F35: Anche da Firenze una risoluzione contro l'acquisto dei cacciabombardieri
La risoluzione approvata in Comune sottolinea in ogni caso gli obiettivi a cui il Governo italiano dovrebbe puntare con decisione, e maggior ragione in un periodo di crisi come questo.
Meno spese per la "difesa" e più fondi per il sociale. Non è l'unica Amministrazione locale ad alzare la sua voce: è sperabile che altre sempre più numerose seguiranno.
Tipo atto: Risoluzione
Oggetto: Per chiedere al Governo italiano di rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF)
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- con l'approvazione della Legge di stabilità, L. 13 dicembre 2010, n.220, sono stati stanziati 472 milioni di euro per la fase di sviluppo e progettazione del caccia-bombardiere F35/JSF e 800 milioni per la costruzione dell'impianto a Cameri (NO) in cui gli F35 saranno assemblati, con un contratto di 185 milioni già firmato per il primo lotto;
- Joint Strike Fighter (JSF) è un aereo da combattimento monomotore, monoposto, in grado di operare alla velocità del suono, ma con velocità di crociera subsonica. E' ottimizzato per il ruolo aria-terra, quindi, per l'attacco ed ha due stive interne per le bombe che possono essere anche di tipo nucleare. E' un velivolo a bassa rilevabilità da parte dei sistemi radar e di altri sensori. Il costo medio per singolo esemplare è stimato intorno ai 170 milioni di dollari, senza i propulsori;
- l'Italia ha ipotizzato di impegnarsi all'acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter al costo totale - solo per l'aereo senza armamenti - di oltre 12 miliardi di euro seguendo le ultime stime, nel periodo 2009-2026,
ed alla realizzazione a Cameri (Novara) di un centro europeo di manutenzione al costo di 605,5 milioni di euro, da consegnare entro il 2012;
- in un momento di grave crisi economica, in cui mancano risorse per gli ammortizzatori sociali, l'occupazione e sono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all'università e alle politiche sociali, destinare oltre 12 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese;
- considerato, infine, che in questi giorni si è riunito il Consiglio Supremo dei Difesa alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel quale è anche emersa la necessità di razionalizzare gli impegni delle forze armate contenendone nel contempo gli oneri.
chiede al Governo italiano
- di rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF) e dell'associata linea di assemblaggio;
- di procedere in tempi rapidi ad una attenta ridefinizione del modello di difesa che sia rispondente al nostro dettato costituzionale e alla vocazione del nostro Paese all'integrazione europea e al ruolo di peacekeeping delle nostre Forze Armate;
- di destinare i fondi per l’acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter alla salvaguardia delle pensioni delle fasce sociali più deboli e agli Enti Locali al fine di garantire quei servizi sociali essenziali per rispondere ai bisogni primari dei cittadini.
impegna la Presidenza del Consiglio Comunale
a trasmettere la presente risoluzione all’ANCI, al Governo e alle Presidenze di Camera e Senato.
La Presidente
Susanna Agostini
"Ottima notizia, quella che il Governo acquisti 40 F-35 in meno. I cacciabombardieri in dotazione saranno 90 e non più 131 come previsto! Questo va nella direzione richiesta e condivisa in commissione Pace dove c'è stato un attento dibattito che ha scaturito il parere favorevole, con due astensioni, alla risoluzione che porteremo presto in discussione in consiglio". Lo ha detto la presidente della commissione Pace Susanna Agostini. "La sintesi dei due atti presentati, uno da Francesca Chiavacci e Susanna Agostini del gruppo Pd e l'altro da Ornella Del Zordo di perUnaltracittà , ha prodotto una risoluzione dettagliata sul tema specifico dell'acquisto da parte dell'Italia di F35. Nell'atto si invita il governo a rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all'ascquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF) e dell'associata linea di assemblaggio. "La nostra richiesta - ha specificato la presidente Agostini (Pd)- è di convertire la spesa investita in cacciabombardieri. Prendiamo atto che il Governo Monti sta avviando una nuova strategia di intervento nelle missioni di guerra, tenendo anche conto dell'opportunità di dover dedicare ad altro le risorse previste per questo specifico tipo armamenti. La crisi in atto impone di dare risposte a bisogni primari dei cittadini. Va sottolineato il nuovo approccio alla materie a più riprese dichiarato sia dal Presidente Giorgio Napolitano che dal Presidente del Consiglio Mario Monti, un cambiamento di intervento che prende atto della necessità di una ridefinizione del modello Italiano di difesa, tenendo forse anche conto di doverlo rendere sempre più rispondente al dettato costituzionale"
Articoli correlati
- Le spese che sottraggono fondi a istruzione, sanità e ambiente
Lo shopping militare del governo: 22 miliardi di euro per cacciabombardieri in cinque mesi
A luglio 24 caccia di quarta generazione Eurofighter per un totale di 7,4 miliardi di euro. A settembre 25 F-35 di quinta generazione per 7 miliardi. A novembre via libera al nuovo caccia Tempest GCAP di sesta generazione: 7,5 miliardi per sviluppare il prototipo con il voto favorevole del PD.18 novembre 2024 - Alessandro Marescotti - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Un’ora di F35 o un anno di insegnamento? Mobilitiamoci contro la guerra il 26 ottobre
Un F-35 costa 80 milioni di euro, un'ora di volo più di 40 mila euro. Il governo taglia 5.660 insegnanti dall’organico del prossimo anno scolastico. Obiettivo: aumentare le spese militari dall'1,4% all'1,6% del PIL. A rischio anche il personale non docente. Catastrofica la situazione della sanità.25 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - I Canadair sono assolutamente sproporzionati rispetto a quanto spendiamo per gli aerei da guerra
In Italia 716 aeromobili militari ma solo 15 aerei per spegnere gli incendi
In questo momento in cui occorre spegnere gli incendi ci accorgiamo di come l'Italia spenda male i suoi soldi. Ecco i dati sconfortanti degli squilibri fra impegno militare e impegno civile2 agosto 2021 - Redazione PeaceLink - Il trattato TPAN ha raggiunto la sua attuazione
Nucleare civile e militare: una bomba!
Il trattato ONU TPAN per la proibizione delle armi nucleari il 22 gennaio 2021 entra in vigore, anche se ha dei limiti perché non è stato ancora né firmato, né ratificato da nessuno dei paesi che detengono l’arma nucleare17 gennaio 2021 - Laura Tussi
Sociale.network