Joint Strike Fighter - F35: un programma capace di suscitare rassegnazione e insofferenza
Il 27 marzo 2012 l’Aula della Camera riprenderà l’esame delle mozioni riguardanti la riduzione e razionalizzazione delle spese militari, con particolare riferimento al blocco del programma per la produzione e l'acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter - F35.
Tutte le mozioni presentate, tranne una che chiede di bloccare in via definitiva il programma, confermano, riconsiderano, rinviano o assumono, un progetto che deve attendere il 2015 per vedere realizzato il test di un aereo completamente integrato.
http://www.camera.it/465?area=13&tema=558&Il+programma+Joint+Strike+Fighter+-+F35
Se negli USA si è creato un clima di esasperazione e rassegnazione verso un programma senza precedenti, in Italia tale programma viene definito “di grandissima importanza per il nostro sistema industriale”. Singolare affermazione per un progetto che si presenta come un tipico caso di disastro industriale. Ad oggi il Pentagono non è in grado di dare una data alla sua capacità operativa semplicemente perché i problemi sono troppo numerosi, troppo seri e troppo imprevedibili.
Michael Sullivan, direttore del Government Accountability Office, ha recentemente dichiarato, durante una audizione alla Camera, che il programma F-35 della Lockheed Martin ha superato di un miliardo di dollari il costo previsto per i primi 63 jet confermandosi il più costoso programma del Pentagono.
Nella relazione “JOINT STRIKE FIGHTER: Restructuring Added Resources and Reduced Risk, but Concurrency Is Still a Major Concern” del 20 marzo 2012, si legge che sono già tre anni che il Joint Strike Fighter (JSF) è in fase di ristrutturazione, con conseguenze negative sia nei costi sia nei tempi di realizzazione. Dal giugno 2010 la spesa preventivata è aumentata di circa 15 miliardi di dollari, 5 miliardi per lo sviluppo e 10 per gli appalti.
Rispetto al valore di riferimento approvato nel 2007, il costo totale è aumentato di circa 119 miliardi dollari, tutti gli stadi di produzione sono stati ritardati di 5 anni, e le iniziali date sulle capacità operative sono state sconvolte.
Se il numero totale di aerei che gli Stati Uniti hanno intenzione di comprare non è cambiato, il DOD ha per 3 anni consecutivi ridotto la quantità dell’appalto e rinviato il rateo di produzione.
Dal 2002 al 2017 la quantità degli appalti è diminuita di tre quarti da 1.591 a 365. Dato che il programma continua a registrare una crescita di costi e ritardi, le esigenze di finanziamento annuale sono senza precedenti, con una media di più di 13 miliardi di dollari all'anno al 2035.
Il processo produttivo sta ancora assorbendo un numero superiore di modifiche rispetto al previsto, per cui fino a quando le modifiche tecniche non saranno ridotte, continueranno ad esserci costi aggiuntivi per la riqualificazione.
La maggior parte della instabilità nel programma, è dovuta appunto alle continue modifiche nella fase di sviluppo dei test e nella produzione. La prestazione complessiva nel 2011 ha raggiunto sei degli undici obiettivi primari. Le Prove di volo hanno raggiunto un quinto del totale previsto e le prove più impegnative devono ancora essere fatte.
Il programma stima che il numero di cambiamenti possibili persisterà fino al 2019. Questo significa che anche se il DoD ha rinviato a breve termine la quantità dell’appalto, sta investendo miliardi di dollari mentre le prove continueranno per anni.
I moderni sistemi di progettazione e simulazione che avrebbero dovuto provare la maturità del programma prima ancora che nei test reali, non hanno prodotto i risultati sperati.
Anche la progettazione della versione B per quanto abbia migliorato le sue prestazioni, e il suo periodo "di prova" è finito, ha bisogno ancora di numerose correzioni.
Lo sviluppo di 24 milioni di linee di codice software continua a destare preoccupazione, rallentato dagli interventi necessari per adeguarlo alle continue modifiche. Lo sviluppo dei sistemi mission-critical che conferiscono al JSF la sue capacità di combattimento di base, è in ritardo.
Ad oggi, solo il 4 per cento dei requisiti del sistema è stata verificato e il test di un aereo completamente integrato è atteso per il 2015.
Il Pentagono, per l’anno fiscale 2013, ha chiesto di rimandare la produzione di 179 aerei F-35 per risparmiare 15,1 miliardi dollari nei prossimi cinque anni, in previsione di tagli per 487 miliardi dollari nel prossimo decennio.
http://www.gao.gov/assets/590/589454.pdf
Secondo una analisi apparsa su difesa aerospace.com, il costo unitario medio dell’ F-35 supererà i 200 milioni di dollari. La spesa preventivata per il quinto lotto era di 4,011,919,310 milioni di dollari per 30 aerei, per cui si era stimato un costo unitario di 159.7 milioni di dollari.
Da allora il prezzo è aumentato dovendo il Pentagono aggiungere due ulteriori contratti, il primo di 485 milioni dollari (circa 16 milioni in più per aereo), e il secondo, assegnato a Pratt & Whitney per la produzione di 30 motori F135, di 1,12 miliardi dollari (37,4 milioni dollari per ciascun aeromobile).
Il costo unitario previsto non include le spese per le modifiche, retrofit e aggiornamenti che saranno necessari per portare tutti gli aeromobili alla loro configurazione nominale. Il costo stimato di tali modifiche, noto come costi di concorrenza, varia tra i 5 milioni (Lockheed Martin) e i 10 milioni per aereo (US Senate panel).
Il costo varia notevolmente secondo la versione:
- 21 versione CTOL per la US Air Force: 172 milioni
- 6 versione CV per la Marina degli Stati Uniti: 291,7 milioni
- 3 versione STOVL per US Marine Corps.: 235.8 milioni
Se questi costi sono previsti per il lotto 5, non è detto che quelli di produzione abbiano questi importi, ma visto che il Pentagono ha ridotto la produzione finchè tutte le prove non abbiano dimostrato di soddisfare le prestazioni e l’affidabilità del velivolo, una diminuzione vi sarà negli anni a venire.
Il contratto aggiuntivo per il 5 lotto ha coinvolto l’Italia nella produzione: Fort Worth, Texas (30 per cento), El Segundo, California (20 per cento), Wharton, Regno Unito (20 per cento), Torino, Italia (15 per cento), Nashua, NH (8 per cento) e Baltimore, Maryland (7 per cento).
Il lavoro dovrebbe essere completato nel dicembre 2013. Questo contratto combina acquisti per Air Force ($ 186.725.000; 38,5 per cento), US Navy ($ 186.725.000; 38,5 per cento) e per i partner partecipanti ($ 111.550.000, 23 per cento).
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