Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Ridispiegamento strategico Usa

Interrogazione on. Deiana. Question Time Basi Nato.

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-03113 presentata da ELETTRA DEIANA martedì 24 febbraio 2004 nella seduta n.427
29 febbraio 2004
on. Elettra Deiana
Fonte: Camera dei Deputati - Prc

DEIANA. - Al Ministro della difesa.

- Per sapere
- premesso che:
in occasione della prima visita negli Stati Uniti d'America compiuta dal neo segretario della Nato Jaap de Hoop Scheffer, il Segretario di Stato americano Colin Powell ha affermato che il livello globale dei contingenti statunitensi in Europa diminuirà nella prossima fase molto al di sotto dell'attuale livello di centomila effettivi, dislocati oggi soprattutto in Germania, col ritorno in misura significativa negli Stati Uniti delle truppe;

a detta dello stesso Colin Powell, non è nelle intenzioni del Pentagono spostare verso Est alcune basi Usa dislocate in Europa per averne di più contigue alla Russia, come ai tempi della guerra fredda, ma soltanto utilizzare postazioni atte a sostenere più efficacemente operazioni avanzate, anche con la possibilità di accesso, attraverso accordi per periodi di tempo limitati, ad alcuni aeroporti europei, al fine di «agevolare il dispiegamento in regioni potenzialmente in crisi»;

tali affermazioni evidenziano un mutamento della strategia militare del Pentagono per quanto riguarda l'uso delle basi e la presenza sul territorio di Paesi alleati;

il Financial Times del 4 febbraio 2004 ha scritto che la decisione degli Stati Uniti di ridurre di un terzo le truppe e le basi Usa in Europa si configura come una delle più massicce ridislocazioni degli effettivi militari statunitensi dopo il 1945 -:
se ci siano consultazioni in corso tra il Governo italiano e le autorità statunitensi in merito a problemi di così vasta portata sotto il profilo militare e politico, se tali consultazioni riguardino l'eventuale chiusura, ridimensionamento o, viceversa, potenziamento delle basi americane in Italia, con particolare attenzione a quelle della Maddalena, di Camp Darby e di Aviano, e se, in tale contesto di ridiscussione «strategica» sull'uso delle basi in Europa e di fronte alle polemiche in corso sulla programmata ristrutturazione della base della Maddalena, il Governo non ritenga opportuno fornire notizie sul contenuto degli accordi bilaterali relativi alla concessione del diritto di attracco all'isola di Santo Stefano-Maddalena, decisa nel 1972 dal Governo italiano senza dibattito preventivo in sede parlamentare e, quindi, in violazione dell'articolo 80 della Costituzione. (3-03113)

Annuncio del progetto di diminuire il livello globale dei contingenti statunitensi in Europa - n. 3-03113)

Note: ELETTRA DEIANA. Signor Presidente, ringrazio il ministro per le precisazioni che ha reso ma che non rispondono al quesito posto sulla natura delle consultazioni in questione: di che tipo di consultazioni si tratta?

La questione riguardante la declassificazione e l'impossibilità di passare alla desegretazione degli atti senza un accordo bilaterale, senza una reciprocità, non significa assolutamente che le cose debbano restare ferme. L'Italia può pattuire una nuova fase in cui ridiscutere tutto, ponendo il Parlamento nella condizione di conoscere ciò che era classificato in un certo modo e ciò che si prepara in questo giro di consultazioni; altrimenti, il nostro paese sembra essere a disposizione dell'alleato americano, che si limita a comunicarci i suoi piani di riconfigurazione (tra l'altro, basta visitare i siti americani per venirne a conoscenza). Sembra, quindi, che siamo a disposizione delle riconfigurazioni strategiche degli Stati Uniti d'America.
Vorrei sapere quali passi si stanno compiendo da una parte e dall'altra per stabilire una nuova pattuizione e su quali basi il Parlamento italiano sarà messo nelle condizioni di sapere e, quindi, di uscire da quel limbo di totale segretazione.
Per quanto riguarda La Maddalena, assistiamo a decisioni unilaterali (tra l'altro, signor ministro, di sua diretta responsabilità); infatti, rispetto all'accordo del 1972 sul punto di appoggio per la nave arsenale presso La Maddalena, vi è l'intenzione da parte del Governo di passare, su richiesta americana, ad un vero e proprio stanziamento di base sulla costa.
Nonostante la sua gentilezza, il punto rimane inevaso. Il Parlamento non è messo nelle condizioni di conoscere, non solo i contenuti della consultazione...

PRESIDENTE. Onorevole Deiana, dovrebbe concludere.

ELETTRA DEIANA. ...ma anche la metodica della consultazione. Siamo chiamati a dirci disponibili o a ridiscutere? Di conseguenza, quale ruolo gioca il Parlamento?

Articoli correlati

  • No all’aumento delle spese militari
    Disarmo
    Le slides per informare correttamente l'opinione pubblica

    No all’aumento delle spese militari

    Circolano statistiche artefatte per convincere l'opinione pubblica che le spese militari della Russia siano superiori a quelle dell'Europa. Oggi a Lecce verranno proiettate queste slide che - utilizzando gli stessi dati della Nato - smentiscono la propaganda per l'aumento delle spese militari.
    25 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Comparazione fra le spese militari della Nato con quelle della Russia
    Disarmo
    Dati 2014-2024

    Comparazione fra le spese militari della Nato con quelle della Russia

    La Russia ha aumentato le spese militari da 69 a 109 miliardi di dollari mentre la Nato le ha aumentate da 910 a 1185.
    8 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Se il riarmo non è necessario per la difesa allora serve per la guerra
    Disarmo
    Il rapporto di forze è già nettamente favorevole all’Occidente

    Se il riarmo non è necessario per la difesa allora serve per la guerra

    L’Alleanza Atlantica rappresenta il 55% della spesa militare mondiale, mentre la Russia, il nemico designato della NATO, ne copre solo il 5%. Questo divario di 11 a 1 pone una domanda: perché intensificare ulteriormente il riarmo?
    6 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • In Romania è in costruzione la più grande base Nato europea
    Disarmo
    La base aerea di Mihail Kogalniceanu agita il dibattito politico rumeno

    In Romania è in costruzione la più grande base Nato europea

    Situata nei pressi della città di Costanza, sul Mar Nero si trova in una posizione strategica, a pochi chilometri dalla Crimea, area di tensione tra l'Ucraina e la Russia. Il candidato Georgescu, forte della maggioranza dei voti, ha affermato che potrebbe essere utilizzata per attaccare la Russia
    24 gennaio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.31 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)