Vicenza città cantiere delle forze armate USA
Spuntano come i funghi nel vicentino i centri e le infrastrutture logistiche dell’esercito USA. Mentre nell’ex aeroporto Dal Molin procedono i lavori ad altissimo impatto ambientale per realizzare la grande base operativa della 173^ Brigata aviotrasportata, il reparto d’élite impiegato negli scacchieri di guerra mediorientali, ingegneri e tecnici del genio militare statunitense lavorano a decine di cantieri della provincia. Qualche giorno fa sono state consegnate due nuove facilities costate più di 60 milioni di dollari, un complesso ospedaliero avanzato all’interno della base di Camp Ederle e un centro di assistenza all’infanzia nel cosiddetto “Villaggio della Pace”, il residence-bunker che ospita una parte dei militari USA di Vicenza.
L’Enhanced Health Service Center è stato realizzato in una superficie di
Il nuovo Child Development Center del “Villaggio della Pace” potrà accogliere sino a 348 bambini “per programmi a tempo pieno o part-time”. Costato 13,1 milioni di dollari, sorge accanto al polo scolastico di recente realizzazione (1.200 gli alunni che lo frequentano), ed è dotato di confortevoli aule, palestre, sale-gioco. Il centro di assistenza all’infanzia è stato realizzato dalla CMC - Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, la stessa che con il CCC - Consorzio Cooperativo Costruzioni di Bologna sta eseguendo i lavori al Dal Molin.
Le due infrastrutture realizzate e consegnate all’US Army fanno parte di un pacchetto di opere progettate dal Dipartimento della Difesa USA per fare di Vicenza, secondo quanto enfaticamente annunciato, la “capitale dell’esercito statunitense di stanza in Sud Europa” e “modello per tutti gli altri presidi militari del Comando USA nel vecchio continente con le facilities meglio mantenute, i servizi di più alta qualità, l’ambiente più sicuro e la più efficiente organizzazione”. L’obiettivo è quello di assicurare tutti i requisiti per ospitare nel modo migliore a Vicenza 4.200 soldati USA entro il 2015, più ovviamente i rispettivi familiari a carico. Un piano ambizioso per cui sono stati investiti 465 milioni di dollari, 289 milioni dei quali destinati all’ex aeroporto Dal Molin per la costruzione di caserme-alloggio per 2.000 militari, magazzini, spazi operativi, officine di manutenzione velivoli, uffici e centri comando, centri sportivi, ecc..
Tra i progetti più rilevanti già completati a Camp Ederle spiccano due caserme-alloggio per circa 300 militari del 173d Airborne Brigade Combat Team (lavori per 25 milioni di dollari appaltati alla Pizzarotti Parma), un Centro sanitario neonatale (costo 3,2 milioni di dollari e realizzato dall’Impresa Costruzioni Andriolo Srl di Vicenza), un Kinder Garten (ancora Andriolo Srl), un’arena per spettacoli e attività ludiche con centro bowling, fast food, ristorante e piccolo casinò (Maltauro Costruzioni di Vicenza), e l’Ederle Inn, l’hotel riservato agli ufficiali statunitensi con 58 suite familiari, lavanderia, ampi magazzini e parcheggio, sale conferenze, breakfast room e finanche “alcune stanze per i cani mascotte al piano terra”. Attualmente sono in via di completamento a Camp Ederle l’ammodernamento ed ampliamento del fitness center e la realizzazione di una nuova piscina hi-tech con copertura vetrata in parte retraibile (costo complessivo dei due progetti 4,3 milioni di dollari).
A fine 2007 è stato portato a termine invece il cosiddetto “Vicenza Installation Information Infrastructure Modernization Program (I3MP)”, il programma di ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazione del 509th Signal Battalion dell’US Army. Avviato nell’aprile 2002, esso è servito a potenziare la rete a fibre ottiche e ad alta velocità che collega tra loro i centri operativi di Camp Ederle, il “Villaggio della Pace”, i depositi e magazzini di stoccaggio dell’Us Amy di Lerino (frazione del comune di Torri di Quartesolo) e Longare (i lavori sono stati eseguiti dalla tedesca Siemens e da subappaltatori locali).
Secondo fonti del MILCON, il Corpo del Genio della Marina USA che sovrintende alla realizzazione delle opere, nel solo biennio 2008-2009 sono stati finanziati più di un centinaio di piccoli progetti di “costruzione”, “manutenzione” e “ammodernamento” nelle basi militari del vicentino, per un valore complessivo di 37 milioni di dollari. Tra i più importanti, un nuovo impianto sportivo multifunzionale, una “strada di
Top secret le finalità dei lavori avviati nel 2007 nella base di Longare, l’ex “Pluto Site” utilizzato per l’immagazzinamento di mine e testate nucleari per i missili a corto raggio dell’US Army. Nelle profonde gallerie della base sarebbero stati ammodernati e riattivati i depositi di stoccaggio armi, munizioni e attrezzature della 173^ Brigata Aviotrasportata e dei reparti che saranno utilizzati in ambito AFRICOM, il Comando USA per le operazioni nel continente africano di recente costituzione. Secondo il MILCON, 350.000 dollari del budget 2008 sono stati spesi per “allargare, allungare e riparare le strade, i marciapiedi e i sentieri di Longare, e per installare nuove fognature, linee elettriche e impianti d’illuminazione”. Dal dicembre 2008 l’Unità statunitense della Riserva di stanza a Longare è stata posta agli ordini del 7°Civil Support Command dell’US Army con base in Germania, l’unico presente fuori dagli Stati Uniti d’America, responsabile della gestione degli “affari civili” delle forze terrestri USA in Europa. Alla vigilia dell’attivazione del Civil Support Team di Longare, i militari ad esso assegnati hanno condotto una controversa esercitazione di 76 giorni nel poligono di Fort Leonard Wood (Missouri) simulando “uno scenario realistico di guerra chimica con l’uso di gas nervini”. Successivamente il CVT di Longare ha avviato “corsi basici” per i residenti USA di Vicenza sulle armi nucleari, chimiche e batteriologice e “sull’equipaggiamento personale di protezione”.
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