intesi per un numero limitato di obiettivi sensibili di alto livello.
La Corea del Nord è riconosciuta nell’avere l’abilità di produrre armi chimiche e batteriologiche, e il recente test nucleare sotterraneo ne accresce le potenzialità.

Valutazioni:

L’ipotesi del programma spaziale appare la spiegazione più lontana dalla realtà. Se il lancio sarebbe stato veramente per un satellite è fallito miseramente e restano perplessità sulle capacità materiali della Corea del Nord: i costi, la tecnologia richieste sono enormi e se veramente fossero stati questi i motivi avrebbero inevitabilmente bisogno del sostegno cinese o russo in grado di fornire know-how.
La valutazione che vedrebbe la Corea del Nord spendere enormi risorse finanziarie sapendo di non essere in grado di portare un risultato plausibile è da scartare.
La verità è che la Corea del Nord resta fondamentalmente isotata e sopravvive grazie al clima di paranoia e paura generato nel suo popolo e all’estero da possibili guerre. Il lancio rappresenta realmente il test per un ICBM, e confermala presenza di un solido programma di sviluppo missilistico.
In questo caso il know-how e i costi sono nelle capacità nordcoreane, ai quali va riconosciuta una certa abilità nel generare e modificare un arsenale considerato obsoleto. Eppure ci sono delle novità rispetto al passato: sembra che il ricatto nucleare possa essere messo da parte, la spesa di milioni di dollari, il lancio di un missile di tale portata contravvenendo alla moratorie internazionali solo per incalzare Obama o avere cibo in cambio non reggono piu’.
La Corea del Nord non ha rinunciato al riarmo, e non rinuncerà, perché vuole entrare nel novero delle potenze nucleari, visto come reale e unico deterrente ad un cambiamento dello status quo.
La Corea del Nord non vuole invadere il Sud e non vuole allo stesso tempo fare la fine dell’Iraq, vuole una sorta di superiorità tecnologica a e strategica che presevi la sua sopravvivenza. Il suo esercito è superiore via terra a quello sudcoreano e americano nella penisola, ma la superiorita’ della marina e aviazione americana possono essere bilanciati solo con il possesso di armi distruzioni di massa.
Questo sarebbe dimostrato da una serie di passi: il primo esperimento nucleare nel 2007, la chiusura farsa di Yongbyon, la nuova espulsione dei tecnici dell’AIEA, il lancio del Teapodong 2, e la momento in cui si scrive il nuovo test nucleare accompagnato da nuovi missili.
Il messaggio politico e’ chiaramente dietro sia agli Stati Uniti che alla Corea Del Sud.
Dopo l’elezione di Obama, a livello internazionale ci si aspettava un cambio di politica estera, ma dopo aver ottenuto dall’amministrazione Bush tutto quanto era possibile (cibo, carburante, eliminazione dalla lista degli stati canaglia) con il ricatto nucleare, appare chiaro che a Pyongyang esiste un disegno piu’ articolato e la nuova amministrazione USA e’ ritenuta debole rispetto alla precedente
La Corea del Sud riceve un messaggio di chiusura politica, specie dopo l’irrigidimento sudcoreano ai piani di cooperazione con il nord seguiti dal nuovo presidente. Il lancio è anche un segnale di superiorità al sud in vista di un possibile attacco americano.
Ma le ragioni nordcoreane sono anche legate alla politica interna e al suo enigmatico leader Kim Jong-Il. Durante tutto il 2008 si sono avvicendate voci discordanti sulle sue reali condizioni di salute: vittima di un attacco cardiaco, deceduto, e sostituito da un sosia nelle cerimonie pubbliche. Tutto questo ha alimentato voci di possibili dissensi all’interno della gerarchia del partito, di possibili collassi istituzionali e quindi una possibile modificazione dello status quo.
Il lancio perciò sembra quasi anche ribadire la continuità con il passato e anzi offrire una posizione ancora più aggressiva che secondo alcuni però rifletterebbe il passaggio del potere nelle mani della gerarchia militare, più vicina a Kim Jong-il e vista come protettrice degli interesse del paese.

Le reazioni internazionali:

Il Giappone è stato il più veemente nella denuncia coreana, anche al di sopra delle reali possibilità minacciando di abbattere il missile se avesse violato lo spazio aereo giapponese, mentre la Corea del Sud è apparsa sottotono, in parte anche perche’ ha generato l’escalation e la reazione dura di Pyongyang.
Gli Stati Uniti si trovano con l’ennesimo capitolo di questa saga, e dopo gli esempi del passato realmente le carte in tavola sono poche, pressioni diplomatiche e minacce di guerra hanno solo rafforzato il regime e spinto verso un nuovo riarmo. La vera sfida diplomatica inizia ora e Pyongyang vuole vedere quali sono i passi della nuova amministrazione americana.
La prima vittoria la ha già riportata, il Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite appare spaccato, perché sia Mosca che Pechino non vogliono reali e dure punizioni per la Corea del Nord. Il lancio del missile risulta essere una logica per punire gli americani della loro arroganza nel passato gioco di Bush, ma il possibile scudo missilistico in Polonia e Repubblica Ceca tanto osteggiato da Mosca vede un contrappeso in questo riarmo coreano, che suona come una sorta di accusa agli Usa per avere generato una nuova corsa agli armamenti.
Quello che appare chiaro è che a differenza dell’Iran, che sembra disposto al dialogo con Washington, la Corea invece è intenzionata a riprendere da dove ha lasciato con Bush: continuare il suo riarmo, garantire lo status quo e chiudere l’epoca dell’unilateralismo americano. In questo desiderio di ridisegnare l’ordine internazionale Pyongyang ha validi alleati, Mosca e Pechino, entrambi ansiosi di limitare l’influenza americana, definire nuove sfere di influenza e soprattutto garantire lo status quo, ponendo fine a rivoluzioni rosa arancioni, gialle o di qualsiasi colore esse siano.

*SRBM: Short Range Ballistic Missile <1000 Km
MRBM: Medium Range Ballistic Missile 1000-2500 Km
IRBM: Intermediate Range Ballistic Missile 2500-3500 Km
LRICBM: Limited Range Intercontinental Ballistic Missile 3500-8000 Km
FRICBM: Full Range Intercontinental Ballistic Missile 8000-12000 Km

**Il razzo R-27 era a propulsione liquida, a medio raggio, e con singola testata, anche se successive versioni erano a tre testate, lanciato da sottomarini, a differenza della versione nordcoreana che era basata a terra.

Licenza: Pubblico Dominio

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