Radioattività a La Maddalena. Il torio 234 c'è ma... non si vede
Il 20 ottobre 2003 in tutto l'arcipelago maddalenino fu udito un forte boato che fece schizzare fuori dalle case gli abitanti dell'isola. L'evento fu subito classificato dalle autorità come un "terremoto". Ma molti osservatori hanno individuato l'epicentro del "terremoto" nella Base americana dove da alcuni giorni sostava il sommergibile atomico Hartford.
La conferma che qualcosa di molto grave era accaduto in quel sito è giunta il 12 novembre quando le autorità militari americane non hanno potuto nascondere la notizia del licenziamento sui due piedi del commodoro Greg Parker, comandante della base americana, e del capitano della Hartford, Cristopher R. Van Metre.
Un così drastico provvedimento ha spinto un'associazione della Corsica l'ABCDE e il WWF della Gallura, di cui è responsabile Paola Buioni, a far analizzare le acque circostanti La Maddalena dall'Istituto di ricerca indipendente Criirad, diretto dall'ingegnere e fisico nucleare Bruno Chareyon.
Le analisi effettuate tra il 17 novembre e il 9 dicembre hanno dato risultanti allarmanti riguardo ad una forte concentrazione di Torio 234 presente nelle alghe prelevate nella zona. Il Torio 234 è discendente diretto dell'uranio 238, componente questo del combustibile nucleare che alimenta i sommergibili.
Questi valori enormemente alti hanno rafforzato negli ambientalisti la convinzione di un incidente che avrebbe provocato l'inquinamento nelle acque de La Maddalena.
Precedentemente, il 30 settembre 2003, il Ministero della difesa aveva dato via libera ad un contestato ampliamento della base americana. Contestazioni che avevano spinto il Presidente della regione Masala a recarsi a Roma per chiedere chiarimenti e ottenere assicurazioni.
Nel corso dei lavori della Giunta del 13.01.2004 il Presidente Masala ha riferito dell'esito degli incontri avuti il giorno precedente a Roma sulla questione degli interventi a La Maddalena "Il Governo è disponibile ad accogliere tutte le richieste della Regione Sardegna attraverso la definizione di un'ampia e articolata intesa". Si provvederà quindi al risanamento e alla ristrutturazione dell'attuale "stazione appoggio" in un ottica di salvaguardia ambientale e risanamento dei luoghi particolarmente delicati da un punto di vista naturalistico.
Si arriva a lunedì 19 gennaio '04, quando in occasione dell'incontro per ufficializzare l'accordo stato-regione tra il presidente della Giunta Masala, il sindaco di La Maddalena e il presidente del Parco (mentre davanti al Palazzo della Regione in Viale Trento 69, si svolge un Sit-in di protesta del movimento "Gettiamo le basi" per esprimere il dissenso verso un accordo che "svende la nostra terra, la nostra salute, la nostra dignità") viene affrontato ufficialmente il problema della contaminazione sollevato dal WWF Gallura. Regione, Comune ed Ente parco hanno affermato che le analisi della ASL non segnalano inquinamento radiativo.
A questo punto scoppia la polemica. Dall'opposizione si levano critiche alle dichiarazioni fatte in Regione. Sullo stesso argomento sono state presentate alcune mozioni ed interpellanze, che saranno illustrate subito dopo l'intervento del capo dell'Esecutivo nel corso dell'inizio dei lavori del Consiglio regionale fissati per martedì 27 al pomeriggio.
L'On. Giacomo Sanna (Psd'Az) intervenendo sulla inadeguatezza delle centraline Asl per la rilevazione del torio 234 in una nota afferma che "Escludere - come fa il Presidente della Giunta - il pericolo di inquinamento nucleare del parco naturale della Maddalena, sulla base delle analisi della ASL è un grave errore. Denota superficialità e pressappochismo".
Infatti, - sostiene il Presidente nazionale del Psd'Az- le centraline per il monitoraggio dell'aria e dell'acqua nell'Arcipelago della Maddalena, risalgono all'inizio degli anni '80. Installate dalla Amministrazione Provinciale di Sassari, sono poi passate, a partire dal 1987, alla Regione Sarda che ne ha affidato la gestione alla ASL n.1.
Le analisi sono eseguite su prelievi di acqua e di aria, nonché su prelievi fatti in punti prestabiliti su alghe, sedimenti e biota.
Nessuna di queste analisi può rilevare la presenza di un elemento radioattivo, quale il torio 234.
Infatti, le centraline della ASL sono obsolete e tecnologicamente superate. Non è un caso che in tutti i rapporti della ASL, il torio 234, non è mai stato inserito fra i parametri rilevati normalmente dalla rete.
Dovrebbe saperlo il Presidente della Regione, - conclude la nota dell'On. Giacomo Sanna - così come, la cosa dovrebbe esser nota al Sindaco della Città di La Maddalena. I quali prima di minimizzare e di smentire un fisico nucleare, farebbero bene a documentarsi appropriatamente. Ancor meglio sarebbe se si adoperassero, per garantire mezzi, risorse e strumenti adeguati, per un più efficace monitoraggio dell'aria e dell'acqua nell'arcipelago.
Cagliari 20.01.2004
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