Base Nato/Usa a Taranto. Interrogazione parlamentare dell'on.Bulgarelli (Verdi)
NATO: BULGARELLI (VERDI),ITALIA DOMINIO USA PER PIANI GUERRA
(V. 'NATO: TARANTO SARA' PIU' GROSSA BASE...' DELLE 18.10)
(ANSA) - BARI, 9 FEB - Il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli
ha presentato un'interrogazione parlamentare al presidente del
Consiglio dei ministri e al ministro della Difesa su quanto oggi
l'associazione pacifista Peacelink ha reso noto, a Taranto, a
proposito dell'esistenza di documenti del Pentagono che
attesterebbero la trasformazione della base navale ionica della
marina militare italiana in base Nato. Per Bulgarelli, questo
tipo di operazioni ''trasforma il nostro territorio in riservato
dominio degli Usa per i loro piani di guerra''.
''Da tempo - afferma Bulgarelli - seguiamo con attenzione le
manovre sospette della Marina Militare italiana e di quella
statunitense attorno al porto di Taranto. Oggi il dossier di
Peacelink conferma le nostre preoccupazioni: Taranto e'
candidata ad ospitare dal 2005 la flotta americana ora di stanza
a Gaeta e cio', ancora una volta, in virtu' di accordi segreti
che eludono il controllo del parlamento. Questa prassi e'
intollerabile e trasforma il nostro territorio in riservato
dominio degli Usa per i loro piani di guerra''.
''Il trasferimento della flotta, inoltre, comporterebbe - -
continua il deputato dei verdi - notevoli rischi per la
popolazione a causa dell'inquinamento radioattivo derivante dal
transito dei sommergibili nucleari e delle conseguenze
gravissime che un incidente potrebbe comportare, come le vicende
della Maddalena insegnano. Occorre dire basta a queste continue
violazioni della nostra sovranita': la societa' civile ha il
diritto di disporre del proprio territorio e della propria
salute''. (ANSA).
ZG
09-FEB-04 18:48 NNNN
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NATO: TARANTO SARA' PIU' GROSSA BASE MEDITERRANEO, PEACELINK
CONFERMA VIENE, PER L'ASSOCIAZIONE, DA DOCUMENTI PENTAGONO
(ANSA) - TARANTO, 9 FEB - Per l'associazione Peacelink,
'associazione telematica per la pace', la base della Marina
militare italiana a Taranto ha acquisito il nuovo status di base
Nato, la piu' grande del Mediterraneo, ed e' cosi' diventata
l'unico 'headquarter', quartier generale Nato, candidato ad
ospitare la flotta americana che dal 2005 si dovrebbe trasferire
da Gaeta per trovare una sistemazione piu' avanzata a sud-est
per il controllo del Mediterraneo.
L'associazione oggi ha tenuto una conferenza stampa per
ribadire la sua contrarieta' alla presenza a Taranto di una base
Nato. Insieme col presidente di Peacelink, Alessandro
Marescotti, c'erano Nicola Occhiofino (Prc), assessore alla
solidarieta' e alla pace della Provincia di Bari, e Giovanni
Matichecchia in rappresentanza del Comitato del 'no' alla base
navale.
Marescotti ha detto che l'ipotesi che Taranto avesse
acquisito il nuovo status di base Nato era stata ventilata nei
giorni scorsi dal presidente emerito della Repubblica Francesco
Cossiga e dal deputato tarantino dell'Udeur Massimo Ostillio,
che e' anche vicepresidente della commissione Difesa della
Camera. ''La conferma - ha affermato Marescotti - viene dai
documenti ufficiali del Pentagono che attestano la costituzione
a Taranto di una 'High Readiness Force', cioe' una forza navale
'ad alta prontezza', che va ad affiancarsi ad una 'High
Readiness force' di terra ubicata in un nuovo apposito quartier
generale della Nato''.
Marescotti ha diffuso documentazione ricavata dal sito
internet del Pentagono contenente fra l'altro l'intera mappa
della nuova Nato in Europa. Questa nuova mappa, secondo
Peacelink, smentirebbe le voci di una possibile destinazione
della sesta flotta Usa in Turchia perche' non esisterebbero
attualmente in quel Paese comandi navali della Nato con
certificazione 'High Readiness Force'.
Per i pacifisti tarantini la mappa del Pentagono non
lascerebbe dubbi: l'unica sede candidata ad accogliere la sesta
flotta Usa nella nuova sede del comando Nato, denominato
'Comstrikforsouth', e' Taranto. Tutto questo anche se - ha
aggiunto Marescotti - nei giorni scorsi erano giunte smentite al
riguardo dal Governo italiano e dal comandante americano
Shelanski, in sosta tecnica nella stazione navale di Mar Piccolo
con la nave comando 'USS Lasalle'.
Marescotti ha aggiunto inoltre che gia' dalla fine del 2002
Taranto e' sede di comando Nato con la sigla 'Comitmarfor', alla
guida del contrammiraglio Maurizio Gemignani, ma solo di recente
lo staff multinazionale della Nato sarebbe diventato operativo
al 100%.
Il presidente di Peacelink ha poi ribadito il 'no' del
movimento pacifista all'ipotesi che Taranto ospiti sommergibili
americani a propulsione nucleare. In proposito ha ricordato che
Peacelink ha ottenuto nel 2000 il piano di emergenza nucleare
per Taranto scoprendo anche, da documentazione non secretata del
Pentagono, l'installazione nella base di Taranto del sistema
americano di comando e spionaggio satellitare chiamato 'C4i'.
(ANSA).
KTT
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