"Quello che gli americani sanno e che gli italiani non devono sapere"
Notizie dell'agenzia Apcom
PEACELINK: BASE NAVALE TARANTO TRASFORMATA IN BASE NATO
L'associazione: l'abbiamo scoperto da documenti del Pentagono
Roma, 9 feb. (Apcom) - "Quello che gli americani sanno e che gli italiani non devono sapere". Così si intitola il dossier che l'associazione PeaceLink ha presentato questa mattina a Taranto, presso la sede del Wwf: in una conferenza stampa il gruppo pacifista ha consegnato ai giornalisti documenti "non secretati"
del Pentagono che attesterebbero la trasformazione della base navale di Taranto in Base Nato. "Sono informazioni mai comunicate al Parlamento e che siamo riusciti a procurarci con complicate ricerche incrociate su Internet", ha detto Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink.
Taranto è sede di una base nazionale della Marina Militare Italiana ma dalla metà degli anni Ottanta vi è stato un ampliamento in "zona Chiapparo" finanziato in parte da fondi Nato. "E' dalla fine del 2002 che a Taranto c'è un comando Nato
con la sigla COMITMARFOR, guidato dal Contrammiraglio Maurizio Gemignani, ma solo nel 2003 lo staff multinazionale della Nato ha cominciato ad essere operativo al 100%", si legge nel comunicato stampa dell'Associazione Peacelink.
In passato il movimento pacifista locale ha denunciato più volte la variazione dello status militare della base. "Ma dai vertici politico-militari non sono mai giunte conferme ufficiali circa il nuovo status Nato della base, solo smentite", spiegano gli
attivisti di PeaceLink, un'associazione telematica che ha inserito tutto il dossier sul sito www.peacelink.it. "Ora però possiamo dire con certezza - spiega Marescotti - che eventuali smentite non da parte del governo o dei militari italiani non metterebbero in dubbio le nostre informazioni - ma direttamente i documenti ufficiali che il Pentagono mette a disposizione sul proprio sito".
Dal canto suo, la Marina militare italiana, interpellata da Apcom, ha fatto sapere di non intendere fornire alcuna replica alle affermazioni di PeaceLink.
PEACELINK:TARANTO CANDIDATA UNICA A OSPITARE FLOTTA USA DI GAETA
Pubblicata nuova mappa Nato in Europa, sfuma l'ipotesi Turchia
Roma, 9 feb. (Apcom) - Secondo l'associazione pacifista PeaceLink, Taranto è l'unico "Headquarters" (Quartier Generale) della Nato candidato ad ospitare la flotta americana che dal 2005
si dovrebbe trasferire da Gaeta per trovare una sistemazione più avanzata a sud-est. Lo ha affermato l'associazione durante la conferenza stampa di presentazione del dossier "Quello che gli americani sanno e che gli italiani non devono sapere" che si è tenuta stamattina a Taranto presso i locali del Wwf. Peacelink afferma che secondo documenti del Pentagono, la base di Taranto sarebbe stata trasformata in una base Nato. Secondo l'associazione, a questo punto non è verosimile "l'ipotesi di un trasferimento in una base turca" della flotta Usa.
La "logica deduzione", ha spiegato il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti, deriva dal fatto che, come rivelato dalla stessa associazione sempre stamattina, la Base navale di Taranto
ha acquisito il nuovo status di Quartier generale della Nato, il più grande del Mediterraneo, e l'unico Comando che gode dei requisiti Nato necessari per ospitare la flotta Usa.
La documentazione presentata da PeaceLink contiene l'intera mappa della nuova Nato in Europa e smentisce - sostengono gli autori dello studio - le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta Usa in Turchia per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della Nato certificati HRF (High Readiness Force). "L'unica sede candidata ad accogliere la Sesta Flotta Usa nella sua veste di comando Nato, denominato COMSTRIKFORSOUTH, è pertanto Taranto", hanno affermato gli attivisti di PeaceLink.
Nei giorni scorsi erano giunte smentite dal Governo Italiano e dal comandante americano Shelanski, in visita a Taranto con la nave comando Usa LaSalle. "Ma è come se ci fosse un concorso con un solo candidato - ribattono gli esponenti di Peacelink - e questo candidato è il Comando Hrf-Navy di Taranto".
Oggi la Marina militare, interpellata da Apcom, ha fatto sapere di non voler neanche replicare alle affermazioni di PeaceLink.
Per l'associazione, che afferma di aver effettuato uno studio incrociato su documenti ufficiali del Pentagono non secretati, la notizia conferma l'ipotesi del trasferimento della base Usa da Gaeta a Taranto ventilata nei scorsi giorni dal senatore Francesco Cossiga (componente della Commissione Difesa del Senato) e dall'onorevole Massimo Ostillio (Udeur), della Commissione difesa della Camera. (segue)
Apc-PEACELINK:TARANTO CANDIDATA UNICA A OSPITARE FLOTTA USA DI...- 2
Attestata costituizione "High Readiness Force" Nato a Taranto
Roma, 9 feb. (Apcom) - Per Ostillio, il disegno dei vertici Usa sarebbe questo: "Realizzare due grossi poli logistici in Italia, uno per le truppe di terra a Solbiate, vicino Milano, e uno navale in Puglia a Taranto", ha dichiarato il deputato al Corriere del Mezzogiorno dell'11 gennaio 2004. "Certamente a Taranto (la flotta ndr) sarebbe meglio collocata, perché agli Usa preme il controllo del Medio Oriente", ha ribadito sullo stesso quotidiano Cossiga lo scorso 4 febbraio. L'ex presidente della Repubblica ha affermato che la stessa forza Usa sarebbe "in partenza da Napoli", in quanto la sesta flotta sarebbe ormai troppo "decentrata" rispetto ai nuovi interessi strategici degli Stati Uniti.
Si tratta di dichiarazioni, afferma Peacelink, che trovano conferma nei documenti ufficiali del Pentagono che attestano la costituzione a Taranto di una "High Readiness Force" (comandi proiettabili ad alta prontezza) di tipo navale, che si va ad affiancare ad una "High Readiness Force" di terra ubicata a Milano in un apposito nuovo quartier generale della Nato.
PeaceLink è conosciuta per aver ottenuto nel 2000 il piano di emergenza nucleare per Taranto e per aver scoperto, esibendo documentazione non secretata del Pentagono, l'installazione nella base di Taranto del sistema americano di comando e spionaggio satellitare C4i. "Abbiamo paura di un incidente nucleare in mare. Già nel 1968, nel 1975 e nel 2000 vi sono stati incidenti e si è arrivati ad un passo dalla catastrofe. E' tutto documentato sul nostro sito Internet che conta diecimila utenti al giorno. Non accettiamo il rischio nucleare militare. Se andranno avanti ci ribelleremo come a Scanzano", hanno detto gli attivisti di PeaceLink durante la conferenza stampa odierna.
Il comitato di Scanzano, "Scansiamo le scorie", ha dato pieno sostegno alla mobilitazione tarantina. Il movimento contro la base si è dato appuntamento per mercoledì prossimo a Taranto.
Su Internet: http://www.tarantosociale.org
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