Negoziati per l’abolizione delle armi nucleari, diverse proposte alla Conferenza
Nove Stati delle Nuclear Free Zones (Argentina, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Indonesia, Malesia, Messico e Zambia) nel corso della giornata del 4 maggio all'OEWG hanno presentato una proposta: una Conferenza per l'apertura di negoziati nel 2017 allo scopo di giungere alla creazione di uno strumento giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari.
"Questo è uno sviluppo molto eccitante e dimostra che i governi si stanno preparando ad avviare un processo di messa al bando delle armi nucleari", afferma Beatrice Fihn, direttore esecutivo di ICAN. Inoltre un'altra proposta, presentata dai 127 Paesi aderenti all'Humanitarian Pledge, invoca il perseguimento urgente di un nuovo trattato per la proibizione e l'eliminazione delle armi nucleari.
Altre proposte simili sono state presentate dalla Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) oltre che da singole delegazioni quali quelle del Messico e del Nicaragua, mentre altri Paesi ne hanno ugualmente appoggiato la richiesta.
Cinque Stati insulari del Pacifico - Fiji, Nauru, Palau, Samoa e Tuvalu - hanno presentato un documento di lavoro che propone possibili elementi da inserire in un trattato di messa al bando delle armi nucleari, chiedendo l'apertura di negoziati nella seconda parte di quest'anno.
E' chiaro che la maggioranza dei governi nel mondo vuole che si arrivi a un nuovo trattato che vieti le armi nucleari.
Così commenta Beatrice Fihn: "Una minoranza di governi si oppone ancora ad un trattato che bandisca le armi nucleari, ma la maggior parte dei Paesi si sta preparando ad agire sulle ultime armi di distruzione di massa non ancora espressamente vietate attraverso un trattato"
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