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Gli effetti delle guerre e l'uso dell'uranio impoverito in Iraq

Dott. Jawad Al-Ali
Fonte: Japan Peace Conference
Naha (Okinawa) - 01 febbraio 2004

In questi ultimi 50 anni in Iraq si sono combattute molte guerre.
La più devastante di tutte è stata quella del 1991, la 2^ guerra del golfo. Questa guerra ha distrutto totalmente le infrastrutture del paese. Gli obbiettivi colpiti sono stati sia militari che civili. Sono state distrutte fabbriche, uffici governativi, ponti e ospedali.
Durante questa guerra, e per la prima volta nella storia, le forze alleate hanno usato in maniera massiccia armi contenenti uranio impoverito, per lo più nella zona a ovest di Basrah , dove ne sono state riversate più di 300 tonnellate. La quantità di uranio impoverito usato in totale su tutto il territorio iracheno è stata calcolata nell'ordine di 800 tonnellate. Questo ha causato un aumento dei livelli di radioattività nei territori teatri di battaglia e nelle città e villaggi vicini. Il livello di radioattività dell'area, misurato dal dipartimento di ingegneria ambientale (facoltà di ingegneria dell'Università di Baghdad) ha superato di centinaia, fino a migliaia, di volte i valori normali registrati sul terreno iracheno, che equivarrebbero a 70Bg per kg di terra. Queste radiazioni, unite ad altri fattori come agenti chimici e malnutrizione, hanno provocato molte malattie (tumori, malformazioni congenite nei bambini, malattie ed infezioni renali…etc.).
L'embargo, poi, non ha fatto altro che aggiungere altra sofferenza al popolo iracheno.

Mancavano cibo e medicinali. Il tasso di mortalità dei bambini è aumentato a causa della malnutrizione e delle infezioni (più di 5 milioni di bambini sono morti negli ultimi 12 anni). Nonostante il governo iracheno avesse accettato il programma "oil for food" (petrolio in cambio di generi alimentari), il comitato 661 in materia di sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, lo ha di fatto reso inefficace. Il comitato ha posticipato alcuni contratti, altri li ha rispettati solo in parte ed a volte ha perfino ritardato i pagamenti alle aziende contraenti.

Al popolo iracheno è stata negata la possibilità di accedere alle nuove scoperte scientifiche e tecnologiche. I giornali ed i libri più recenti non hanno avuto la possibilità di varcare le soglie delle università irachene. Siamo stati spinti con forza anni indietro rispetto al progresso tecnologico e adesso stiamo pagando quel ritardo.

Le fabbriche, gli ospedali ed i ponti danneggiati sono stati ricostruiti dal popolo iracheno, ma non sono ancora in grado di soddisfare le nostre esigenze. L'energia elettrica, le risorse idriche e le industrie non sono sufficienti.

Come se non bastasse, il nostro governo (il regime di Saddam) ha dato il colpo finale alla nostra gente, abbassando le retribuzioni e costringendo così la maggior parte delle famiglie, e specialmente quelle che facevano i lavori più umili, a dover tirare avanti con entrate minime. A causa di questo reddito esiguo, più o meno dai 2 ai 5 dollari al mese, si è assistito ad un impoverimento generale e ad un abbassamento del livello di istruzione nelle classi sociali più basse. Molti bambini hanno dovuto infatti lasciare la scuola per andare a lavorare e contribuire al mantenimento della famiglia. Si potrebbe dire che tutti gli aspetti della vita sono stati influenzati da quella guerra, che potremmo descrivere come la guerra più distruttiva mai combattuta contro l'Iraq. E' stata una guerra sporca, sporca perché sono state usate armi che contenevano uranio impoverito contro obbiettivi militari e civili.

L'ultima guerra, la 3° guerra del golfo, nel 2003, ha rappresentato una violazione del diritto internazionale ed è stata dichiarata e combattuta contro la volontà della comunità internazionale . Le motivazioni erano incredibili (le armi di distruzione di massa che non sono mai state trovate ad oggi).
Nel corso di questa guerra sono state di nuovo usate in maniera massiccia armi all'uranio impoverito, principalmente nelle aree circostanti le città di Baghdad, Babilonia, Karbala, Najef e di Basrah, che già stava soffrendo per i danni causati dall'uranio impoverito nella 2° guerra del golfo, del 1991. Secondo un rapporto pubblicato sul "Guardian" ne sono state riversate dalle 1000 alle 2000 tonnellate, in 51 aree di diverse città irachene. Ho visto con i miei occhi gli aerei A10 bombardare per tre giorni con proiettili all'uranio impoverito i carrarmati ed i mezzi corazzati vicino all'aeroporto e nella zona meridionale di Basrah. E' stato calcolato che la quantità di quest'arma di distruzione di massa usata in questa ultima guerra è stata di gran lunga superiore a quella usata nella 2° guerra del golfo.

Così, le infrastrutture del nostro paese sono state distrutte. Di nuovo. E ancor più gravemente. Sono stati distrutti altri edifici, sono state bruciate biblioteche e palazzi governativi, sono state rapinate banche e le forze di occupazione non hanno fatto niente per evitare che fossero fatti danni a questi edifici, alle scuole , agli ospedali. Sconosciuti hanno saccheggiato il museo nazionale iracheno. Tutte le forze armate irachene sono state disciolte e non è rimasto nessun esercito a proteggere le città del nostro paese. Secondo me lo scopo di questa guerra era quello di distruggere la struttura stessa dell'iraq, la sua storia ed il suo ruolo nella civilizzazione del mondo. Un altro motivo è stato quello di assicurarsi il petrolio dell'Iraq e degli stati del golfo, oltre al controllo totale delle risorse energetiche mondiali. Non era quindi solo un problema di armi di distruzioni di massa, di cui tra l'altro non è stata trovata ancora alcuna traccia.

Il tasso di criminalità ha raggiunto un livello molto pericoloso.
Molte persone sono state uccise per strada, nelle loro case, nelle loro macchine. Bambine e bambini sono stati rapiti all'uscita da scuola. Medici sono stati uccisi negli ospedali dove lavoravano e le forze di occupazione non hanno fatto niente per fermare tutto questo. Non abbiamo ancora un governo eletto, abbiamo reparti di polizia inconsistenti e nessun esercito che protegga la gente e i loro averi. Non c'è energia elettrica, né acqua potabile, né sicurezza. Speriamo comunque che la situazione migliori in un prossimo futuro.

La resistenza contro le forze di occupazione sta crescendo ed è ancora attiva anche dopo la cattura di Saddam Hussein. Questo succede più che altro nelle zone centrali e settentrionali dell'Iraq, mentre nel sud la resistenza è debole e quasi inesistente. Il motivo è che il centro ed il nord del paese sono sempre stati più fedeli al regime di Saddam e l'atteggiamento aggressivo dei soldati americani non fa altro che peggiorare la situazione nelle zone occupate. I soldati britannici, invece, con il loro atteggiamento più tranquillo, hanno provocato una minore resistenza. In ritorsione i soldati americani hanno ucciso molti iracheni e distrutto le loro case, ciecamente, senza discriminazioni tra innocenti, terroristi e militanti della resistenza. Migliaia di persone sono state arrestate e imprigionate. Secondo me il popolo iracheno non vuole l'occupazione e continuerà a combattere fino a che non gli verrà riconosciuta la propria sovranità e fino a che non potrà eleggere un proprio governo che rappresenti tutti i partiti e le diverse componenti della comunità.

La popolazione dell'Iraq meridionale è quella che ha subito maggiormente i danni alla salute provocati da queste guerre. La percentuale dei tumori è più che decuplicata rispetto al 1988 ( e 12 anni dopo la 2° guerra del golfo). Il tasso di mortalità per tumore è 19 volte quello del 1988 e quello delle malformazioni congenite nei neonati è di 7 volte superiore a quello del 1990. Sono apparse anche strane nuove forme di cancro, come il presentarsi dello stesso tipo di cancro nella stessa famiglia, o un cancro doppio o triplo nella stessa persona.Il tasso di mortalità infantile è aumentato a causa della malnutrizione e delle infezioni e la mancanza di medicinali e di attrezzature mediche non fa che peggiorare la situazione sanitaria.

Le cause di tutti questi problemi sanitari sono molteplici, tuttavia i fattori più determinanti sono le radiazioni, gli agenti chimici, i problemi nutrizionali e le infezioni.

Le vittime sono per lo più bambini, colpiti da tumori, malnutrizione e da malformazioni congenite.

Queste immagini sono la prova evidente degli effetti delle guerre e dell'uso dell'uranio impoverito nella 2° guerra del golfo (1991).

Abbiamo molti motivi per affermare che la causa primaria di tutti i problemi di salute che si sono verificati e si verificano nell'Iraq meridionale , siano proprio le radiazioni:
- aumento significativo dei tumori dopo il 1991;
- aumento significativo del tasso di mortalità per tumore dopo il 1991;
- aumento del numero di malformazioni congenite in bambini nati dopo il 1991;
- il proliferare dello stesso tumore in membri della stessa famiglia è notato solo dopo il 1991;
- tumori doppi o tripli sono stati scoperti solo dopo il 1991.

L'unico elemento cancerogeno che è stato introdotto nel nostro ambiente dopo il 1991 è quello relativo alle radizioni.

Per avere conferma che quella sia effettivamente la causa primaria, dobbiamo fare degli esami del suolo per verificare i livelli di radiazione. Dobbiamo analizzare i tessuti e le urine dei pazienti per verificare la presenza di particelle di uranio. Dobbiamo fare le analisi dei cromosomi ed esami citogenetici sulle persone ammalate. In quel caso potremmo sicuramente dimostrare la relazione causa-effetto tra le radiazioni provenienti dall'uranio impoverito e i tumori, le malformazioni congenite e altre malattie. Ci mancano però le attrezzature per fare questi esami ed a nessuno quindi è permesso di trovare quelle prove e di dimostrare che sono stati commessi dei crimini gravissimi da parte di quelli che dicevano di voler proteggere il mondo.

Per finire, spero che ogni nazione combatterà per la propria libertà e sovranità, per rafforzare la solidarietà con altri paesi, per amore della pace e della libertà. Questa conferenza è uno degli strumenti con i quali possiamo costruire buone e solide relazioni tra i vari stati.
Spero che il popolo iracheno e gli altri popoli, di qualsiasi parte del mondo, possano vivere in pace in un mondo libero dalle armi nucleari e dalle armi di distruzione di massa. No all'occupazione di forze straniere e sì al popolo sovrano ed all'autonomia delle nazioni.

Grazie.

Dott. Jawad Kadhim Al-Ali
Primario del Centro Oncologico di Basrah, in Iraq.

Note: Traduzione di Patrizia Messinese per PeaceLink

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